Quell’energia che crea rinnova e trasforma l’arte

Alla Galleria Kortil è stata inaugurata la mostra «La scultura dopo la scultura» che comprende opere realizzate da 19 autori della Regione litoraneo-montana

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Quell’energia che crea rinnova e trasforma l’arte
Milutin Burić, Branka Arh, Ivan Šarar e Jolanda Todorović (in primo piano). Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Tra tutte le varie tipologie di materiali scultorei, il legno è sicuramente la materia prima che più di ogni altra mette in risalto il legame tra l’uomo e la natura, essendo l’unica sostanza organica, viva. Un’idea, questa, che da più di quattro decenni stimola l’attività del Laboratorio scultoreo del Gorski kotar (GKR), con sede a Lokve. L’associazione, fondata nel 1979 e da anni presieduta da Milutin Burić, ha presentato martedì scorso i lavori dei suoi membri presso la Galleria Kortil di Fiume. L’esposizione, intitolata “La scultura dopo la scultura” (Skulptura poslije skulpture) e curata dalla scrittrice e critica d’arte Branka Arh, riunisce le opere di 19 rinomati artisti della Regione litoraneo-montana.

Un omaggio agli artisti scomparsi
La mostra porta con sé una serie di valori tanto simbolici quanto concreti e, nonostante l’eterogeneità dell’allestimento, si presenta come un progetto espositivo coerente ed equilibrato. Sono diversi gli aspetti chiave de “La scultura dopo la scultura”, come rilevato dalla responsabile della Galleria Kortil, Jolanda Todorović.
”Innanzitutto – ha puntualizzato Todorović –, l’allestimento rientra nel programma di celebrazione dei primi 25 anni di attività della Galleria Kortil, tramite il quale ricordiamo e omaggiamo tutti i collaboratori e partner che ci hanno accompagnato in questo lungo periodo, tra cui appunto il Laboratorio di scultura del Gorski kotar. Comparando il nostro quarto di secolo alla loro attività di oltre quarant’anni, è innegabile la sensazione di un’unione tra diverse epoche che questo allestimento emana. Infine, dedichiamo questa iniziativa a tutti gli autori qui presenti e a quelli che ci hanno lasciati, le cui opere continuano a far parte del nostro patrimonio”.

Personalità artistiche originali
Sono compresi nella mostra i lavori di 19 scultori, tutti provenienti dalla Regione litoraneo-montana: Marina Barić, Tomo Gerić, Vladimir Gudac, Želimir Hladnik, Zvonimir Kamenar, Ljubo de Karina, Nikola Lepinski, Siniša Majkus, Grga Marjanović, Ivana Postić, Vjekoslav Vojo Radoičić, Vesna Rožman, Goran Štimac, Dražen Vitolović, Kruno Vrgoč, Mirko Zrinšćak, Darija Žmak-Kunić, nonché i connazionali Bruno Paladin e Mauro Stipanov. Secondo quanto affermato dalla curatrice Branka Arh, “il fatto di riunire in un unico spazio ben 19 autori porta di per sé un determinato peso e significato, mettendo in risalto l’energia che crea, rinnova, diffonde e trasforma l’arte. Naturalmente – ha proseguito –, non sarebbe giusto cercare di individuare un netto fil rouge in questo gruppo eterogeneo di artisti. Ogni autore rappresenta una personalità artistica ben definita e affermata. Ciò che li lega, tuttavia, è l’area d’azione, la scelta del mezzo scultoreo e del materiale, nonché la percezione pubblica della loro opera.”

Un confronto con il passato
Si tratta, infatti, di artisti noti a livello nazionale e internazionale, che nel corso degli anni hanno profondamente influito sulla produzione scultorea croata. “Se volessimo ricavare dai lavori esposti – ha spiegato la curatrice – i pensieri e le riflessioni dei rispettivi autori sulla vita e sull’arte, sul mondo e su loro stessi, potremmo individuare nell’allestimento quegli scultori che sono già arrivati a una visione precisa e definita, e da loro fermamente difesa, autori che quindi non sentono la necessità di distaccarsi dalla propria personale poetica. Potremmo riconoscere altresì gli artisti con alle spalle una ricca esperienza pluriennale, i quali hanno profondamente segnato la moderna scena scultorea croata”. Oltre alle sculture in legno, fanno parte dell’allestimento anche le fotografie che mostrano le opere esposte in vari punti del Gorski kotar. Sono immagini che “ci permettono di osservare le sculture con una distanza temporale, dando l’opportunità agli stessi autori di confrontarsi con il loro passato artistico, di riflettere sui loro traguardi e sugli sviluppi della loro arte”, ha concluso Branka Arh.

Nuovi obiettivi del Laboratorio
A ricordare la collaborazione tra il Laboratorio di scultura del Gorski kotar e la Galleria Kortil, soffermandosi sui progetti futuri che verranno promossi dall’associazione, è stato il presidente del Laboratorio, Milutin Burić. “È stato proprio nella Galleria Kortil – ha riferito –, nel 1999, che abbiamo realizzato il nostro primo allestimento. All’epoca, la Kortil era ancora agli inizi, mentre noi celebravamo il 20.esimo anniversario di attività. Nel 2019, invece di festeggiare i 40 anni dell’associazione, avevamo deciso di concentrarci e dedicare tutte le nostre energie alla pubblicazione della monografia del Laboratorio, che riunisce tutti gli autori e i lavori realizzati. Gli attuali obiettivi del Laboratorio riguardano un approfondimento e un’espansione del pubblico. Infatti, due anni fa abbiamo fatto partire gli incontri dedicati alla grafica e, nello specifico, alla xilografia. Organizziamo, inoltre, dei corsi mirati a bambini e ad adulti, nonché diverse altre iniziative, tra cui la Notte delle sculture”.

Un incontro tra istituzioni
Alla serata d’inaugurazione della mostra ha preso parte anche il capodipartimento alla Cultura della Città di Fiume, Ivan Šarar, il quale ha messo in risalto il legame che caratterizza a più livelli l’allestimento. Stando alle parole di Šarar, l’esposizione “rappresenta anche l’incontro tra varie istituzioni, ovvero tra la Galleria Kortil e il Laboratorio di scultura del Gorski kotar, nonché l’istituzione rappresentata da tutti gli autori che vi hanno preso parte”.
La mostra “La scultura dopo la scultura” è stata realizzata con il supporto del Dipartimento per la Cultura della Città di Fiume; del Ministero della Cultura e dei Media e della Regione litoraneo-montana. L’allestimento è visitabile, a titolo gratuito, fino a sabato 8 ottobre.

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