«Rossini cards». Decostruzione e ironia

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«Rossini cards». Decostruzione e ironia

FIUME | È stato un successo lo spettacolo di danza di fama mondiale “Rossini cards” che ha avuto la sua première sabato scorso nel Teatro Nazionale “Ivan de Zajc”, per la coreografia di Mauro Bigonzetti e con le musiche di Gioachino Rossini. Il balletto ha riscosso finora – e meritatamente, dobbiamo aggiungere – un enorme successo in Italia, Svizzera, Germania e Canada. È composto da spezzoni di danza classica e moderna suddivisi in sette quadri interpretati da sedici ballerini del Corpo di ballo fiumano. L’accompagnamento musicale in determinati spezzoni è stato curato dal pianista Filip Fak, mentre per altri sono state usate registrazioni di brani di Rossini.

Lo spettacolo si apre con la “Canzone del salice”, tratta dall’”Otello”, e prosegue con una dinamica e particolare scena dinanzi a una tavola imbandita intitolata “Siete voi?… Questo è un nodo avviluppato” (La Cenerentola). I ballerini sono seduti a tavola, mentre i movimenti sono più o meno limitati alla parte superiore del corpo. Si tratta di movimenti energici, dinamici ed estremamente precisi. È seguito il pas de deux “Ouf! Les petits pois”, una coreografia lenta, ma estremamente impegnativa, nella quale i corpi del ballerino e della ballerina si intrecciano formando delle “sculture corporee”. È stata una vera e propria decostruzione dei movimenti del balletto classico che ha portato a degli effetti grotteschi, ma in senso positivo, la coreografia “Sonata per archi” per una danzatrice solista, mentre “Prelude fugassé” è un omaggio alle posizioni principali della danza classica. “Prelude inoffensive” è stata proposta da una coppia di danzatrici, mentre il tutto si è concluso con l’Ouverture tratta da “La gazza ladra” che ha visto la partecipazione di tutti i ballerini. Il balletto si distingue per il suo approccio ironico, umoristico ed estremamente creativo alla danza e per la sua spassosa parafrasi dei movimenti della danza classica.
La creazione di Mauro Bigonzetti è astratta e non ha una storia, ma “quadri di vite parallele, tessuti insieme attraverso la musica: immagini, icone drammatiche e situazioni buffe”, come si legge nella presentazione dello spettacolo.
Bravissimi tutti i ballerini in scena, i quali hanno danzato con energia e slancio, ovvero Ricardo Campos Freire, Ksenija Duran Krutova, Shota Inoue, Marta Kanazir, Andrei Köteles, Nika Lilek, Maria del Mar Hernandez, Laura Orlić, Michele Pastorini, Daniele Romeo, Tea Rušin, Ali Tabbouch, Hélias Tur-Dorvault, Marta Voinea Čavrak, Anca Zgurić e Svebor Zgurić. Sempre affidabile l’accompagnamento al pianoforte di Filip Fak. Splendide e suggestive le luci di Carlo Cerri, molto belli i costumi di Helena de Medeiros. Assistente del coreografo Béatrice Mille. Il pubblico ha premiato con copiosi applausi i bravissimi ballerini e uno spettacolo di grande prestigio e valore. Lo spettacolo verrà riproposto quest’oggi, nonché il 23, 25 e 26 maggio prossimi.

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