
“Nascite e rinascite”, lo spettacolo di musica e narrazione di Laura Marchig e Darko Jurković-Charlie, è stato proposto alla Scuola Media Superiore Italiana di Fiume. Per più di un’ora il duo ha cercato di intrattenere un gruppo di studenti con un approccio diretto e polivalente.
Saper superare le delusioni
“Nascite e rinascite” è una narrazione globale e generale della vita, partendo dall’infanzia fino alla morte. Episodio per episodio, distaccato da un brano musicale, si sono ripercorse le diverse tappe della vita e le difficoltà specifiche nelle quali molti si possono riconoscere: le delusioni sul posto di lavoro, nell’amore e i problemi di salute. Marchig, durante la propria interpretazione, ha principalmente voluto parlare delle proprie esperienze, da un lato del rapporto con i propri famigliari e dall’altro presentando ai giovani alcune delle sfide del mondo quotidiano. La protagonista ha prestato particolare attenzione al mondo femminile ma non si è dimenticata di mettere in guardia i ragazzi dalle “donne bullo”, che certamente esistono. Charlie si è esibito con due chitarre suonate contemporaneamente, dimostrando un virtuosismo e una leggerezza impressionanti, dando a una delle due chitarre l’impressione che non si tratti di uno strumento a corda ma di un clavicembalo.
Stimolare il linguaggio
Lo spettacolo è stato organizzato nell’ambito di una proposta del Settore Scuola dell’Unione Italiana. In questa progetto si è voluto stimolare lo sviluppo della competenza linguistica e comunicativa in lingua italiana dei discenti e dei docenti.
Per questa ragione anche il linguaggio di Marchig è stato ricco, intriso di termini letterari e di parole non troppo consuete sui media contemporanei, specialmente quelli dedicati ai giovani come TikTok o Roblox. Alcune delle canzoni invece erano gremite di termini istroveneti, che ha fatto, per alcuni, o da sfida o da ostacolo.
Episodi personali
Con notevole coraggio personale, Marchig e Charlie si sono “spogliati” di fronte al giovane pubblico, raccontando episodi intimi difficili, aspettandosi forse, come nella terapia di gruppo Gestalt, di avere una forte risposta condivisa da parte del pubblico. Ma l’ambiente troppo formale scandito dal suono del campanello e la presenza di autorità ancora in parte non contestate come lo sono i professori, hanno assopito il pathos che si è cercato di raggiungere, ricevendo perciò una risposta non molto attiva dal pubblico. Anche la durata dell’evento, della cui raffinatezza e qualità non bisogna avere riserve, non è stato adeguato alle generazioni Z (circa 1996-2010) e Alfa (circa 2010-2025) che sono abituate a ricevere una densità di contenuto concettuale per tempo speso storicamente mai esistita prima e forse difficilmente comprensibile ai “Gen X” (1965-1979) e ai “boomer” (1946-1964), che forse a volte con una certa presuntuosità pretendono di spiegare ai giovani un mondo che è diventato profondamente più turbato e più schizofrenico rispetto a quello dei loro tempi. Charlie ha permesso a Laura di farsi suo tramite per raccontare una delle sue più pesanti cadute a cui è seguita una delle sue più importanti rinascite: la scoperta, alcuni anni fa di avere una malattia, il mieloma multiplo, la stessa malattia che ha colpito il pianista Giovanni Allevi, anche se è stata vissuta all’inizio come un brutto colpo infertogli dal destino. Il musicista ha però reagito subito, si è rialzato, ha combattuto e ha vinto.
La prossima tappa di “Nascite e rinascite” è prevista lunedì, 17 marzo a Buie, presso il Teatro cittadino (ore 11).
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