Tappeto rosso per Sunset Boulevard

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Tappeto rosso per Sunset Boulevard

Particolare e intrisa di glamour la performance “15 minuti di fama”, che ha inaugurato questa sera la prima première (questa sera è in programma la seconda, con un cast alternativo) del musical “Sunset Boulevard”, di Andrew Lloyd Webber, al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume e che ha visto l’arrivo sul tappeto rosso dinanzi al Teatro le “stelle” della serata, ovvero il pubblico. Ad attenderli, un gruppo di fans (una quindicina di allievi del programma RKM Kamov) in delirio. Ciascun spettatore ha fatto ingresso a Teatro come una grande star, camminando sul tappeto rosso, distribuendo autografi, fotografato e ripreso dalle telecamere. In seguito, dinanzi al Teatro si è fermata una Rolls Royce (i proprietari sono Željko e Jasna Delić, membri del Liburnia Classic club di Abbazia), dal quale sono usciti gli “ospiti speciali”, ovvero Elena Brumini e Damir Kedžo (nei panni di Betty Schaefer e Joe Gillis) che si esibiranno questa sera, nonché Marko Fortunato, che ricoprirà il ruolo di Gillis nelle repliche dello spettacolo. Ad allietare le “stelle” nell’atrio del Teatro si è premurato il gruppo “Fake a mistake”, di Zagabria nell’ambito del programma “ChoreLounge”.

La prima première dello spettacolo ha visto nei ruoli principali di Norma Desmond e Joe Gillis rispettivamente Olivera Baljak e Nikola Nedić, nonché l’attrice del Dramma Italiano Leonora Surian nei panni di Betty Schaefer. L’ex direttrice del DI salirà sul palcoscenico anche questa sera nel ruolo principale di Norma Desmond, un personaggio complesso e impegnativo da tutti i punti di vista.

Due ruoli per Leonora Surian

“Sono molto contenta di avere l’occasione di interpretare due ruoli, tra l’altro principali, nel musical – ci confida Leonora Surian –. Quello di Norma Desmond mi dà tantissime soddisfazioni perché parla di un’attrice anziana che vive in un mondo suo, di film muti. Si tratta di un ruolo molto particolare e impegnativo, sia vocalmente che attorialmente. Il secondo è il ruolo di Betty Schaefer, giovane scrittrice appassionata del lavoro che fa, che si innamora dello sceneggiatore Joe Gillis e delle sue storie, e sogna di scrivere con lui una sceneggiatura cinematografica. È stata per me una sfida realizzare questi due ruoli perché uno è una giovane ragazza sui trent’anni, mentre il secondo è di una signora di sessanta. Lavoro con due cast, per cui in mattinata faccio un ruolo, alla sera un altro. È un lavoro molto impegnativo, ma adoro i musical, per cui è una grande soddisfazione farne parte. Anche in passato avevo ricoperto più ruoli nell’ambito di alcuni musical, quindi per me non è una novità. Le due parti sono diverse anche dal punto di vista vocale: Betty ha un registro alto, quello di Norma è più basso e più corposo, per cui anche su questi aspetti ho dovuto lavorare molto”.

I musical sono sempre accolti con entusiasmo dal pubblico fiumano. Converrebbe forse inserirli più spesso nel repertorio del Teatro?

“Sarebbe sicuramente molto bello allestire più spesso i musical nel nostro Teatro, ma bisogna sapere che quando questo viene occasionalmente messo in scena richiede la partecipazione di tutti gli ensemble dello ‘Zajc’, il che è piuttosto difficile da gestire e organizzare. Mi piacerebbe molto che venisse fatto ogni anno, anche perché personalmente amo molto questo genere. Infatti, nel periodo in cui ricoprivo la carica di direttrice del Dramma Italiano, puntavo molto sulla parte musicale. Mi piaceva introdurre nei nostri spettacoli tanta musica e il nostro pubblico apprezzava molto questa scelta. Spero che dopo le due prime di ‘Sunset Boulevard’ il musical si trovi più spesso in programmazione. Infatti, nello ‘Zajc’ ci sono tante persone bravissime in questo genere, per cui sarebbe un peccato non sfruttarli.

Qualche parola sul cast degli autori?

