Un caleidoscopio di immagini di disarmante immediatezza

Alla Galleria «Juraj Klović» di Fiume è allestita fino al 4 aprile prossimo la mostra del noto fotografo fiumano Dražen Šokčević, intitolata «7 in 1»

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Un caleidoscopio di immagini di disarmante immediatezza
I ritratti. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

S’intitola “7 in 1” la mostra fotografica di Dražen Šokčević allestita nella Galleria “Juraj Klović” di Fiume, che si presenta come un vivace caleidoscopio di motivi di disarmante immediatezza. L’autore, fotografo ufficiale del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” e da anni fotografo della “Sušačka revija”, che in passato è stato fotoreporter del nostro quotidiano, del “Novi list” e dello “Jutarnji list”, si presenta con cicli di scatti realizzati negli ultimi 25 anni.

L’allestimento è suddiviso in sette sezioni, intitolate “L’inquietudine sulla poppa e nel ventre della nave” (Nemir na krmi i u utrobi broda), “La Cittavecchia e una nuova generazione di bambini” (Stari grad i neki novi klinci), “Fotografie 1995-2003”, “Suono” (Zvuk), “Sole” (Sunce), “Le persone sono nutrimento” (Ljudi su hrana), “L’anno passato” (Godina iza nas) e “Quarnero”.

Ampiezza di interessi
Il percorso espositivo esprime l’ampiezza degli interessi dell’autore e la passione con la quale egli dedica la sua attenzione ai soggetti che incontra nella quotidianità. Per Šokčević non esistono motivi che non meritano di venire colti dalla macchina fotografica e anche quello più umile, come una fila di cassonetti della spazzatura, individuata in una delle vie di Fiume, può fare parte di una composizione accattivante. Le scene urbane e gli innumerevoli ritratti di persone scattati nel corso degli anni sul Corso e in altri ambienti cittadini conquistano l’osservatore con la loro umanità e genuinità. Lo invitano a riflettere sul passato e sul presente, a lasciarsi andare alla nostalgia e alla memoria.
Il ciclo “Suono” è stato realizzato a contatto ravvicinato con i musicisti dell’Orchestra sinfonica di Fiume. I particolari degli strumenti dell’orchestra, qualche dettaglio del viso e delle mani dei musicisti, esprimono un’intimità particolarmente toccante, immersa in una luce calda e confortante. Un senso di intimità si coglie anche nella serie “Sole”, in cui l’autore offre una visione altamente stilizzata della nostra stella, con la quale sembra avere sviluppato un rapporto speciale. Un senso di sconfinata libertà e di incanto si percepisce invece nel ciclo “Quarnero”, in cui il… protagonista è il mare nei suoi innumerevoli “umori”. Gli unici a turbare la sua maestosa calma sono una barca a vela e un gruppo di gabbiani in volo.

Il fascino della Cittavecchia
Nel ciclo “La Cittavecchia e una nuova generazione di bambini” Šokčević si tuffa nel passato dell’antico nucleo di Fiume e cattura con il suo obiettivo elementi architettonici come finestre, portoni e calli, tutto ciò che è riuscito a sopravvivere alla modernità incalzante dei decenni passati e che conserva ancora il fascino di altri tempi del cuore della città.
Il ciclo “L’anno passato” è specifico, in quanto è stato realizzato nel 2012, l’anno in cui secondo il calendario maya sarebbe dovuta arrivare la fine del mondo e che, come infinite volte prima, non è arrivata. “L’inquietudine sulla poppa e nel ventre della nave” è invece un ciclo di scatti realizzato nei difficili anni Novanta, in cui l’autore ha documentato l’atmosfera pesante, i cambiamenti repentini che scuotevano la società e l’inquietudine che si leggeva nei volti delle persone. A proposito di persone, queste sono le protagoniste del ciclo “Le persone sono nutrimento”, in cui l’autore presenta decine di volti di nostri concittadini che esprimono una vasta gamma di sentimenti e stati d’animo. Si tratta di volti di personaggi noti, ma anche di cittadini ordinari che hanno risvegliato l’interesse del fotografo durante le sue passeggiate in centro e in altri punti della città alla ricerca del motivo perfetto. Tra i vari volti ritratti, molti di noi riconosceranno amici, parenti e conoscenti. Infatti, in un angolo della sala espositiva l’autore ha sistemato decine di fotografie invitando il visitatore della mostra di prenderle liberamente nel caso in cui vi riconosca sé stesso o qualcuno della sua famiglia.

La mostra rimane in visione fino al 4 aprile.
Dražen Šokčević è nato a Fiume nel 1966 e si occupa professionalmente di fotografia dagli anni Novanta, quando inizia a presentarsi in mostre personali e collettive. Lavora allo “Zajc” da 25 anni ed è membro della sezione fiumana dell’Associazione nazionale degli Artisti visivi (HDLU).

Dettagli della vita urbana.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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