Pittosculture e installazioni che comunicano positività

La mostra di Pierangelo Bertolo, inaugurata nella Galleria «La cisterna» di Draga di Moschiena, riunisce una serie di opere diverse tra loro in termini di tecniche e materiali utilizzati

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Pittosculture e installazioni che comunicano positività
Pierangelo Bertolo e Riccardo Staraj dinanzi ad alcune opere dell’artista novarese. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Un messaggio di positività tanto auspicato nei tempi odierni: questa la sensazione emanata dalla mostra “Tra fantasia e realtà” di Pierangelo Bertolo, inaugurata nella Galleria “La cisterna” di Draga di Moschiena e organizzata dalla locale Comunità degli Italiani. Si tratta di una serie di lavori che vanno dalla pittura all’installazione, interagendo con lo spettatore per comunicare gioia e serenità.

Una felice collaborazione
L’artista novarese, la cui recente produzione sarà esposta alla Galleria “La cisterna” (gestita dalla CI di Draga di Moschiena) fino al prossimo 20 luglio, era già stato ospitato nella località liburnica nel 2015, in occasione della presentazione dell’esposizione “Pensieri concreti”. Secondo quanto riferitoci da Bertolo, la collaborazione con il sodalizio era nata grazie a un incontro fortuito. “Anni fa – ha ricordato – ero venuto qui in vacanza su consiglio di un amico che è originario di Draga di Moschiena. Durante il mio soggiorno, una sera ho conosciuto un pittore locale, amico di Riccardo, che frequentava di regola questa Galleria. Per solidarietà, avevo comprato un piccolo lavoro dell’artista ed è così che mi è stato presentato Riccardo. È nato così questo stupendo binomio che mi ha portato a farmi conoscere anche qui”. Questa volta, i visitatori de “La cisterna” avranno l’opportunità di ammirare i lavori dell’artista realizzati dopo l’allestimento del 2015. La mostra “Tra fantasia e realtà” riunisce una serie di opere molto diverse tra loro in termini di tecniche e materiali utilizzati, accomunate però dall’obiettivo di instillare sentimenti piacevoli in chi si trova di fronte.

Storie nascoste
Come osservato dal presidente della CI, Riccardo Staraj, in occasione dell’inaugurazione, i quadri e le installazioni di Bertolo dimostrano “un approccio critico alla realtà. Ogni lavoro – ha puntualizzato – comunica e personifica un messaggio riflettendo i tempi che viviamo”. Particolarmente interessante, in questo senso, è la pittoscultura “Un pianeta dove poter ricominciare”, realizzata quest’anno, che in modo chiaro e palpabile rimanda a una riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente – tanto naturale, quanto sociale – in cui viviamo. Tra le opere più suggestive della mostra c’è la scultura “Affettati misti”, quasi una sorta di ready-made in cui viene presentata la storia dell’oggetto esposto. L’opera, realizzata nel 2016 e premiata al Concorso d’arte contemporanea “Il Templarino”, consiste in un pennello da vernice recuperato dal magazzino di un imbianchino, dissezionato in modo da rivelarne i numerosi strati. Secondo le parole di Bertolo, il pennello, una volta “affettato”, ha svelato “tutte le stanze da esso dipinte nel corso degli anni”. Esattamente come la scultura “Affettati misti”, anche le altre opere dell’artista novarese esposte nascondono una storia, rendendone piacevole la contemplazione da parte dell’osservatore. “Il mio intento – ha concluso Bertolo – è sempre quello di comunicare un messaggio positivo. I collezionisti che hanno preso i miei pezzi lo hanno fatto solamente perché in essi hanno visto dei lavori con un’anima ed è quello il risultato che cerco”.

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