“Oggi celebriamo l’Avvento con mercatini, cene, aperitivi e via dicendo. Lo stesso comporta però anche un qualcosa di simbolico, ovvero le quattro candele (che rappresentano la speranza, la pace, la gioia e l’amore) della Corona dello stesso (che rappresenta l’Eternità), accese una alla volta in ogni domenica che precede il Natale. Tra poco ne faremo ardere l’ultima, nella speranza della vittoria della luce sulle tenebre del mondo, tradotte in guerre, carestie e violenze di vario tipo”, sono le parole con cui Ferruccio Tomissich ha introdotto il delicato concerto di Natale preparato con cura dalle varie sezioni della Comunità degli Italiani di Fiume, svoltosi nell’elegante Salone delle Feste di Palazzo Modello.
I mandolinisti e i minicantanti
A dare il benvenuto ai numerosi convenuti è stato il presidente del sodalizio fiumano, Enea Dessardo, che ha augurato a tutti un buon Natale e buone feste, passando poi la parola nuovamente allo spigliato conduttore, il quale presentato le esibizioni (“La campana fa din … don … dan” e “Mazurka” di R. Calace) del Quartetto mandolinistico, costituito da Denis Stefan (primo mandolino), Livio Burić (secondo mandolino), Sanjin Sanković (mandola) e Sergio Kovačić (chitarra). A seguire gli amabilissimi Minicantanti, guidati dalla mano gentile e sicura di Martina Sanković Ivančić, hanno proposto una carrellata di canti natalizi, tra cui “Feliz Navidad” (J. Feliciano), “Natale per tutti” (D. Olioso/solisti Maura Kancijanić e Mihael Karlović), “A Natale puoi” (F. Vitaloni/solista Emanuela Conta) e “Santa tell me” (A. Grande/solista Aurora Galović).
Un palco con tante voci
Emozionanti pure le performance dei cori della “Fratellanza”, di cui quello maschile ha proposto le arie “Il tamburino” (Simeone, Onorati/Davis) e quello femminile “Bianco Natale” (I. Berlin), diretti rispettivamente da Lana Ćato e Sanjin Sanković. Successivamente, riunitisi e diretti da quest’ultimo, gli stessi hanno creato un’atmosfera particolarmente intima e accogliente con i brani “Amci miei” (Amazing grace – gospel), “Santo” (F. Schubert), “Glory, Glory Halleluiah (J. W. Howe – W. Steffe), il simpatico “Un bacio a mezzanotte” (G. Kramer) e il canto popolare istriano “Pastori festeggiate”. Non da meno il repertorio scelto per colorare il palcoscenico delle voci e delle melodie di tutti i partecipanti, uniti per celebrare il Natale e trasmettere un messaggio di pace e serenità, tradotto nei canti “Fra Martino” (J. P. Rameau), “Astro del ciel” (F. X. Gruber) e “Tu scendi dalle stelle” (A. M. de Liguori, G. Di Bianco).
A fine serata, proseguita negli spazi di Palazzo Modello con un piccolo momento conviviale a base di chiacchiere, dolcetti e auguri, i dirigenti delle summenzionate sezioni sono stati omaggiati con un simbolico regalino da parte del presidente, il quale ha chiesto al pubblico di fare un minuto di silenzio per le vittime della tragedia avvenuta presso la Scuola elementare “Prečko” di Zagabria.
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