Tempi duri per il mondo scolastico della nostra realtà comunitaria

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Tempi duri per il mondo scolastico della nostra realtà comunitaria

FIUME La SEI “San Nicolò” del capoluogo quarnerino ha ospitato ieri la prima seduta del mandato 2018 – 2020 dell’Attivo consultivo del Settore Educazione e Istruzione dell’Unione Italiana. Cinque i punti all’ordine del giorno, ovvero la definizione della strategia di sviluppo dell’UI, il piano finanziario (con particolare riferimento alla problematica MOF – Miglioramento offerta formativa), il calendario delle attività 2018-2019, il calendario delle attività sportive 2018-2019, nonché l’esame delle problematiche correnti. A dare il benvenuto ai direttori delle istituzioni scolastiche della CNI è stata la nuova titolare del Settore Educazione e Istruzione, Iva Bradaschia Kožul, che ha invitato, nel suo discorso introduttivo, i dirigenti delle istituzioni scolastiche a collaborare tutti insieme per risolvere le tante problematiche che interessano il settore. “Dobbiamo lottate insieme perché quando persiste la coesione di tutti, c’è molta più forza per agire” ha sottolineato la titolare del settore.

All’Attivo consultivo hanno preso parte anche il presidente dell’UI, Maurizio Tremul, e il presidente della GE dell’UI, Marin Corva. Prima di iniziare con i punti all’ordine del giorno, è stata introdotta Ines Bolkovac, dell’azienda Feralis e consulente dell’EDIT per la questione del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) che interessa principalmente la rivista per ragazzi “Arcobaleno” ma anche le altre pubblicazioni della nostra Casa editrice. Per risolvere il procedimento legato al GDPR nella rivista (e quindi legata alla pubblicazione di foto ma anche lavori come scritti, poesie e risultati di competizioni) è stata avanzata la soluzione in forma di liberatoria in cui sarà richiesta, da parte dell’EDIT, la firma dei genitori a consenso per il trattamento di dati dei minori. Questa sarà inviata a tutte le scuole della nostra realtà comunitaria che provvederà poi a consegnarle ai genitori a cui sarà richiesta la firma per il consenso, al trattamento dei dati personali del minore durante l’intero percorso scolastico.
Quale futuro per l’Unione Italiana?
Nell’ambito del primo punto ordine del giorno, è stata presentata la ditta di consulenza Qfact Consult s.r.l. di Fiume, a cui è stato affidato il progetto di definizione della “Strategia di sviluppo dell’Unione Italiana”. Vesna Korlević, della ditta in questione, ha esposto ai direttori i passi che la Qfact Consult intende intraprendere per delineare i possibili risvolti su cui il piano per lo sviluppo dell’UI – e quindi cultura, formazione e tradizione della CNI – deve basarsi, con particolare riferimento alle istituzioni scolastiche. Come annunciato dalla Korlević, i primi passi dell’analisi della situazione interesseranno dapprima il mondo scolastico della nostra realtà comunitaria e sarà effettuata molto probabilmente tramite questionari, mentre successivamente saranno coinvolti tutti i soggetti che compongono l’UI.
Per il 2018 azzeramento del MOF
Per quanto riguarda il piano finanziario, con particolare riferimento alla problematica MOF – Miglioramento offerta formativa, Marin Corva ha esposto – rilevando tutti i ritardi e tagli che ne sono conseguiti – una parte generale legata al Piano finanziario dell’Unione Italiana per il 2018, che ammonta a 4 milioni 945mila euro per la realizzazione delle attività della CNI. “Il 2018 è stato un anno particolarmente difficile per l’intero sistema dell’UI, perché appena adesso è stato possibile partire con l’attuazione del Piano finanziario – ha spiegato –. Abbiamo ottenuto dal Ministero la comunicazione di poter procedere con l’avvio dei contratti e dei concorsi solamente all’inizio di questa settimana. Un prolungato ritardo, venutosi a creare a causa della modifica della legge sui finanziamenti in favore della Minoranza Italiana in Slovenia e Croazia. Il mio impegno come anche quello di Maurizio Tremul, è di ovviare a quest’impasse per il prossimo anno, nonostante il problema più grosso per il 2019 sia rappresentato dallo scadere della Legge 73/01 a favore della CNI in Croazia e Slovenia. Legge che, se non viene rifinanziata, rischia di annullare circa il 60 p.c. delle nostre attività”, ha detto Corva, aggiungendo, infine: “Quest’anno è stato deciso a livello ministeriale di non finanziare il MOF. Un fatto a dir poco gravissimo per tutte le scuole”.
Iva Bradaschia Kožul ha aggiunto che si tratta di una situazione molto difficile, se non drammatica: “Dopo quattro anni che le nostre scuole non hanno ottenuto questi fondi, questa voce è stata completamente azzerata per il 2018. Ovviamente, ne deduco che si ritenga opportuno che alle scuole la fornitura di attrezzature didattiche non sia necessaria. Non viene meno soltanto la qualità offerta ai nostri alunni, ma ne va anche della sopravvivenza degli stessi istituti scolastici. È arrivato quindi il momento di reagire, di mostrarci uniti e di far sentire la nostra voce. Propongo di farlo attraverso una lettera, firmata da tutti e indirizzata all’Università Popolare di Trieste e al Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in cui esponiamo quanto sia vitale per il nostro mondo scolastico l’erogazione dei finanziamenti del MOF” ha detto la titolare del settore.
Per quanto riguarda le prossime attività del 2018/19, non ci sono grandi cambiamenti. Oltre alle ben note iniziative come il Girotondo dell’amicizia e le Gare di lingua italiana, sono in preparazione le Gare di storia regionale, il Premio Antonio Pellizzer, la piattaforma didattica, i vari percorsi formativi per gli alunni delle scuole elementari e medie superiori (Immaginario scientifico), scambi culturali di classe, il Campus di Visignano, Roma capitale per i maturandi, ecc. Seguono tanti seminari organizzati da o in collaborazione con l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste.

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