Un catalogo in omaggio a Cesare dell’Acqua

La pubblicazione è il risultato di minuziose indagini trentennali dell’autore, Flavio Tossi e racchiude tutto ciò che è noto sul pittore, dalla vita all’opus

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Un catalogo in omaggio a Cesare dell’Acqua

Cesare dell’Acqua sta alla pittura come Giuseppe Tartini sta alla musica, eppure il nome del primo rimane sconosciuto ai più, persino nella città che gli ha dato i natali, Pirano, cosa ancora più dolente. Sebbene non gli sia resa la gloria che gli spetta, questo illustre sconosciuto accanto al celebre compositore e violinista è uno dei personaggi piranesi di maggior rilievo, la cui importanza indubbiamente trascende i confini regionali. Nel bicentenario della nascita di uno dei pittori più noti delle nostre terre, attivo tra Trieste e Bruxelles, e che nell’Ottocento conobbe larga fama, ha visto la luce il volume “Cesare Dell’Acqua 1821-1905. Catalogo generale 2021” a cura di Flavio Tossi.

 

Un monumento editoriale

La pubblicazione è frutto di un lavoro corale di natura transfrontaliera che visto la collaborazione dell’Istituto per la cultura istriano-fiumano-dalmata di Trieste (IRCI), la Società di studi storici e geografici di Pirano, accanto alla Comunità autogestita della nazionalità italiana piranese (CAN), la locale Comunità degli italiani “Giuseppe Tartini”, e il Centro italiano “Carlo Combi” di Capodistria. La presentazione del catalogo che si è svolta a Palazzo Tartini a Pirano, a cui hanno presenziato anche Andrea Bartole, presidente della CAN, Manuela Rojec, vicesindaco e presidente della CI di Pirano e il suo omologo capodistriano Mario Steffè, ha coronato le celebrazioni in occasione del 200.esimo genetliaco dell’artista, iniziate a luglio con l’allestimento della mostra diffusa sulla vita e l’opera di Dell’Acqua. Risultato di indagini trentennali che racchiude tutto ciò che è noto sul pittore, dalla biografia al suo opus, corredato da schede con i dati sulla sua produzione nelle varie tecniche, registrate in ordine cronologico, includendo tutte le immagini disponibili sulle sue opere. Un lavoro da certosino a cui Tossi, muggesano stabilitosi a Bruxelles, ha dedicato entusiasmo ed energia. La pubblicazione è senz’altro un punto di riferimento imprescindibile per chiunque voglia addentrarsi nella produzione artistica del pittore piranese.

Il catalogo

Una passione nata per pura casualità

Un catalogo che rappresenta il culmine di un percorso intrapreso da Tossi negli anni Ottanta, quando a un’asta nella capitale belga acquistò due suoi ritratti. Al che iniziò ad approfondire le ricerche e con amarezza appurò che l’artista che in vita aveva esposto non soltanto in giro per l’Europa, ma anche Oltreoceano e in più riprese addirittura in Australia, sia caduto nell’oblio e non gli venga data la giusta importanza, non soltanto a Pirano, ma anche a Trieste dove sono conservate diverse sue opere presenti oltretutto nel Municipio, nel Museo Revoltella e anche nel Castello di Miramare.

Pirano non ha colpe

È triste constatare che la sua fama dopo la sua dipartita sia eclissata nelle città in cui ha vissuto. Seguendo le aste internazionali, infatti, si può capire che l’interesse per Dell’Acqua è ancora vivo, tant’è vero che i suoi quadri vengono battuti per somme non indifferenti, per cifre superiori anche al milione di euro. Ma come ha rimarcato Flavio Tossi, Pirano non se ne può fare una colpa, poiché in Istria sono conservate soltanto due tele. La prima è custodita presso il Museo regionale di Capodistria e fu un dono per il nipote di Carlo Combi, mentre la seconda è stata regalata da Gianfranco Beroldi, triestino che vive a Bruxelles, nel 2015, e ora si trova in Casa Tartini. Un omaggio, dunque, con uno scopo ben più ampio, ha fatto notare Kristjan Knez, direttore del Centro “Combi” e presidente della Società di studi storici e geografici: “È importante avvicinare il retaggio storico-culturale alla cittadinanza, farlo conoscere e divulgarlo, sensibilizzando le persone e le istituzioni acciocché ci sia una maggiore consapevolezza e cura nei confronti delle testimonianze del passato e della memoria”, ha detto.

L’autore del catalogo Flavio Tossi

La casa natale ancora senza targa

Come ha esposto ancora Knez, al centro di una delle prossime iniziative vi sarà di certo la proposta, avanzata più volte nell’ultimo decennio, di posizionare una targa commemorativa sulla casa natale di Cesare Dell’Acqua. A individuare l’edificio dove nacque il pittore, in via Vidali 11, è stato Franco Firmiani altro grande conoscitore dell’artista che ha fatto da guida a Tossi e che ha firmato varie pubblicazioni dedicate al piranese. Firmiani è stato anche presente a Palazzo Tartini alla presentazione coadiuvata dall’architetto e critica d’arte Marianna Accerboni.

Appuntamenti per il bicentenario

In concomitanza con quest’importante anniversario, nell’iniziativa si inseriranno altri due appuntamenti tesi a ricordare degnamente quest’illustre istriano. Il primo in agenda domani, 26 ottobre, alle ore 18, con la presentazione del catalogo, promossa dall’IRCI, al Civico Museo della civiltà istriana fiumana e dalmata, mentre il 18 novembre, a Palazzo Gravisi di Capodistria, verrà ospitata dalla Comunità degli italiani “Santorio Santorio” una mostra trilingue.

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