SAC Lino Mariani: un gradito ritorno

Concerto in zona mercati dei cori e dell’orchestra mandolinistica

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SAC Lino Mariani: un gradito ritorno

Voglia di cantare. Di cantare e di allietare la gente nell’affollatissima zona dei mercati cittadini. È stato come voler intonare l’umana desiderata rivincita sulla crisi epidemica. Così la Società artistico-culturale “Lino Mariani”, ha allietato i cittadini in quella che è di fatto la piazza più frequentata di Pola. Applaudita, invitata a tornare da tantissima gente che ha auspicato più momenti così lieti e in grado di risollevare il buonumore, la SAC ha proposto un articolatissimo repertorio, che ha portato alla ribalta tanti brani cavalli di battaglia delle corali in particolare. Lo spettacolo che ha visto in qualità di affiatati protagonisti di una presentazione bilingue Valmer Cusma, presidente della SAC, e Dorina Tikvicki, ha proposto il debutto del giovane maestro Davide Circota. Prova del fuoco superata dando il là alle corali riunite (maschile e femminile) per l’Inno all’Istria (Dekleva Giorgieri), con l’accompagnamento al pianoforte di Sandro Vešligaj. Il coro virile, diretto da Edna Strenja Jurcan ha quindi intonato “O bella ciao”, con l’accompagnamento alla fisarmonica di Slava Obranović. A seguire lo struggente “1947”, del cantautore Sergio Endrigo e per riaccendere le emozioni il potpourri di canzoni polesane (Ciribiribin, Chi che toca, El tram de Opicina…). Piacevolissimo intermezzo strumentale, poi, offerto dal gruppo mandolinistico diretto da Clara Cerin. Ha eseguito il brano de “La vita è bella” (Buongiorno principessa), “Chiquitita” (Anersson-Ulvaeus), “Lontano dagli occhi” di Sergio Endrigo e un potpourri di canzoni popolari venete. A seguire la corale femminile, diretta da Orietta Šverko e accompagnata al pianoforte da Sandro Vešligaj. Proposti “Il dolce paese”, “Rose de Pola”, “Sliku milu Istre naše”, “In nome della libertà”. Con il ritorno sul palco della corale maschile le compagini riunite e nuovamente dirette da Davide Circota hanno cantato “Evviva la Mariani” e l’Inno alla gioia di Beethoven. Per far si che tutto giunga a felice conclusione, a un certo punto è dovuto intervenire il direttore dell’azienda “Tržnica”, Renato Perc, che ha fermato gli appartenenti a un movimento No Vax, invitandoli a posticipare un loro comizio a dopo il concerto.

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