Terzo e ultimo atto di «Su e zo pel palco»

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Terzo e ultimo atto di «Su e zo pel palco»

BUIE | Si è conclusa l’ottava edizione della Rassegna teatrale ‘’Su e zo pel palco’’, nell’ambito del Festival dell’istroveneto. A susseguirsi sul palco del Teatro cittadino di Buie sono state ben 14 filodrammatiche, per un totale di quasi cento attori amatoriali, che i in tre serate hanno dato vita a un variegato spettacolo di sketch in dialetto istroveneto.
A introdurre l’ultima serata è stata la filodrammatica bambini della CI di Umago che, facendo ridere da subito il pubblico, ha proposto “El papagal”. Dall’Istria slovena, invece, la filodrammatica “Piasa picia” della CI “Pasquale Besenghi degli Ughi” di Isola e quella della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano, entrambe dirette abilmente da Ruggero Paghi. “Piasa Picia” è una compagnia nata nel 2009 ed è formata soprattutto da giovani, tutti isolani, che propongono commedie in musica e storie di avanspettacolo. Per il pubblico buiese ha messo in scena una pantomima dal titolo “Un giorno de Pampel”, la storia di un signore sfortunato a cui la giornata comincia male e finisce peggio. Il gruppo filodrammatico della CI di Pirano, che vanta oltre mezzo secolo di vita ed è composto da una ventina di elementi, ha messo in scena la commedia “Casa Fregoli”.
Dalla Dalmazia, il gruppo teatrale della CI di Zara ha proposto l’intensa commedia “Alle prossime generazioni”. Dopo la chiusura delle scuole italiane, avvenuta nel 1953, Zara ha vissuto un periodo di lontananza dalla CNI fino al 1991, quando venne costituita la Comunità degli Italiani che, non disponendo di una sede, in un primo periodo, si riuniva nelle case private dei soci. Oggi, in una sede ampia e ben attrezzata, gli attivisti sono più di 400, oltre a un centinaio di soci sostenitori.
A chiudere in bellezza è stata la filodrammatica della CI di Buie con “Morte? No grassie”, la storia di due amici apparentemente tontoloni ricoverati all’ospedale, che con il loro comportamento fanno capire l’assurdità di alcuni comportamenti nella vita reale. L’attività teatrale dilettantistica della CI di Buie, inizia con la nascita del sodalizio, in quanto nel primo dopoguerra, i giovani iniziarono a presentare al pubblico piccole scenette di carattere politico, folcloristico e umoristico con testi per la maggior parte scritti da impiegati e intellettuali locali. Oggi propone con bravura e passione il teatro comico dialettale, mantenendo in vita gli usi, i costumi e le tradizioni che ci appartengono.

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