«Red Land – Rosso Istria» non è un film adatto ai giovanissimi

Secondo i docenti delle SEI di Fiume

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«Red Land – Rosso Istria» non è un film adatto ai giovanissimi

Le quattro scuole elementari italiane di Fiume hanno organizzato, nella biblioteca della Scuola elementare Gelsi, un collegio docenti congiunto per assistere al film “Red Land – Rosso Istria” (2018) e decidere se fosse il caso di farlo vedere anche ai ragazzi.
Il film è diretto, sceneggiato e prodotto da Maximiliano Hernando Bruno. L’opera i cui diritti di distribuzione per la Croazia e la Slovenia sono detenuti (per due anni) dall’Unione Italiana, si concentra sulla Seconda guerra mondiale in Istria dopo l’armistizio e parla della vita della giovane studentessa istriana Norma Cossetto, infoibata dai partigiani nell’ottobre 1943, all’età di 23 anni.
Abbiamo voluto sentire, ancora a caldo, quale sia il parere dei docenti riguardo a questo film che in alcuni ambienti viene applaudito, mentre in altri si scontra contro dure critiche.

Gloria Tijan

Questa pellicola è adatta ai ragazzini delle elementari?
“Personalmente penso che questa parte della storia del nostro territorio non sia molto conosciuta in generale e men che meno dai giovani – ha dichiarato Gloria Tijan, direttrice della SE Gelsi –. È un periodo storico di cui si ricordava forse mia nonna. Per una questione puramente politica penso che né la parte di là né quelli di qua abbiano voluto parlarne. Abbiamo ritenuto giusto che gli insegnati vedano e sentano cose delle quali forse neanche loro erano a conoscenza. Nella sala c’era solo gente giovane, io sono la più vecchia del gruppo”, ha rilevato, aggiungendo che si è voluto vedere se la pellicola fosse adatta ai più giovani. “A mio parere non lo è”, ha concluso Gloria Tijan.

Iva Bradaschia Kožul

Sulla stessa linea anche la direttrice della San Nicolò, Iva Bradaschia Kožul (che nella Giunta esecutiva dell’UI è titolare del Settore Istruzioni prescolari, scolastiche e universitarie). “Il film è piuttosto ‘pesante’ per un pubblico composto da ragazzini delle elementari”, ha spiegato. Ha aggiunto anche che imparare la propria storia è importante, com’è importante che gli stessi insegnanti siano a conoscenza di questa tematica.
Nenad Stojković, insegnante di storia presso la SE Gelsi, si è addentrato con maggior dettaglio nell’analisi di questa pellicola che anche secondo il suo parere non è adatta ai bambini. Ha definito il film “Rosso Istria” come monodimensionale e caricaturale.

Nenad Stojković

La pellicola generalizza le varie componenti etniche, nel senso che rappresenta tutti gli slavi come partigiani e tutti i partigiani come comunisti, il che non è affatto vero da un punto di vista storico, ha concluso Stojković.
Secondo quanto emerso dal nostro blitz quiz con i docenti riuniti alla Gelsi, con tutta probabilità non saranno organizzate proiezioni di “Red Land – Rosso Istria” per gli alunni delle elementari italiane a Fiume. Rimane da vedere che cosa deciderà l’SMS.

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