A Perugia è stata inaugurata la terza edizione della mostra internazionale di arti visive “Oltre i confini”. Come suggerisce il titolo, l’evento supera simbolicamente le barriere nazionali, riunendo 41 artisti da tutto il mondo per un incontro all’insegna dell’arte. La Sala Cannoniera, all’interno della storica Rocca Paolina, si è trasformata in uno spazio di dialogo tra diverse espressioni artistiche, fungendo da ponte tra gli artisti e il pubblico.

Una solida rete di collaborazione
L’iniziativa è promossa da “Spazio 121”, un centro culturale innovativo che mette a disposizione spazi espositivi e di lavoro per accogliere una vasta gamma di forme d’arte, grazie a una solida rete di collaborazione con associazioni culturali e sociali di Austria, Croazia, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Spagna. I curatori dell’evento, Pippo Consenza, Arnhild Kart e Patrizio Roila, lo hanno concepito come un’opportunità di scambio interculturale e inclusione sociale e artistica. Secondo Pippo Consenza, presidente di “Spazio 121”, l’obiettivo della mostra è superare i confini per giungere a un approdo condiviso, un punto di partenza comune da cui esplorare nuove vie di comunicazione e di vita, libere dalle limitazioni auto imposte dall’umanità.
Non poteva esserci cornice migliore per la sezione di pittura “Romolo Venucci” della Comunità degli Italiani di Fiume, che per il terzo anno consecutivo ha inviato tre dei suoi artisti a presentare le proprie opere: Lea Čeč, Tea Paškov e Bruno Paladin.

Un’emozione unica
Lea Čeč, artista indipendente e socio attivo della CI di Fiume, è conosciuta per i suoi corsi di “fai da te” per gli over 65 e per i suoi laboratori artistici di pittura presso la Comunità degli Italiani di Abbazia, oltre che per i laboratori artistici per bambini (sempre a Fiume). Dopo il ritorno dal lungo viaggio in auto dall’Umbria, Lea ha condiviso alcune impressioni: “È la terza volta che partecipo alla mostra ‘Oltre i confini’ e ogni volta è un’emozione unica. Abbiamo trascorso tre giorni in Umbria dove abbiamo allestito la nostra sezione. La cerimonia d’inaugurazione, come sempre, è stata molto stimolante: incontri nuove persone con cui senti subito un’affinità artistica, condividi idee e punti di vista. Non è una competizione, ma un’occasione per andare oltre i propri limiti e scoprire nuove prospettive.”
Lea ha esposto tre opere della serie “Meditazioni sul tempo e la natura”, dipinti in acrilico su tela ispirati alla natura. “Attraverso un gesto ripetitivo, cerco di catturare le vibrazioni e l’energia che percepisco in natura, come il vento o il fluire di un ruscello”, spiega. Al suo fianco, Tea Paškov ha presentato tre opere (“Dualità”, “Terra magica” e “Il silenzio giocoso”) e Bruno Paladin due opere della serie “Dialogo Geometrico 2”, realizzate, da parte di entrambi, con tecnica mista su tela.

L’arte è infinita
A Perugia sono giunti da Fiume anche Giulio Bonačić, tecnico artistico responsabile dell’allestimento, e Mauro Graziani, rappresentante della Comunità degli Italiani di Fiume per delega della presidente. Li ha raggiunti poi anche Franco Papetti, presidente dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo. “Partecipare a questa mostra è un’esperienza meravigliosa: ti permette di vedere cosa creano altri artisti e di confrontarti con loro, creando legami e discutendo di arte. L’arte è infinita, non smetterà mai di suscitare riflessioni e ispirare conversazioni”, ha concluso Lea.
Infine, l’artista ha voluto ringraziare Melita Sciucca, presidente dimissionaria della CI di Fiume, il cui impegno ha reso possibile questa avventura oltre i confini, insieme a molte altre iniziative legate alla CNI della nostra città.