“Con questo spettacolo si è puntato molto su ciò che il pubblico ha voglia di vedere. La scenografia di Dalibor Laginja è ricca, mentre i costumi della connazionale Manuela Paladin Šabanović sono molto belli. Sono adeguati a ciascun attore, per cui la mia Norma ha dei costumi differenti rispetto a quelli che indossa Olivera Baljak. Anche la mia Betty veste diversamente dalla Betty di Elena Brumini, perché il nostro fisico è diverso. La registra Renata Carola Gatica è pure bravissima e ho lavorato molto bene con lei, come pure con il Mº Igor Vlajnić. Questo è il secondo o terzo progetto che faccio con lui. È un Maestro molto preciso e bravo. Abbiamo lavorato tutti in armonia e con gusto”, ha concluso Leonora Surian.

Gradito ritorno di Elena Brumini

Tre anni fa Elena Brumini aveva lasciato il Dramma Italiano per imbarcarsi in un’avventura professionale che l’ha vista recitare in tantissimi progetti messi in scena in diversi teatri. Con “Sunset Boulevard”, dove interpreta il ruolo di Betty Schaefer, ha fatto ritorno nello “Zajc”, seppure brevemente e con pochissimo tempo per preparare la parte nella quale debutterà questa sera.
“Per fare parte di un musical come attore, cantante e ballerino ci vuole un bel po’ di preparazione, che richiede anni di lavoro – ha esordito Elena Brumini –. Inoltre, un attore di musical deve seguire una sua routine: dal sonno, alla nutrizione, cioè un regime particolare di vita. Per me ‘saltare’ improvvisamente in un musical non è una novità, in quanto l’ho fatto diverse volte, ma in quest’occasione è una sfida enorme, innanzitutto perché si tratta di un ruolo che richiede una vocalità da soprano/mezzosoprano, che è un tipo di ruolo che io di solito non interpreto”.

Come sono andati i preparativi?

“Considerato che sono entrata a far parte del cast poco meno di tre settimane fa e ho avuto modo di provare poco – forse quattro volte con l’Orchestra –, questo è un po’ uno stretch per un attore, un’impresa ardua. È come quando si vernicia o si incolla qualche cosa: è necessario che passi del tempo prima che tutto si asciughi per bene. Non è possibile accelerare i tempi. La medesima cosa succede anche qui, si tratta di uno sforzo sia fisico che psichico. Siamo tutti sotto stress, dal regista alla costumista, agli scenografi e via dicendo. In questo contesto devo dire che le direttrici di scena sono bravissime a tenere tutto sotto controllo. Il nostro scopo comune è sempre lo spettacolo, per cui ognuno deve mettere da parte il proprio ego e i propri problemi. Le sarte hanno fatto un ottimo lavoro con il mio costume, realizzato all’ultimo momento, ma mi mette un po’ in difficoltà in scena… ”.
“Detto questo, il lavoro a questo musical è stata un’esperienza molto interessante. Questo è il primo spettacolo al quale partecipo nel nostro Teatro dopo tre anni, da quando ho lasciato il Dramma Italiano, ed è un’occasione per vedere quanto sono cresciuta in quest’arco di tempo. Desidero ringraziare tanto i miei colleghi Nikola Nedić e Damir Kedžo, ma soprattutto Leonora Surian che mi è stata molto vicina (recitiamo lo stesso ruolo). Il Mº Vlajnić è un tesoro ed è un piacere collaborare con lui”.

Un pensiero al Dramma Italiano?

“Per quanto riguarda un mio eventuale ritorno nel DI, di questo non se n’è parlato e non è nemmeno il momento adatto. Chiaramente, io sono aperta a qualsiasi collaborazione e anche il DI ha dimostrato di esserlo”, ha rilevato Elena Brumini.

Divertimento con Giuseppe Nicodemo

L’attore del DI, Giuseppe Nicodemo, ricopre due piccoli ruoli, ma si diverte tantissimo.
“Lavorare a ‘Sunset Boulevard’ è una grandissima occasione. Io ho un piccolissimo ruolo, quello di assistente di Arti e di portiere del Paramount studio, ma mi diverto un sacco assieme a Leonora Surian, alla ritrovata Elena Brumini e ad altri colleghi. Ci siamo trovati in un bel gruppetto e siamo contenti. Ritengo che il Teatro dovrebbe realizzare progetti simili più spesso, anche se mi rendo conto che organizzare tutti nelle varie sezioni è un impegno arduo. Comunque, un Teatro così grande ha la possibilità di offrire molte cose, per cui sono d’accordo che i musical dovrebbero venire allestiti più spesso. Credo che si debba ascoltare il pubblico. Ricordo, infine, che stiamo preparando lo spettacolo ‘Gli imbianchini non hanno ricordi’, di Dario Fo, per la regia di Mario Kovač, e abbiamo ingaggiato il Balletto; nell’allestimento verrà usato il linguaggio del varietà italiano degli anni ‘70”, ha concluso Nicodemo.

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