“Fuga/escape” è il tema dell’11esima edizione del Festival internazionale del film studentesco STIFF inaugurato l’altra sera all’Art cinema di Fiume, che si articola tra proiezioni di film, masterclass con rinomati professionisti del mestiere, escape room, mostre, incontri e intrattenimento. La cerimonia di inaugurazione della rassegna cinematografica è stata preceduta dalla proiezione del film svedese “Eld & lågor” di Måns Mårlind e Björn Stein.
Pervenuti ben 900 titoli
STIFF presenta quest’anno i 33 migliori film di debutto studenteschi provenienti da venti Paesi del mondo selezionati da Marta Ban e Maša Drndić tra ben 900 titoli pervenuti. Questa rassegna cinematografica riunisce diversi stili, storie e generi suddivisi in nove blocchi nell’ambito dei quali vengono elaborate diverse forme di fuga fisica, emotiva e mentale. Tramite i film di giovani autori e autrici viene raccontata la liberazione dai confini interni, esterni e la ricerca della libertà. Il programma è competitivo e sono state costituite le giurie per il film, il film documentario e quello d’animazione, ma è previsto anche un premio del pubblico che verrà assegnato alla pellicola che ha ottenuto il maggior numero di voti.
Il Festival gode del sostegno del Centro audiovisivo croato (HAVC), della Città di Fiume, della Regione litoraneo-montana, del Goethe Institut e del Consiglio popolare serbo. Quest’anno, in collaborazione con l’Accademia di Arti applicate (APURI) di Fiume, l’organizzazione dello STIFF è stata affidata all’Università di Fiume, al Centro studentesco culturale e all’associazione Filmaktiv.
A nome dell’Università di Fiume, ai presenti si è rivolto il prorettore per la Scienza e l’Arte, Gordan Jelenić, il quale ha accennato al fatto che all’epoca dei suoi studi, a Fiume erano attive ben sette sale cinematografiche che con il tempo cominciarono a chiudere. Il cinema Croatia fu l’ultimo a chiudere, ma per fortuna venne riaperta dopo qualche anno per accogliere l’Art cinema che opera con tanto successo e organizza anche eventi come lo STIFF. Si è detto felice di poter rappresentare l’Ateneo fiumano, il cui Centro studentesco culturale è molto attivo nell’organizzazione del Festival.
Una visione ampia
La direttrice dell’Art cinema, Slobodanka Mišković, ha dichiarato che fin dall’inizio, l’Art cinema ha avuto sempre una visione più ampia del programma cinematografico. “Lo STIFF è un evento meraviglioso non soltanto perché propone dei film bellissimi, ma anche perché dà la possibilità ai giovani di questa città di creare e vivere lo spazio culturale come proprio. Quest’anno, il tema della manifestazione è la fuga, e sappiamo che il cinema è sempre stato un rifugio dalla quotidianità e uno spazio di libertà, per cui spero che riconoscerete nell’arte cinematografica il proprio spazio di libertà e che tra dieci anni molti di voi saranno registi, direttori e curatori di programmi cinematografici”, ha concluso la direttrice.
Quest’anno, lo STIFF collabora con il Cinehill Film Festival, il cui direttore Igor Mirković si è detto onorato di poter collaborare con il Festival internazionale del film studentesco. “Organizzando il Montona Film Festival, ora Cinehill, abbiamo lavorato con numerosi team che per la maggior parte si basano sulle idee e sull’energia dei giovani – ha rilevato Mirković –. È proprio per questo motivo che siamo qui, per conoscere giovani pronti a collaborare con noi e per conoscere le idee dei giovani cineasti. Spero che continueremo a coltivare la bella tradizione di vedere i film insieme, di ridere insieme e di provare insieme tutte quelle sensazioni che offre il cinema”, ha concluso Mirković.
A salutare i presenti è stata infine la nuova direttrice artistica dello STIFF, Katarina Kožul, ha sottolineato che lo STIFF è il frutto del lavoro comune di tante persone, iniziato con Maša Drndić e proseguito con un numero sempre più numeroso di collaboratori. Ha voluto ringraziare quindi tutti coloro che hanno contribuito alla crescita del Festival.
Tre storie intrecciate
La cerimonia è stata seguita dalla proiezione di tre film nell’ambito del blocco intitolato “Intermezzo”: “Waiting, not waiting” di Jonathan Brunner, “Hot” di Franck Hourliac e “Strangers in the night” di Matthias Krepp. Quest’ultimo ha brevemente presentato il suo film, che racconta tre storie intrecciate che si svolgono alla vigilia di Capodanno del 2020, l’anno in cui scoppierà la pandemia da Covid. “La trama si svolge, dunque, durante l’ultima sera del ‘vecchio mondo’, per così dire – ha spiegato il regista tedesco –. Avevo già una sceneggiatura per un film simile prima della pandemia, ma con il lockdown essa venne leggermente modificata e le riprese si svolsero a lungo in seguito a tutti gli ostacoli che era necessario superare, quindi si è trattato di un lavoro passo per passo”, ha spiegato Krepp, dicendosi felice di trovarsi nella bellissima sede dell’Art cinema e al Festival.
Ciascun film è stato preceduto da un breve film d’animazione creato dagli studenti dell’APURI.
Lo STIFF prosegue oggi con i masterclass di Srđan Anđelić e Igor Mirković e la proiezioni di film, mentre in serata è prevista la cerimonia di premiazione dei film migliori e un party al Nemo club.
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