Spalato. Il mondo frammentato della «parigina» Marina Tolić

La mostra «Paris electro» segna il ritorno dell'artista nella sua città natale

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Spalato. Il mondo frammentato della «parigina» Marina Tolić
Tonći Šitin, Margarita Sveštarov Šimat, Marina Tolić, Nikša Jajac e Helena Trze Jakelić. Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Presso la Galleria d’arte dell’Università di Spalato è stata inaugurata la mostra dell’artista spalatina Marina Tolić, intitolata “Paris electro”. L’artista, figlia del pittore accademico Ivica Tolić e nipote di Milan Tolić, rappresenta la terza generazione dei pittori della sua famiglia. Dopo essersi laureata nel 1977 presso l’Accademia di Belle arti a Zagabria ha trascorso un periodo lungo della sua vita nell’ambiente artistico, dinamico e universitario di Parigi, città in cui si è trasferita nel 1987. A Parigi ha partecipato durante gli anni a numerose mostre collettive e individuali con opere pittoriche, grafiche e con sculture in ceramica. L’artista è membro dell’HULU di Spalato.

L’arte di Marina Tolić si rifà a stili diversi.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Tecniche pittoriche diverse
La mostra presso la Galleria d’arte universitaria presenta al pubblico un nuovo ciclo di opere creato durante il periodo di questi ultimi tre anni e presentato al pubblico dopo circa 30 anni di assenza sul suo territorio natio. L’allestimento è anche ricco di opere pittoriche e grafiche. Insieme ad esse sono esposte in apposite bacheche le opere di scultura in ceramica di varie dimensioni, piccole e medie. Osservando le opere pittoriche dell’artista in esse si nota una grande quantità di tecniche pittoriche combinate tra esse. Le opere rappresentano il mondo pittorico dell’artista dipinto in un grande spazio in cui sono espresse e rappresentate all’osservatore tutte le esperienze artistico intellettuali acquisite ed ereditate e che fanno parte della vita artistica di Marina Tolić. I quadri di varie dimensioni rappresentano un mondo frammentato in cui l’osservatore entra in un labirinto artistico in cui sono espresse e visibili varie forme di espressione artistiche contemporanee e presenti nei centri urbani cosmopoliti come la street art con i graffiti e i murales o riferimenti a cartelloni pubblicitari creati con colori molto vivi e fluorescenti. Tra le opere si notano anche tracce di disegno e immagini che ricordano artisti importanti della storia dell’arte contemporanea come Basquiat, Dubuffet, Légere, Chagall o Picasso.

In primo piano una scultura in ceramica.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Un’espressione universale
Le figure rappresentate sui quadri in varie dimensioni sono stilizzate in ceramica e si rifanno alla cultura mediterranea, egizia, etiope e dei paesi dell’Oceania. Le figure in ceramica create durante il periodo parigino dell’artista sono un’espressione universale che esprimono la ricerca dell’archetipo della bellezza figurativa universale.
L’allestimento presenta una grande miscela di tecniche che fanno parte di varie correnti artistiche di modernismo, post moderno, alter moderno, brutalismo e lirismo. La mostra è una grande dedica all’arte pittorica universale e tutti questi generi riportati sui quadri sono legati tra di essi con la tecnica dell’arte digitale presente nelle opere dell’arte contemporanea dei nostri giorni. Presso la grande sala del pianterreno della Galleria dell’Università a presentare la mostra vi era la direttrice dello spazio espositivo, Helena Trze Jakelić, il prorettore dell’Università di Spalato, Nikša Jajac, che ha aperto l’esposizione a conclusione del discorso dell’artista Marina Tolić e della storica dell’arte e autrice della mostra Margarita Sveštarov Šimat e di Tonći Šitin, storico e critico dell’arte. Questi hanno introdotto l’artista, il suo periodo e le opere dal punto di vista intellettuale. La mostra rimane aperta fino al 15 febbraio 2025.

Opere in ceramica e dipinti.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

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