Tre volumi dedicati alla nostra storia

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Tre volumi dedicati alla nostra storia

TRIESTE | La Famiglia Umaghese dell’Unione degli Istriani riprende l’attività dopo la pausa estiva. Il primo appuntamento è già per sabato prossimo, 22 settembre, alle ore 16.30 nella sede di via Pellico 2, a Trieste, dove verranno presentati tre volumi relativi all’attività editoriale dell’associazione, che nel corso degli anni ha pubblicato una serie di libri dedicati a vari argomenti sulla storia e sulle vicende degli umaghesi.

Nel primo volume dal titolo “I fratelli Gulin di Umago”, la presentazione è firmata da Silvio Delbello, presidente della Famiglia Umaghese (Unione degli Istriani, Trieste). “Nel piccolo comune di Umago, oltre centocinquanta abitanti, quasi il sette per cento della popolazione totale – scrive Delbello – perì negli anni della Seconda guerra mondiale e nel dopoguerra: caduti, dispersi, deportati, infoibati, vittime di bombardamenti e mitragliamenti, tutti accomunati da un unico fattore comune, la vita violata per mano dell’uomo. Alle violenze della guerra fecero infatti seguito le persecuzioni ancora più terribili del dopoguerra, con infoibamenti e intimidazioni di ogni genere, soprattutto nei confronti della popolazione italiana. Tante persone e famiglie del territorio umaghese furono tragicamente coinvolte dal nuovo regime comunista jugoslavo, con frequenti episodi di prelevamento dalle loro case e sparizione per infoibamento. L’episodio più eclatante è quello dei tre fratelli Gulin, mugnai di Umago, noti in paese per la loro onestà, la generosità e la devozione religiosa. La sera del 29 novembre 1946 i tre fratelli Giovanni, Ferdinando e Germano uscirono dalla loro casa per non ritornarvi mai più. Questo volumetto è a loro dedicato, con il ricordo sempre vivo dei familiari. I fratelli Gulin sono il simbolo di tutti coloro che sono drammaticamente scomparsi nel nostro Comune in quegli anni e ci auguriamo che la loro memoria possa avere degno rispetto e riconoscimento”.
Nel volume “Il Palazzo Pretorio di Umago e le sue pertinenze” Sergio Bessich ha raccolto tante notizie sul palazzo storico più importante di Umago, quello Pretorio appunto, che ora non c’è più. Con il suo lavoro Bessich vuole ricordarlo, raccogliendo le memorie di chi ha avuto l’opportunità di ammirarlo. “C’era una volta, or non c’è più, il palazzo storico più importante della nostra città, quello Pretorio – così nella presentazione del volume –, era da troppo tempo bisognoso di cure, ma i bilanci comunali non le permettevano, poi il fato, l’incuria o la mano dell’uomo, hanno messo la parola fine alla sua vita. Sulla piccola piazza, fronteggiava il Duomo, era composto dal Fondaco, il Palazzo Comunale con Gendarmeria e la Loggia, la bella casa in gotico veneziano del Dopolavoro, la Cisterna e la Tesoreria.
Poche fotografie testimoniano il suo aspetto, esse evidenziano secondo le usanze del tempo la presenza sulla facciata di vari stemmi nobiliari dei pretori, il Leone marciano e qualche iscrizione. Era semplicemente intonacato, non illuminava la piazza con i suoi marmi, ma faceva parte del nostro quotidiano, da tanti secoli. Alla sua scomparsa, la piazza prese respiro, si affacciò sul mare, accolse a braccia aperte i visitatori, perse però l’intimità e la sua storicità…”
Il terzo volume della serata, “Ricerche genealogiche sulla famiglia Grassi di Umago d’Istria”, è stato realizzato da Cosimo Castiglia e dedica oltre duecento pagine alla genealogia.
Nella premessa il curatore del volume ci racconta come ha svolto il lavoro di ricerca, nella quale si trovano dati di matrimoni, nascite, decessi e altre notizie relative i tanti “Grassi” di Umago e di altre zone dell’Istria. Un vasto compendio di informazioni riguardo a uno studio sulle origini.
La pubblicazione di questi ed altri volumi è di singolare importanza per mantenere viva la propria tradizione, dedicando attenzione pure all’attività editoriale.

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