«Rigoianci» il dolce che celebra l’amore

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«Rigoianci» il dolce che celebra l’amore

FIUME | Il dolce ungherese con tutta la sua ricca e romantica storia della Fiume che fu. Si riassume così la mostra “Rigoianci – l’amore come dolce ispirazione“, inaugurata sabato sera al Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato. L’esposizione – realizzata dall’ex direttrice del Museo, Tea Perinčić, e dal direttore del Museo dell’informatica Peek&Poke, Svetozar Nilović-Tozo – è stata organizzata nell’ambito delle Giornate ungheresi, che si sono articolate dal 21 al 23 settembre, e ha visto al centro dell’interesse la cultura e la gastronomia ungherese, tra concerti, laboratori, sfilate e mostre. L’esposizione ha avuto un ottimo successo di pubblico, accorso a scoprire le meraviglie di questo dolce ungherese.

La storia del “rigoianci” è molto interessante e romantica. Infatti, il dolce prende il nome da Rigò Jancsi (1857 – 1927), un violinista ungherese zigano (di nome Jancsi e di cognome Rigò), che sedusse e sposò Clara Ward, moglie del principe belga Joseph de Caraman Chimay e figlia di un potente industriale statunitense, dopo averla – come dice la storia – conquistata con il dolce che preparò per lei, appunto il “rigoianci”. Questa storia d’amore scatenò uno scandalo all’epoca e tuttora non è chiaro se il dolce sia stato inventato dallo stesso Rigò Jancsi, oppure creato per celebrare la storia d’amore che tenne banco nelle cronache rosa di quei tempi.
L’intenzione degli autori dell’esposizione è rilanciare il “rigoianci” a Fiume, da cui manca da decenni (era noto quello che veniva preparato nella pasticceria dell’albergo Continental), e tesservi intorno una storia affascinante e interessante. Nel progetto sono coinvolti anche l’Ambasciata e la minoranza ungherese a Fiume, dal momento che si tratta di un dolce di origini ungheresi.
Nell’ambito delle Giornate ungheresi, in Corso è stata allestita una fiera per presentare la gastronomia e le tradizioni di questo Paese.

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