Teatro Verdi di Trieste 2022: la stagione della ripartenza

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Teatro Verdi di Trieste 2022: la stagione della ripartenza

Spettatori in costante crescita dal primo spettacolo a gennaio, un ritorno del pubblico da fuori città e dall’estero e la presenza sempre più numerosa di giovani e giovanissimi. Il Teatro Verdi di Trieste chiude la stagione 2022 con uno slancio importante, dopo due anni difficili dettati da chiusure e restrizioni.

La stagione lirica e di balletto è iniziata il 21 gennaio con il debutto mondiale di “Amorosa presenza” di Nicola Piovani. Doppio appuntamento dall’8 febbraio con Carmen Suite e Scheherazade, per proseguire dal 4 marzo con Tosca e dal 1° aprile con Don Pasquale. Dal 6 maggio in scena Rigoletto, titolo finale l’inedito dittico di Pagliacci/Al Mulino.
A margine della stagione ufficiale anche altri appuntamenti, le due opere in un atto, favole dedicate a un pubblico di tutte le età, con Cendrillon e Il Castello incantato, mentre a maggio si è tenuto anche il “Concerto di primavera”.

Nel corso di un incontro con la stampa oggi il sovrintendente del Teatro Verdi Giuliano Polo ha tracciato un bilancio della stagione da poco conclusa, definita “la stagione della ripartenza”, con un avvio avvenuto in un momento caratterizzato da “una fase acuta della pandemia, che ha determinato un calo della sottoscrizione degli abbonamenti del 40% circa. Abbiamo dovuto applicare rigorose misure di sicurezza per lavoratori e pubblico che sicuramente non hanno favorito l’afflusso”. Nonostante le dovute restrizioni però “la vendita – precisa – ha registrato un buon andamento, in alcuni casi ottimo, in particolare per Tosca e Rigoletto, compensando in buona parte il calo degli abbonati”.

Passando ai numeri, Polo ha ricordato come ci siano state “più di 25 mila presenze complessive, con una media di circa 700 spettatori a recita, per un tasso di riempimento della sala del 65%, considerando anche i posti di scarsa visibilità”. Come detto Tosca e Rigoletto sono state le opere più apprezzate dal pubblico, “con un tasso medio di riempimento superiore al 75% e con alcuni sold out”. Dati positivi, in un quadro generale contraddistinto spesso dall’incertezza dettata dall’aumento dei contagi. Motivo per cui, prosegue Polo, “siamo parzialmente soddisfatti dei risultati, perché dopo la pandemia la capacità di ripresa era in forte dubbio”.

Nel corso della stagione il teatro ha osservato con grande scrupolo tutte le misure di emergenza legate al Covid, per la tutela del pubblico e per quella dei lavoratori, “che vanno ringraziati – sottolinea il sovrintendente – per l’impegno e la disponibilità anche per quanto riguarda questo aspetto. Un impegno che ci ha consentito di contenere i contagi in misura tale da non precludere mai il regolare svolgimento della stagione”.

Un altro dato rilevante della stagione 2022 è il ritorno a teatro dei ragazzi, “un aspetto importantissimo – evidenzia – sono stati presenti nel corso di tutti gli spettacoli e questo sicuramente ci fa grande piacere. A loro la fondazione riserva tariffe vantaggiose ma assolutamente non simboliche, c’è quindi una riscoperta del teatro da parte di giovani e giovanissimi, che abbiamo visto varcare la soglia del Verdi e seguire con entusiasmo i titoli proposti. Per gli under 34, under 30 e le scuole c’è stata una presenza media per ciascun titolo d’opera di 500 ragazzi, per un totale di 6mila presenze. All’Opera Ragazzi si sono registrati 600 abbonamenti, mentre le due opere in un atto hanno fatto segnare 2.512 biglietti”.

Nel 2022 il teatro ha nuovamente accolto anche tanti spettatori da fuori città, “un incremento costante di persone – ricorda Polo – giunte da fuori Trieste ma anche da altre regioni italiane e da diversi Paesi, 3.600 in tutto, il 15% del totale circa”.

Da rilevare anche i riscontri positivi della critica, espressi in generale su tutto il cartellone, che, ricordiamo, ha portato in scena due prime assolute mondiali, “Amorosa presenza” e “Al Mulino”. Cresciuti costantemente anche gli utenti dei social collegati al Teatro Verdi, che hanno offerto durante tutta la stagione foto, video e informazioni su prove, spettacoli e altre iniziative avviate nel corso dell’anno.

Tra le novità del 2022 da citare anche il ritorno della “Prolusione all’opera”, che ha proposto al pubblico un approfondimento storico e musicale in riferimento a quattro titoli. Incontri curati con grande professionalità da Gianni Gori.

Due opere realizzate dal teatro inoltre sono state protagoniste di altrettante trasferte in regione: Rigoletto al Teatro Verdi di Pordenone e Tosca al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

“Conclusa la stagione ufficiale, il teatro non si ferma e a luglio – anticipa il sovrintendente – sono previsti due ulteriori eventi. Si comincia con ‘Il Pipistrello’, dal 10 luglio, che riprende la tradizione estiva dell’operetta, per proseguire il 24 luglio con un concerto sinfonico dedicato a Ludwig van Beethoven”.

Nel dettaglio, Il Pipistrello sarà in scena dal 10 al 17 luglio, operetta in tre atti di Johann Strauss jr, su libretto di Carl Haffner e Richard Genée, in un nuovo allestimento della Fondazione.
Maestro Concertatore e Direttore Nikolas Nägele, regia di Oscar Cecchi, scene di Paolo Vitale, coreografie di Lukas Zuschlag, Maestro del Coro Paolo Longo. Nel cast figurano Manuel Pierattelli (Gabriel von Eisenstein), Marta Torbidoni (Rosalinde), Alessandro Scotto di Luzio (Alfred), Federica Guida (Adele), Anastasia Boldyreva (Principe Orlofsky), Fabio Previati (Dottor Falke), Stefano Marchisio (Frank), Andrea Binetti (Frosch), Federica Vinci (Ida) e Andrea Schifaudo (Dottor Blind). Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione, Corpo di ballo della SNG Opera in balet Ljubljana.
Spettacoli domenica 10, martedì 12 e giovedì 14 luglio alle 20.30, sabato 16 e domenica 17 luglio alle 17. Biglietti già in vendita alla biglietteria del teatro, a partire da 18 euro, con promozioni speciali per i giovani under 30 e da 30 a 34 anni.

Domenica 24 luglio alle 20.30 ci sarà un Concerto sinfonico interamente dedicato a Ludwig van Beethoven; in programma l’Ouverture Leonore III, la Fantasia in do minore per pianoforte, soli, coro e orchestra, la Settima sinfonia. Il concerto è organizzato in collaborazione con la Società dei Concerti nell’ambito del Progetto Beethoven. Sul podio il Maestro Marco Seco, al pianoforte Alessandro Taverna. Maestro del Coro Paolo Longo. Coro e Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste che, in questa occasione, si esibirà unitamente all’orchestra LAFIL-Filarmonica di Milano. Biglietti già in vendita alla biglietteria del teatro, a partire da 11 euro, con promozioni speciali per i giovani under 30 e da 30 a 34 anni.

Sempre a luglio sarà presentata anche la prossima stagione sinfonica e lirica 2022-23, con alcune importanti novità, in una data che verrà comunicata a breve.

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