Presentato il programma del 26.esimo Festival delle Piccole scene

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Presentato il programma del 26.esimo Festival delle Piccole scene

FIUME | Non una precisa cornice tematica posta a contraddistinguere gli spettacoli, bensì un accento sui registi premiati alla manifestazione nel corso delle varie edizioni. Si presenta così la linea guida del Festival internazionale delle Piccole scene. A sottolinearlo ieri, Višnja Višnjić Karković, coordinatrice del programma del Festival, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 26.esima edizione, che si svolgerà dal 2 al 9 maggio, su tre palcoscenici: quello della Casa di Cultura croata (HKD) di Sušak, quello del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” e quello della Filodrammatica.

Presenti all’incontro con i media, il sindaco Vojko Obersnel, il direttore artistico del Festival, Nenad Šegvić, il selettore Bojan Munjin, e i rappresentanti degli sponsor. Il sindaco Obersnel ha rilevato quanto in questi 26 anni il Festival si sia consolidato come un evento d’identificazione culturale del capoluogo quarnerino non soltanto in ambito regionale e nazionale, ma anche internazionale.
A illustrare il programma artistico e i vari teatri che parteciperanno alla manifestazione, è stato Nenad Šegvić. Secondo il fondatore nonché direttore artistico, il cartellone delle Piccole scene di quest’anno si presenta vario, intimistico, dove ognuno troverà qualcosa d’interessante. Tuttavia, come ha precisato, non è tutto rose e fiori.
“Devo dire che con i finanziamenti a disposizione per la manifestazione, risulta sempre più difficile creare un repertorio con una certa varietà e qualità artistica – ha confessato –. Purtroppo i mezzi finanziari a disposizione subiscono un ridimensionamento da anno in anno, mentre gli spettacoli hanno la tendenza a diventare sempre più costosi. Una qualsiasi produzione dall’Occidente europeo ha un costo d’ingaggio non inferiore alle 200mila kune. Somma che, pressappoco, rappresenta il budget complessivo dell’intero Festival fiumano”.
“Nonostante ciò – ha proseguito il direttore artistico – siamo riusciti, anche grazie a tanti amici che desiderano partecipare al Festival, a offrire al pubblico ben nove allestimenti, provenienti da Austria, Bulgaria, Serbia e, ovviamente, dalla Croazia. Si tratta di spettacoli del Teatro satirico ‘Kerempuh’ di Zagabria, con ‘Sei personaggi in cerca di autore’, di Pirandello e la regia di Oliver Frljić, del Teatro Exit della capitale croata con ‘L’incontro’, di Nina Mitrović, del Theater in der Josefstadt di Vienna, con l’allestimento ‘La misura del mondo’, di Daniel Kehlmann, diretto da Janusz Kica, del Teatro popolare di Belgrado, con ‘La spia balcanica’, di Kovačević e la regia di Tatjana Mandić Rigonat, della Scena drammatica jugoslava di Belgrado con gli spettacoli ‘Il giorno del giudizio’ di LaBute, regia di Jana Maričić, e ‘Il collo di vetro’, di Srbijanović e la regia di Jagoš Marković. E poi ancora del Laboratorio teatrale Sfumato di Sofia con la produzione ‘Erba folle’, di Radichkov e regia di Margarita Mladenova, e, infine, del Teatro dei Giovani di Zagabria con ‘Huddersfield’, di Šajtinac, diretto da Rene Medvešek”, ha concluso Nenad Šegvić.
Per il selettore Bojan Munjin, il Festival è contraddistinto da una varietà di problematiche che interessano le società.
“Attraverso gli allestimenti scelti per il cartellone, prosegue l’intento di proporre un teatro di qualità, un marchio che è diventato la base del Festival da diverse edizioni – ha affermato Bojan Munjin –. Quello che contraddistingue il Festival di quest’anno è che il tempo in cui viviamo è diventato molto più difficile. Il teatro, quale riflesso artistico, è costretto a rispondere a queste problematiche, perché è l’unica arte che risponde e agisce all’istante. In quest’ottica, gli spettacoli selezionati, sono scelte di vita. Per questo posso dire che il festival sarà drammaticamente buono”, ha commentato Bojan Munjin.
Anche quest’anno gli spettacoli in lingua straniera saranno corredati da sottotitoli. La manifestazione sarà accompagnata da vari avvenimenti culturali collaterali. Tra questi, la mostra “Locandine teatrali”, di Mirko Ilić, con opere provenienti dal fondo artistico del Museo d’Arte moderna e contemporanea di Fiume. Come da tradizione, dopo ogni spettacolo si terranno le finora sempre molto seguite tavole rotonde, che saranno moderate da critici teatrali, giornalisti ed esperti del campo. Il pubblico avrà occasione di conoscere da vicino le persone coinvolte nelle singole pièce, come pure la natura e le origini degli spettacoli. Inoltre, con l’edizione di quest’anno viene a mancare la possibilità di prenotare i biglietti, e quindi la vendita è immediata e inizia a partire da giovedì 7 marzo, dalle 16 alle 20, alla biglietteria della Casa di Cultura croata (HKD) di Sušak.

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