«Snoopy Polka» ora anche in croato

Tradotto il romanzo della connazionale Laura Marchig

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«Snoopy Polka» ora anche in croato

Il primo romanzo della scrittrice connazionale Laura Marchig, “Snoopy Polka” (definito anche “noir balcanico”), edito in Italia nel 2015, da ora è disponibile pure nella traduzione in lingua croata. Il volume è stato pubblicato da ShuraPublikacija con la traduzione di Lorena Monica Kmet.
“Snoopy Polka” è un romanzo che i critici hanno definito “scatenato”. Da brano brioso che mette voglia di ridere e di muoversi a tempo, si trasforma nel ritmo del kalashnikov. Contro ogni retorica e ipocrisia. Contro la noia di tutti i giorni, tra umori, amori e sangue, proietta il lettore in un mondo tanto vicino quanto sconosciuto. Non senza veleno e, insieme, divertimento. La scrittura è cruda, per niente patetica e coglie in pieno l’intensità della scena, colpendo il punto più recondito delle nostre viscere, nel quale nascono le emozioni. I personaggi vengono travolti da un vortice di situazioni paradossali e grottesche, rimangono incastrati in triangoli amorosi, droga, omicidi, corpi, il tutto legato da una pioggia di sangue surreale, metafora delle guerre multietniche.

La copertina del libro

Una realtà da sogno… o incubo
Il critico Roberto Dedenaro ha scritto che il romanzo è caotico e surreale, scritto con grande maestria, a momenti divertente e dal tocco tarantiniano, con un accento sul ritmo pulp dei drammi televisivi. La trama non è lineare e si svolge in una città della quale non si sa il nome, ma che ospita una società onirica e primitiva composta da numerosi personaggi e dalle loro frustrazioni. Uno dei motivi è il triangolo amoroso, che crea un paesaggio caleidoscopico condito da ironia e sarcasmo. Al centro dell’opera troviamo domande esistenziali e intime, l’ipocrisia della società, il nazionalismo, le terribili conseguenze delle guerre multietniche e la ribellione contro i miti e l’ipocrisia.

Nella prefazione al volume la traduttrice, Lorena Monica Kmet, ha scritto: “Il romanzo mescola con forza il nero e il rosso: dalle pesanti nuvole rosse si riversa una pioggia di sangue vischioso e rosso sulla nostra realtà del dopoguerra e della transizione. Il sangue appartiene ad un’unica generazione di personaggi più o meno compromessi. Si tratta del crescendo finale di un nuovo fatto musicale: inizia con la Snoopy polka, suonata su una vecchia fisarmonica, continua col ritmo martellante del kalashnikov e finisce col temporale di sangue. Con velocità cinematografica si cancellano le differenze e muoiono tutti gli abitanti di questo mondo squilibrato: i grandi e piccoli criminali, gli amanti, gli speculatori bellici, i contrabbandieri, i vendicatori, gli assassini, i primitivi, ma anche bambini e cittadini innocenti.

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