ROVIGNO | Tra i pianisti più apprezzati nul panorama internazionale, Roberto Plano, per la prima volta in Croazia, ha portato nella sala Adris, a Rovigno, l’atmosfera dei suoi brillanti recital pianistici degni dei più importanti palcoscenici al mondo.

In due ore di concerto, il pianista italiano, originario di Varese, ha attraversato due secoli di musica interpretando alcune delle pagine più affascinanti, ma altrettanto articolate e impegnative, con impressionante scioltezza e acuta sensibilità espressiva, che non ha lasciato trascurati una singola frase o suono.
In apertura, “Armonie poetiche e religiose”, di Franz Liszt, un’opera che gli appassionati del compositore ungherese hanno saputo particolarmente apprezzare. Da un lato perché meno noto, dall’altro perché artisticamente complesso, questo ciclo rimane raramente eseguito e soltanto pochi esecutori riescono, come ha fatto Plano, a risaltarne la completa bellezza, raggiunta, in questo caso da un’estrema delicatezza e dalla giusta dose di intensità.
L’alta concentrazione e l’invidiabile flessibilità del pianista non sono affievolite nemmeno nella seconda parte del concerto, iniziata con due Milonghe (“Milonga del Angel”, di Piazzolla, e “Cancion al Arbol del Olvido”, di Ginastera), delle quali Roberto Plano non ha voluto spezzare il sentimento melanconico, interpretandole senza sosta, per unirle alla Suite delle danze “Creole” (sempre di Ginastera). L’accuratezza che però non ha compromesso la libertà espressiva del repertorio, terminato con la “Rapsodia in blu”, ha portato il pubblico a una standing ovation finale, che Roberto Plano ha contraccambiato concedendo due bis, tra i quali “Recuerdos de la Alhambra”, iconica composizione originariamente per chitarra di Francisco Tarrega.
Il recital di Roberto Plano a Rovigno è stato reso possibile grazie alla Fondazione “Dr. Dino Škrapić, MBA” (in collaborazione con la “Maistra Hospitality Group”), che assegna Borse di studio e premi a studenti meritevoli, aiutando i giovani capaci e talentuosi a realizzarsi, in memoria dell’ingegner Dino Škrapić, scomparso prematuramente nell’ottobre del 2009 all’età di 39 anni. Sarà appunto il rinomato pianista italiano, vincitore dell’American Prize e titolare della Cattedra di pianoforte alla Jacobs School of music dell’Indiana University, una delle istituzioni più prestigiose al mondo, a condurre la prima masterclass pianistica organizzata dalla Fondazione, che si terrà fino al 9 luglio, quando, alle 18.30, sempre presso la sala Adris, andrà in scena il concerto finale dei partecipanti al laboratorio, aperto a tutta la cittadinanza.
Nato a Varese nel 1978, Roberto Plano si è imposto all’attenzione del mondo musicale con la vittoria del prestigioso Cleveland International Piano Competition. Quest’affermazione e i premi ottenuti all’Honens International Piano Competition e al 12.esimo Van Cliburn International Competition hanno segnato l’inizio di numerose tournée in tutto il Nordamerica e lo hanno portato a suonare negli studi delle maggiori radio americane, canadesi e italiane. Ha suonato come solista con prestigiose Orchestre in Italia e all’estero e con noti direttori d’Orchestra tra i quali Sir Neville Marriner, James Conlon, Pinchas Zuckerman, Gianluigi Gelmetti e Donato Renzetti. Nell’autunno del 2016 è diventato il primo pianista italiano chiamato a ricoprire il ruolo di titolare di una Cattedra di Pianoforte di una delle Università americane più prestigiose, la Boston University, e nel gennaio 2018 ha vinto l’American Prize nella categoria Professionisti – pianoforte solista.