
Nell’ambito degli appuntamenti all’insegna della cultura organizzati e promossi dalla Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno, presso la Sala maggiore del sodalizio si è tenuta la presentazione del volume “Terra d’Istria. Un viaggio a piedi fra memorie e testimonianze dove ogni cosa ga la sua storia da racontar” dello scrittore e viaggiatore, Bruno Zaro.
A dialogare con l’autore è stata per l’occasione la presidente del Comitato esecutivo della CI di Rovigno, Gianfranca Blandini Šuran che si è complimentata con l’ospite della serata per aver abilmente racchiuso nelle pagine del suo libro testimonianze che unite vanno a creare un pezzo di grande storia.
La serata letteraria in Comunità è stata impreziosita dalla proiezione di un video che ritrae gli scorci delle 50 località istriane che Bruno Zaro ha visitato durante il suo percorso a piedi in Istria, la terra dei suoi padri, lungo 527 chilometri, durato un mese intero.
L’esperienza di Zaro vissuta in Istria due anni fa, è stata all’insegna di incontri cordiali e dialoghi con la gente, maturata poi in un diario di viaggio il cui messaggio centrale è la riscoperta dell’istrianità e delle proprie radici profonde. “Un cammino è un momento per stare con sé stessi, una meditazione in movimento. Il libro “Terra d’Istria” è un’opera nata da un cammino solitario, lungo e profondo, fatto di passi concreti su sentieri e strade, ma anche di incontri, emozioni e riscoperta delle proprie radici”, ha spiegato Bruno Zaro, leggendo le prime toccanti frasi del libro nelle quali ricorda le passeggiate fatte da bambino nel paese natio del padre, Isola d’Istria.
Bruno Zaro, nel suo libro che non è un vademcum per turisti curiosi, bensì un viaggio alla scoperta dell’Istria, ha racchiuso le testimonianze di coloro che hanno voluto condividere le proprie storie di vita creando tasselli preziosi nella costruzione di un mosaico complesso e autentico, quello della vita istriana di oggi, tra ricordi del passato e speranze per il futuro. Domani, alle ore 18, Bruno Zaro farà tappa a Palazzo Modello, sede della Comunità degli Italiani di Fiume.
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