Progetto musicale itinerante

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Progetto musicale itinerante

TRIESTE | Tanti giovani, 170 o giù di lì, impegnati in un progetto musicale che parte da Trieste e arriva all’Istria con il coinvolgimento dei cori di Verteneglio e Crassiza. Le prove sono partite per offrire un grande concerto a Trieste, il 26 maggio alle ore 20.30, nella chiesa parrocchiale Madonna del Mare di P.le Rosmini. Protagonista dell’evento, un grande coro femminile che ne riunisce tanti, per giungere a un’ottantina di donne. Un solista, baritono, unica voce maschile e quaranta orchestrali. La scelta del luogo è stata dettata dalla necessità di poter usufruire di un grande spazio per orchestrali, cori, cantanti e tanto pubblico che certo non mancherà, spinto dalla curiosità e dall’eccezionalità dell’evento.

Sogno comune

Direttore del progetto, Elisa Manzutto, giovane musicista di padre istriano, quel Romano che molti conoscono per essere stato per una vita lavorativa, funzionario dell’UPT e sempre presente nelle nostre Comunità degli Italiani e scuole.
Ideatore del progetto è Francesco Castellana, direttore del Coro femminile “Panta Rhei” di Trieste ed esponente dell’associazione omonima, che durante un incontro con Marco Podda “gli chiede di scrivere un Requiem – racconta Elisa Manzutto –, il Maestro accetta e piano piano si costruisce un piccolo miracolo. Nessun sostegno pubblico, ma tanti sponsor privati, che hanno voluto credere in questo comune sogno. La musica che il pubblico avrà modo di ascoltare si sta materializzando ora attraverso le prime prove e conferma la nostra spinta e il nostro entusiasmo”.

Spinti da che cosa?

“Dalla voglia di fare musica insieme, superando problematiche divisorie del passato, forse un tentativo di dimostrare che l’arte è in grado di andare oltre gli ostacoli. Abbiamo messo insieme sei cori femminili, davvero eterogenei per provenienza e repertorio: il Coro femminile “Panta Rhei”, la sezione femminile della Cappella Tergestina diretta dallo stesso compositore dell’opera musicale, il Coro femminile “Clara Schumann” diretto dal Mº Chiara Moro, il Coro femminile “Barkovlje” di Aleksandra Pertot, il Gruppo vocale “Oleum” di Crassiza e il Gruppo vocale “Ad Libitum” della Comunità degli Italiani di Verteneglio, diretti entrambi da Lora Pavletić. Ad accompagnare la compagine corale, il baritono solista, Hao Wang e il Dominant Ensemble, orchestra costituita da giovani musicisti del panorama regionale affiancati da altri valenti musicisti aderenti al progetto di studio Erasmus. La cosa bella è che questi cori comprendono donne dai venti agli ottant’anni, che hanno accolto senza riserve la nostra iniziativa”.

Come mai la scelta dei due cori istriani in particolare?

“Il Mº Castellana ha avuto modo di conoscere le maestre dei due cori istriani, ha fatto leva sulle corde di un’amicizia. Sono stata io a portarlo in Istria, che non aveva avuto modo d’incontrare, è stato amore a prima vista, poi approfondito anche dai racconti di mio padre, si è appassionato alla nostra storia. Poi ci sono le comuni conoscenze con il maestro Gon e con il premio Stefano Marizza. Quella di mettere in contatto le persone è una delle mie passioni. Lo sto facendo da tempo anche con la Stagione concertistica Euterpe che organizzo all’Unione degli Istriani, dove continuo a invitare musicisti e cori”.

Cosa provi all’idea che il progetto si stia realizzando?

“Mi rendo conto che forse con incoscienza, e quindi con leggerezza, abbiamo messo in piedi un progetto straordinario. I quattro cori di Trieste provano alla sala maggiore dell’Unione degli Istriani. L’orchestra riene le prove al Circolo Unificato di via dell’Università. È la città che ha risposto, dimostrando una disponibilità incredibile. Accanto al concerto ci saranno anche degli eventi collaterali, non minori dal punto di vista artistico”.

Appuntamenti

Il 19 maggio, alle ore 17.30, all’auditorium gentilmente concesso dalla Lega Navale, ci sarà una conferenza letteraria, durante la quale il Requiem verrà spiegato dal punto di vista liturgico e musicale, con la partecipazione di Marzio Serbo, docente di religione, e Marco Podda per la parte musicale.
Il 20 maggio (ore 17.30) appuntamento all’Unione degli Istriani, con la mostra collettiva di artisti giovani e affermati di Trieste, sud Tirolo, neodiplomati del Nordio, che presenteranno le loro opere ispirate all’opera musicale, per due settimane. Una quinta del Nordio con l’auto dei proff. Grigolon e Bertocchi, hanno creato due opere ad hoc per il progetto. L’Associazione Oltre quella Sedia, con Marco Tortul, che si occupa di arte e di teatro, ha realizzato una statua con sedie a rotelle, per significare la contrapposizione tra caducità e vita umana. La presentazione critica è affidata a Francesca Martinelli.
Mercoledì 23 maggio, alle 18.30, al Caffè Tommaseo, una lettura scenica intitolata “Tra amore e morte” a cura dell’Opificio delle Muse con un’attrice, Giulia Diomede, accompagnata al pianoforte da Silvano Zabeo. Il team di collaboratori, suddiviso in squadre a seconda delle necessità, è coordinato dal direttore organizzativo Elisa Manzutto, dal direttore tecnico Vanjal Dapretto e dagli ispettori d’orchestra, Sara Zoto e Marco Obersnel.

Che cosa vi aspettate da questo primo impegno, quale futuro?

“Sarebbe meraviglioso nell’immediato, riuscire a replicare, magari il solo concerto, in altri luoghi. Però, ciò che vogliamo creare, è una rete artistica che dia vita a una biennale di una prima esecuzione assoluta di un’opera o repertorio di non facile ascolto”.

La sede c’è già?

“Veramente abbiamo lavorato da casa mia e dalla sede di J-lab 360°, l’associazione dedicata ai giovani che ci ha supportato per tutta la parte grafica e dell’immagine… ma c’è anche un altro sogno nel cassetto: vorremmo poter dedicare delle iniziative ad Antonio Smareglia, autore tanto bistrattato, per riportarlo anche in Istria. Chiederemo supporto a chi volesse partecipare”.

Ma il pubblico che cosa ascolterà?

“Non lo sappiamo ancora. La musica da Requiem ha sonorità particolari e valorizza tutti gli strumenti. Aspettiamo la prova con l’orchestra per riuscire a capire il risultato finale, ma tutto ciò è stimolate e vero. Il verdetto finale sarà la risposta del pubblico”.

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