Presso la Casa del patrimonio della Dubašnica (Kuća dubašljanske baštine) di Malinska, sull’isola di Veglia, è stata inaugurata la mostra “Tuš, sol i more” (La china, il sale e il mare) di ojoMAGico, pseudonimo dell’artista fiumana Jadranka Lacković, che abbiamo avuto modo di intervistare a giugno di quest’anno. Si tratta della prima mostra personale di ojoMAGico, nota a molti come l’autrice di caratteristici murali raffiguranti pesci dell’Adriatico che possono essere osservati in diverse città croate e, a partire da aprile di quest’anno, anche nel centro della capitale belga.
Precisione e competenza artistica
Il titolo dell’esposizione, oltre a riflettere alcune delle caratteristiche dell’opera di ojoMAGico – come l’attaccamento all’ambiente naturale dell’Adriatico e la preferenza per materiali pittorici acquosi – spiega in un’unica espressione la particolare tecnica con cui sono stati realizzati i lavori. Si tratta di una serie di dodici dipinti creati con l’uso della china mescolata con acqua di mare a cui in un secondo momento viene aggiunto del sale marino, che nel risultato finale si presenta come una sorta di patina luccicante che conferisce luce al nero e al grigio dei quadri. Come osservato dalla curatrice della mostra, Bruna Kocijan, i lavori esposti “riuniscono, per certi versi, tutte le passioni dell’autrice, nonché le tecniche artistiche da lei predilette. Da un lato – ha puntualizzato la curatrice – l’utilizzo dell’inchiostro di china è prova dell’estrema precisione e della competenza artistica di ojoMAGico, mentre, dall’altro, dimostra la sua abilità di giocare con le risorse a sua disposizione e di apportarvi un tocco personale. Grazie all’applicazione del sale e dell’acqua marina, l’artista, in un certo senso, riporta gli abitanti del mare nel loro ambiente naturale”.
Legame con il litorale
Il particolare contrasto tra il bianco della carta e le varie tonalità di grigio e nero si sposa perfettamente con la brillantezza riflessa dal sale marino, producendo una sorta di effetto di movimento delle figure. L’idea di utilizzare “la china, il sale e il mare”, come spiegatoci da ojoMAGico, è nata per caso. “Un giorno avevo ribaltato un barattolo d’acqua su un disegno che stavo realizzando con la china e l’effetto mi era piaciuto tantissimo”, ha affermato. Si tratta di una nuova tecnica pittorica, ha aggiunto, che offre delle infinite possibilità d’applicazione. Inoltre, utilizzando tali elementi, i lavori che vengono prodotti sottolineano ulteriormente il legame con il litorale. “In un certo senso, quando dipingo con il sale e l’acqua marina, disegno insieme al mare”, ci ha spiegato. Tuttavia, piuttosto che concentrarsi sull’esattezza dei dettagli anatomici, preferisce seguire il particolare sentimento innescato dalla tecnica utilizzata. “Vorrei continuare – ha concluso – a sperimentare con questi materiali anche in futuro”.
L’evento è stato inaugurato da Ivan Car dell’associazione Termen di Malinska nell’ambito del programma “Crescita culturale” (Kulturni rast), ideato con l’obiettivo di promuovere e sostenere la cultura e l’arte al fine di migliorare il tenore di vita degli individui. Il progetto è rivolto, in particolare, alla popolazione giovane dell’area di Malinska-Dubašnica. La mostra “La china, il sale e il mare” rimane aperta fino al 1.mo settembre di quest’anno.
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