Supereroi all’italiana alla CI di Rovigno

La 20.esima edizione dell’Italian Film Festival tra proiezioni, laboratori e novità

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Supereroi all’italiana alla CI di Rovigno
Luka Nreka e Teodor Tiani. Foto: PAOLO TRANI

Hanno avuto inizio presso l’Estivo della CI di Rovigno, le proiezioni dei corti e dei film presentati nell’ambito della 20.esima edizione dell’Italian Film Festival, allestita dal sodalizio locale con il patrocinio di UI e UPT. Sebbene la rassegna sia stata inaugurata l’altra sera, il Festival è stato avviato qualche giorno prima con i laboratori di cinema indipendente, organizzati in collaborazione con la SMSI di Rovigno, mentre oggi si terrà la serata finale.

A dare il benvenuto ai presenti il vicepresidente del sodalizio, Matteo Tromba, il responsabile del Settore culturale della CI, Teodor Tiani e il responsabile artistico dell’IFF, Luka Nreka, che oltre ad avere omaggiato l’attrice Monica Vitti e uno degli iniziatori del Festival, Vittorio Sega, entrambi scomparsi nel corso di quest’anno, sono stati particolarmente lieti nell’annunciare che dalla prossima edizione l’IFF diventerà, da rassegna, un Festival a tutti gli effetti.
“Dall’anno prossimo, per la gioia di tutti, l’IFF, oltre alla parte di rassegna cinematografica di grandi autori e grandi film, avrà una sezione per giovani che vedrà in gara dei corti da loro stessi realizzati, con tanto di premi e giuria. Colgo l’occasione per ringraziare di cuore l’UI e l’UPT, che hanno riconosciuto la validità di questo progetto sostenendoci e permettendo che dal 2023 si realizzi il sogno di tutti noi”, ha asserito Tiani.
La rassegna è così iniziata con le proiezioni di due cortometraggi, “Enough” (2020) e “1983” (2021), entrambi realizzati dagli allievi della SMSI di Rovigno, con i quali hanno partecipato a numerosi Festival scolastici, tra i quali l’“All American High School Film Festival”, ottenendo grande assenso e delle ottime valutazioni critiche. A seguire, il programma effettivo dell’IFF, incentrato in quest’edizione sui “supereroi all’italiana” del regista Gabriele Mainetti, e che nella prima serata ha visto sul grande schermo dell’Estivo uno dei suoi primi lavori, il dramma sociale “Tiger boy”, un cortometraggio con cui il regista romano ha vinto il premio Nastro d’argento nel 2013 per il miglior cortometraggio, ottenendo pure le candidature ai David di Donatello e agli Oscar. Oggi in programma i lungometraggi firmati Mainetti, “Lo chiamavano Jeeg Robot” (2015) e “Freaks out” (2021). Assieme a quest’ultimo film, nel corso della serata di chiusura del Festival, verrà proiettato pure il trailer del cortometraggio scaturito dal lavoro del laboratorio di cinema indipendente, che verrà realizzato per il concorso video del Festival dell’Istrioto.

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