Pola. «Stimolare nei bambini l’amore per la lettura»

Calato il sipario sulla 16ª edizione del «Monte Librić», la direttrice Slavica Ćurković racconta in un'intervista le particolarità del Festival tornato quest'anno a casa ovvero alla CI di Pola

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Pola. «Stimolare nei bambini l’amore per la lettura»
Slavica Ćurković. Foto Ivana Vareško

Con un tocco di magia era iniziata, con un tocco di magia si è conclusa. Calato il sipario, da qualche giorno, sulla 16.esima edizione del Festival del libro per ragazzi “Monte Librić”, che per una settimana ha fatto viaggiare i più piccoli nel fantastico mondo della letteratura attraverso la magia, che quest’anno è servita da filo conduttore. Ci sono state presentazioni di libri, spettacolini, laboratori, incontri con l’autore, un programma tutto italiano… una fiera del libro, e tanto altro ancora. Si è fatto, poi, ritorno alla Comunità degli Italiani di Pola… Insomma, di motivi per festeggiare ce ne sono. Il pubblico, siamo certi, si è divertito un sacco. E il team organizzatore? Sarà andato tutto come previsto? Ce lo facciamo dire da Slavica Ćurković, direttrice del Festival.

Ora che il “Monte Librić” è alle nostre spalle, quali sono le prime impressioni? Soddisfatta di quanto svolto?
“Beh, siamo ancora sotto effetto ‘Monte Librić’. Sono stati sette giorni fantastici, in cui abbiamo avuto 18 incontri con l’autore, una trentina di workshop, sette spettacoli, due concerti, una proiezione di film, un mare di libri per ragazzi, un’eccellente atmosfera e… innumerevoli sorrisi. Dopotutto, è per questo che ci siamo, per vedere sorridere i più piccoli, e cercare di interessarli, attraverso il gioco e il divertimento, al libro”.

Un ritorno per poter migliorare
Quest’anno il Festival è tornato in Circolo… Finalmente “a casa”.
“Per due anni il Festival si è tenuto nel Parco Re Petar Krešimir IV, era questa l’unica opzione. In tempi Covid, si intende. Il giorno in cui avevamo scelto il Parco quale piano B, si supponeva due cose: che ci saremmo trovati bene e che non ci saremmo fermati a lungo. Entrambe le cose, poi, si sono dimostrate vere. Noi del team organizzativo ci siamo divertiti. Così come gli autori, gli editori, i visitatori e, soprattutto, i bambini. Siamo sopravvissuti, nel modo più divertente possibile, alla famosa ‘nuova normalità’, ma ora era tempo di tornare ‘a casa’. Prima di tutto spazialmente, perché non ci interessano i replay creativi. Al nostro pubblico ancora meno. Non siamo tornati al Circolo per essere gli stessi, ma per essere migliori, per poter realizzare tutto ciò che abbiamo immaginato, tutto ciò che il nostro pubblico desidera, per aprire uno spazio sconfinato di creatività in cui è difficile stabilire chi tragga maggiore motivazione: gli autori dai bambini o questi dagli autori. Il Circolo rende possibile tutto ciò: è per questo che ci siamo tornati con tanta euforia dopo due anni a cielo aperto”.

E ci è voluta un po’ di magia…
“Oggi i bambini ci chiedono incuriositi quale argomento stiamo preparando per la prossima edizione. All’inizio non avevamo edizioni tematiche: è un concetto che abbiamo adottato nel 2012. Nel frattempo, siamo diventati riconoscibili per lo sviluppo di questi temi che uniscono libri e lettura a contenuti non letterari, vale a dire all’illustrazione e all’animazione, al suono e alla musica, ai burattini e al teatro. In tutti questi anni non abbiamo mai ripetuto un argomento, parlato due volte dello stesso libro o tenuto lo stesso workshop. Per questo, anno dopo anno, i bambini tornano. Per rendere il ritorno più emozionante e ancora più magico, quest’anno abbiamo scelto la ‘magia’ come tema centrale. E per fare in modo che la magia della lettura raggiunga ogni bambino, quest’anno abbiamo assunto le maghette Librić che hanno aiutato gli autori e i bambini a scoprire libri illustrati, romanzi e fumetti in un modo completamente nuovo e magico, e c’è stato veramente di tutto: un calderone pieno di frasi enigmatiche, una valigetta magica che si apriva con una parola d’ordine, farfalle che volavano fuori da libri appena aperti…”.

Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Un libro per amico
Il Festival quest’anno ha presentato un programma davvero ricco e variegato, coinvolgendo numerosi autori… Qualche novità?
“Devo dire che anche qui è stata magia. Magia sono state le presentazioni dei libri, le mostre di illustrazioni, i laboratori, gli incontri con gli autori e le autrici, magia c’è stata tra le copertine dei classici della letteratura croata e italiana. E per chi avesse avuto bisogno di un po’ di energia, c’è stato ‘Libromix’, bevanda magica per la lettura. Numerosi gli autori che abbiamo ospitato. Ricorderei Ines Marciuš Kruljac, Jasmina Kosanović, Roman Simić, Manuel Šumberac, Ana Salopek, Nena Pavelić, Vanja Marković, Vibor Juhas, Zdenko Bašić, Josip Čekolj, Srebrenka Peregrin ed Erika Katačić Kožić. Particolarmente interessante l’incontro con il cantante della band ‘Hladno pivo’, Mile Kekin, che ci ha presentato la sua ‘Mala’, e quello con il giornalista Boris Dežulović, che ha scritto ‘Život i snoviđenja neustrašivog žohara Zaštomira’. Con noi è stato pure il pluripremiato illustratore britannico David Litchfield. Novità 2023 la Piccola fiera delle illustrazioni, con i lavori di giovanissimi ma già rinomati illustratori”.

Un momento che le rimarrà particolarmente impresso di quest’edizione?
“Ce ne sono stati parecchi, in realtà. Conformemente al tema, direi che, parlando di autori, sono stati magici, il Circolo è stato magico, gli spettacoli… magici! I musicisti hanno suonato come avessero bacchette magiche, siamo riusciti proprio a stregare il pubblico…”.

Perché per i bambini è tanto importante leggere, conoscere, scoprire, sognare?
“Leggere è importante, sfogliare con amore un libro, acquisire quest’abitudine. Ovviamente puoi costringere qualcuno a leggere qualcosa, ma se lo sperimenta come una tortura e non vede l’ora di finire, allora non ci sarà alcun effetto. Noi del Librić cerchiamo di rendere il tutto divertente, creando programmi che vanno oltre i metodi classici, senza rifuggire dall’insolito. Ad esempio, attraverso il programma di quest’anno, i bambini hanno avuto l’opportunità di creare la propria magia, ispirandosi attraverso l’ascolto di storie, la visione di film, spettacoli magici di artisti di strada e le attraenti esibizioni di maghi professionisti… E qui si legge benissimo quello che è nostro compito: stimolare nei bambini il desiderio e l’amore per la lettura”.

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