Testimoniare per ricordare

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Testimoniare per ricordare

FIUME | Nell’ambito degli eventi promossi per la Giornata della Memoria (27 gennaio), alla Comunità degli Italiani di Fiume è stato proiettato il film documentario “Eravamo Italiani”, di Ruggero Gabbai, appuntamento organizzato in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Fiume.

A salutare gli intervenuti è stato innanzitutto Federico Guidotto, a nome della CI locale, che ha rilevato che la pellicola è stata presentata in 31 Paesi, nell’ambito di un progetto che si occupa d’educazione alla memoria: “Il film vuole essere un archivio della memoria, con testimonianze di persone che hanno vissuto la tragedia”.
Il Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, ha ricordato che l’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz è ricordato in tutto il mondo come Giornata della Memoria. “Questo crimine contro l’umanità ha riguardato da vicino, purtroppo, anche queste terre, se pensiamo che l’unico campo di concentramento sul territorio italiano era la Risiera di San Sabba, a Trieste. È importante conservare la memoria e adoperarci noi tutti per passarla alle generazioni future”. Il film “Eravamo Italiani” raccoglie le testimonianze dei sopravvissuti italiani che dopo la morte di Primo Levi iniziarono a parlare all’interno del progetto dell’Archivio della Memoria del CDEC con gli autori Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto. Questo documentario è stato realizzato in occasione della presidenza italiana dell’IHRA – International Holocaust Remembrance Alliance, a cura della delegazione dell’IHRA, del MEIS – Museo internazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah e del CDEC – Centro di documentazione ebraica contemporanea. L’iniziativa è a cura di Simonetta Della Seta e Gadi Luzzato; la consulenza scientifica è di Micaela Procaccia, Anna Piperno e Sira Fatucci.
“Eravamo Italiani” è caratterizzato da testimonianze essenziali che spesso avvengono nei luoghi di deportazione, d’arresto e di sterminio. Lo stile è contraddistinto dall’immediatezza del racconto e da una regia che guida una ‘troupe invisibile’, per raccogliere una narrazione intima e vera, una sintesi unica e completa che ripercorre i tragici eventi delle leggi razziali, della persecuzione e della deportazione nei campi di sterminio degli ebrei italiani.

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