Subito dopo il briefing di ieri sul Bilancio alla cultura della Città di Fiume, abbiamo colto l’occasione di interpellare nuovamente il capodipartimento, questa volta per un suo commento sulla situazione che vede il Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” in rosso di un milione di kune a causa della mancata erogazione dei fondi dell’Università Popolare di Trieste. Fondi che sono destinati alla realizzazione di una parte del programma teatrale del Dramma Italiano. “Dalla mia prospettiva è una situazione certamente scomoda, ma in realtà molto semplice, che vedo come un problema prettamente finanziario – ha confessato –. Non credo sia causata da un intralcio politico che raggiunge livelli governativi. Sia la Città di Fiume che il TNC ‘Ivan de Zajc’ si impegneranno per trovare una soluzione. E ciò sia nel caso il ritardo dell’erogazione dovesse protrarsi e sia nel caso in cui si dovesse arrivare all’annullamento dei fondi da parte del governo italiano, cosa che scongiuriamo. Personalmente non intendo problematizzare ulteriormente la questione. È chiaro che è una situazione scomoda per lo Zajc e capisco che l’amministrazione sia costretta a chiudere l’anno solare con un ammanco di un milione di kune. Però, sono dell’avviso, che si debbano abbassare i toni e le tensioni, e continuare a lavorare per il bene comune. Verrà certamente trovata una soluzione. Possiamo vantarci di avere una compagnia di prosa in lingua italiana, non perché lo desidera lo Stato italiano, ma perché siamo noi a volerlo”, ha dichiarato il capodipartimento alla Cultura, Ivan Šarar.