Targa Fvg a Diana Bracco, imprenditrice e mecenate

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Targa Fvg a Diana Bracco, imprenditrice e mecenate

L’assessore regionale alla Cultura e sport, Tiziana Gibelli, ha consegnato la targa di riconoscenza della Regione Friuli Venezia Giulia a Diana Bracco, per essere “una dei più importanti imprenditori del Paese e grande mecenate”. La consegna è avvenuta ieri, martedì 21, a Milano in occasione dell’evento “Da Neresine a Milano. L’impresa di Fulvio Bracco”, incontro promosso dalla Fondazione Bracco e dal Comitato Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia nell’ambito dell’iniziativa “Milano è memoria” organizzata dal Comune.

Gibelli, che ha parlato a nome del presidente Massimiliano Fedriga e di tutta la comunità regionale, ha evidenziato come “quando si parla di Diana Bracco e della sua famiglia siamo di fronte ad uno dei più grandi imprenditori e mecenati italiani. Bracco corporate ha stabilimenti in tutto il mondo ed è una delle imprese italiane ad essere realmente presente e operativa a livello internazionale con una visione aperta sul futuro”.

L’evento ha presentato il percorso umano e imprenditoriale di Fulvio Bracco, esule giuliano-dalmata, padre di Diana, cavaliere del lavoro, capitano di industria e mecenate, che ha profondamente influito sullo sviluppo del capoluogo lombardo e dell’economia dell’intera nazione. L’incontro è stato promosso nell’ambito del palinsesto di attività dedicate al 95° Anniversario del Gruppo Bracco che mantiene le radici in Friuli Venezia Giulia con un importante stabilimento a Torviscosa, dove produce liquidi di contrasto per la diagnostica medica e prodotti di chimica farmaceutica, oltre che con un insediamento in area Science Park a Padriciano, dove svolge ricerca applicata sui mezzi di contrasto per l’imaging diagnostico in vivo per l’oncologia e le malattie cardiovascolari e degenerative.

“L’arrivo del Gruppo Bracco a Torviscosa ha segnato una svolta per il recupero di quel sito industriale poiché ha aperto la strada all’insediamento sostenibile, sia sul piano ambientale che occupazionale, di altre imprese – ha detto Gibelli -; oltre ad aver dato avvio ad una stagione di valorizzazione culturale del polo industriale partita con il restauro dei bassorilievi e delle statue di Leone Lodi e proseguita con la catalogazione e digitalizzazione dell’archivio della Snia, ora disponibile per gli studiosi e i ricercatori di tutto il mondo”.

Gibelli ha poi ripreso i ricordi della stessa Diana Bracco “memorie di famiglia che la legano alla nostra regione e che le consentono di rivivere i momenti dell’infanzia quando con il padre dall’Istria toccavano Trieste e poi Torviscosa ed altre località e che forse hanno contribuito, con uno sguardo ampio sulle cose, a farne un grande imprenditore italiano”.

L’incontro è stato moderato dal giornalista Matteo Carnieletto che, insieme al videomaker Simone Pontini, ha raccontato attraverso documenti, video e la testimonianza della stessa Diana Bracco i momenti significativi della vita del grande imprenditore farmaceutico nato a Neresine nel 1909. L’evento, trasmesso in diretta streaming, ha avuto il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia e della Regione Lombardia.

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