Rigenerazione e sostenibilità al centro dell’Italian Design day

I due argomenti vengono condivisi pienamente sia dall'Italia che dalla Slovenia. Secondo i due Paesi queste sono le basi per la promozione dello sviluppo nel XXI secolo

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Rigenerazione e sostenibilità al centro dell’Italian Design day

Nell’ambito dell’Italian Design day 2022, dedicato al tema “Ri-Generazione. Design e nuove tecnologie per un futuro sostenibile (Re-Generation. Design and new technologies for a sustainable future)” si è tenuto in modalità online un incontro dedicato, appunto, a questo importante settore commerciale ed artistico. L’evento è stato introdotto dal direttore dell’IIC di Lubiana, Stefano Faggioli e dall’Ambasciatore d’Italia in Slovenia, Carlo Campanile.

Lo spazio urbano in una mostra

Faggioli ha introdotto il tema di quest’anno, ovvero “Ri-Generazione”, il quale si ricollega a quello della sostenibilità. La rigenerazione dello spazio urbano non è possibile senza applicare il design. Il professor Francesco Zurlo, Ambasciatore del Design italiano 2022 per la Slovenia, e curatore della mostra “Italia Geniale. Design enables, bellezza, originalità, creatività del design industriale apprezzato universalmente”, esposta prima a Dubai e ora visitabile a Palazzo Piacentini a Roma, ha tenuto un intervento intitolato “Design enables” e ispirato agli oggetti, strumenti e materiali usati nell’omonima mostra.

All’incontro hanno partecipato l’architetto e designer sloveno Zmago Novak, dell’Istituto BIG – BIG SEE Platform e Matevž Frančič dell’id:doma Showroom, nonché Serenella Marzoli, direttrice dell’ufficio sloveno dell’ICE. L’Ambasciatore d’Italia in Slovenia, Carlo Campanile, si è rivolto ai presenti per ripercorrere la storia dell’Italian Design day, in quanto piattaforma per la promozione del design, un settore strategico per le esportazioni italiane. Il tema più moderno della sostenibilità, ha aggiunto, è condiviso pienamente sia dall’Italia che dalla Slovenia, le quali comprendono che è questa la parola chiave per la promozione dello sviluppo nel XXI secolo. Il 2022, ha ricordato ancora Campanile, è pure il sessantesimo anniversario del Salone di Milano, una fiera che ha promosso il settore a livello mondiale.

Francesco Zurlo

L’uomo al centro del processo creativo

Il professor Francesco Zurlo ha dichiarato che stiamo vivendo in un periodo di trasformazione, sia per la nascita di una coscienza dell’importanza della sostenibilità che per la trasformazione digitale della nostra società e il design deve cambiare per seguire queste nuove correnti e discipline.

”Quando si parla di sostenibilità dobbiamo tenere a mente l’obiettivo principale del design – ha puntualizzato -, ovvero come trasformare le tecnologie di design per migliorare la qualità della vita delle persone. La sostenibilità oggi non è legata soltanto all’ecologia, ma mira a porre le persone al centro del processo creativo. Per questo motivo il Ministero degli Affari Esteri mi ha commissionato una mostra da esporre all’EXPO 2020 di Dubai legata al tema della sostenibilità e dell’uomo al centro del design”.

L’esperto ha tracciato anche un parallelo tra l’approccio anglosassone al design e quello italiano o europeo. Gli utenti non sono solo portatori di bisogni, dobbiamo considerare anche i loro interessi e le affinità.

“Nella nostra esposizione abbiamo voluto sottolineare, dunque, l’aspetto umano di quelli che fino ad ora erano considerati utenti – ha continuato -. Abbiamo scelto per la mostra i 99 prodotti che valorizzano la persona in tutti i suoi aspetti e li abbiamo divisi in cinque categorie. La prima è legata all’immaginazione, la seconda alla relazionalità, la terza alla vitalità, la quarta alla mobilità e l’ultima all’usabilità”. La relazione è stata accompagnata da alcuni esempi di oggetti esposti. Il simbolo della convivialità, ad esempio, è la Moka della Bialetti, ma una soluzione interessante è pure la macchinetta per il caffè della Lavazza usata nello spazio. Un altro simbolo di italianità è la bottiglia dell’aperitivo Campari dell’artista futurista Fortunato Depero, per non parlare della Vespa. Una volta conclusa la lezione i presenti hanno intavolato un dibattito sugli usi e le potenzialità dei prodotti italiani.

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