FIUME | Il Salone delle Feste della Comunità degli Italiani di Fiume ha ospitato giovedì scorso, in occasione di Ognissanti, il tradizionale concerto intitolato “Caleidoscopio musicale”, proposto dal violista connazionale Francesco Squarcia e dal pianista e fisarmonicista Aleksandar Valenčić. L’evento, che viene offerto per il dodicesimo anno consecutivo dal musicista fiumano, è stato seguito da un foltissimo pubblico (sono state aperte anche le due stanze laterali della sala), composto da tanti esuli, che in occasione della ricorrenza si sono ritrovati con gioia a Palazzo Modello. Tra la numerosa platea, la presidente del sodalizio Melita Sciucca, il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, la presidente della Comunità degli Italiani di Abbazia, Sonja Kalafatović e il presidente del Festival della Canzone di Sebenico, Branko Viljac.
«Immensamente… Arrivederci»
Anche quest’anno i due concertisti hanno proposto una libera escursione musicale attraverso i secoli nonché culture, Paesi, compositori e generi diversi. Una ricca carrellata iniziata con il Barocco precoce, per spostarsi al Romanticismo tedesco, in omaggio alla multiculturalità, e per giungere infine alle composizioni italiane e romene. Durante la serata è stato presentato il CD “Immensamente…Arrivederci”, la cui stampa è stata supportata finanziariamente anche dall’Unione Italiana.
Oltre agli ospiti dell’evento musicale, Karin Kuljanić, Martina Majerle e Voljen Grbac, novità della serata è stata la presentazione dell’audio-video attinente alla canzone che Squarcia ha composto su testo di Giacomo Scotti dal titolo “Canzone alla mia terra”. Il brano è stato interpretato da Voljen Grbac, cui ha fatto seguito l’aria “Serenata Rimpianto” di Enrico Toselli. La canzone “Io e te” è stata proposta dal violista in duetto con Karin Kuljanić. La nota interprete di brani in dialetto ciacavo, accompagnata al pianoforte da Aleksandar Valenčić, ha affascinato quindi il pubblico con “Zami me sobun sakamo” (Prendimi ovunque con te), canzone proposta al Festival “Melodie dell’Istria e del Quarnero” nel 1994.
A entusiasmare i presenti è stata la performance della piccola Laura Valenčić, figlia di Aleksandar, che ha accompagnato Karin Kuljanić al violino. È salita quindi sul podio Martina Majerle, intonando il brano “Stare ljubavi”. Vanno evidenziate le eccezionali note proposte da Aleksandar Valenčić alla fisarmonica. Non sono mancati i brani “Oblivion” e “Libertango”, di Piazzolla, “Csárdás”, di Vittorio Monti, la danza “Tarantella”, di Rossini, nelle versioni trascritte da violino per viola dallo stesso Squarcia. Applauditissimi il brano “L’allodola” e le risonanze romene. Il violista ha eseguito anche alcune delle sue composizioni più famose quali “Immensamente”, la commovente “Arrivederci”, dedicato al figlio scomparso, e la più recente “Potenza della musica”.
Un appuntamento sentito
“Sono felicissimo perché nonostante l’insistente pioggia il Salone delle Feste era gremito – ha dichiarato a caldo Francesco Squarcia –. Grazie alla disponibilità del mio amico Aleksandar Valenčić e nell’ambito del progetto ‘Caleidoscopio Musicale’, anche quest’anno abbiamo proposto l’evento che rappresenta uno splendido esempio di sinergia interculturale. Con gli anni, il concerto è diventato un appuntamento immancabile e molto sentito non soltanto da parte mia, ma anche dei tantissimi fiumani che lo seguono”, si è detto soddisfatto il violista.
La serata, durata oltre due ore, è stata premiata dal pubblico con forti e calorosi applausi e la richiesta del bis.
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