Un «Cabaret» senza l’apporto del Dramma Italiano

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Un «Cabaret» senza l’apporto del Dramma Italiano

PESCARA | Debutta a Pescara, nella città natale di Gabriele D’Annunzio, lo spettacolo “Cabaret D’Annunzio” di Fabrizio Sinisi, allestimento coprodotto dal Dramma Italiano con il Teatro dei Borgia, compagnia pugliese riconosciuta a livello nazionale. Il lavoro – che sarà presentato all’Aurum di Pescara il 5 e il 6 luglio –, racconta attraverso il genere cabaret, gli episodi emblematici della vita del Vate, utilizzando elementi di danza, canto e sketch, ma anche dimensioni grottesche e tragiche. L’intento di questa trasferta, com’era nel progetto iniziale del regista Gianpiero Borgia, è di realizzare un ponte tra la città di approdo, Fiume, e quella di partenza, Pescara. Lo spettacolo racconta, attraverso l’ironia del cabaret, questa personalità complessa e affida al teatro il compito di cambiare se non il corso, almeno la lettura della storia. Nella sua commedia musicale il regista riesce a descriverlo al di fuori della consueta agiografia e lontano dalle mistificazioni delle varie storiografie.

Una versione ridotta

Sarà però una versione completamente diversa da quella che il pubblico della nostra realtà comunitaria ha avuto modo di vedere sulle tavole del TNC “Ivan de Zajc”. Per molti versi è un “rinnovo” dello spettacolo che originariamente ha debuttato nel marzo del 2017. Del Dramma Italiano come attore c’è solamente Mirko Soldano nella parte di Tom Antogini, con in più i costumi di Manuela Paladin e le scene di Aleksandra Ana Buković. Elena Cotugno, che nella messa in scena originale interpretava la parte di Eleonora Duse, veste i panni di Gabriele D’Annunzio, quelli che inizialmente erano di Fabrizio Coniglio, mentre Valerio Tambone riconferma il ruolo di Mussolini. Vengono quindi a mancare Giuseppe Nicodemo, Rosanna Bubola, Anton Plešić, Leonora Surian Popov e Ivna Bruck.
La causa di questa versione “spoglia dall’apporto attoriale e artistico” del Dramma, è dovuta principalmente a problemi finanziari, che interessano la compagnia di Fiume, che hanno portato a ridimensionare allestimento.
L’anno scorso “Cabaret D’Annunzio” era già in procinto di entrare in circuitazione, con alcune date già stabilite assieme a importanti realtà teatrali, ma a causa dell’indisponibilità di alcuni attori del Dramma a prendervi parte, principalmente per altri impegni lavorativi, si è scelto di rimandare all’anno successivo la tournée. Quest’anno si rischiava di ripetere lo stesso scenario, con l’aggravante però di non onorare i contratti precedentemente stabiliti e quindi d’imbattersi nel rischio di clausole penali per tutte le parti interessate. Si è scelto, in stretto accordo alla direzione dello “Zajc”, di realizzare una versione più leggera, che possa comunque essere presentata al pubblico italiano.
Da rilevare, infine, che lo spettacolo “Cabaret D’Annunzio” rappresenta il capitolo iniziale di una progettualità artistica molto più ampia, ideata da Gianpiero Borgia, con cui dedicare un ciclo di produzioni a figure contraddittorie della storia e della cultura italiane.
Il progetto sui Cabaret storici del Teatro dei Borgia rientra nel programma triennale della compagnia ed è – come tutta la sua attività – cofinanziato dalla Regione Puglia e dal Ministero della Cultura e dello spettacolo italiano, include ancora gli spettacoli su Mussolini e Berlusconi, che è previsto si realizzino con il Teatro di Fiume oltre che con altre realtà teatrali.

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