Piko, Niko e Kiko, ossia la storia dei tre porcellini

Lo spettacolo presentato dal Teatro Naranča ha suscitato l’entusiasmo dei più piccoli

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Piko, Niko e Kiko, ossia la storia dei tre porcellini
I porcellini con le tre casette. Foto: VANJA STOILJKOVIC

Non una, ma due date ci sono volute per la première, nel fine settimana, del nuovo spettacolo firmato Teatro Naranča al Centro creativo per bambini di Pola. Tanta è stata l’attesa per la fiaba classica de “I tre porcellini”, che la compagnia arancione tornerà a proporre domenica 13 aprile con inizio alle ore 11. Ma torniamo allo spettacolo. In modo divertente ed educativo racconta di tre amici porcellini – Piko, Niko e Kiko – che decidono di costruire le proprie casette per nascondersi da un terribile lupo che gira per il bosco. Kiko – il più pigro –,costruisce la propria casetta di paglia, Niko – un po’ più saggio –, la fa di legno, mentre Piko – il più intraprendente –, costruisce il suo riparo in cemento e mattoni. Giunto Lupo Vučko, ordina al primo porcellino di aprirgli e al suo rifiuto, soffia più forte che può e riesce a distruggere la casa di paglia in secondi. Stessa sorte per il secondo: la sua casetta di legno regge inizialmente, ma alla fine crolla sotto il potente soffio del lupo. Si dirige così alla casa di mattoni del terzo porcellino, ma è così robusta che non cade. Unendo avventura e insegnamenti preziosi, la fiaba dei “Tre porcellini” è una delle storie più amate dai bambini. Per sfuggire al lupo cattivo, non basta essere veloci, bisogna essere furbi e impegnarsi a costruire qualcosa di solido: solo il lavoro ben fatto ripaga sempre. Con tanto sorriso, musica e divertimento, la messa in scena insegna ai bambini l’importanza dell’impegno, dell’unità e delle scelte… sagge.

Il lupo nella sua performance.
Foto: VANJA STOILJKOVIC

Un team affiatato
Il testo e la regia sono di Majkl Mikolić, la scenografia di Valentina Ferlin-Živić e Vlatka Rubil, il movimento in scena e le coreografie di Dora Paić, i costumi di Valentina Ferlin-Živić e Marina Štembergar, le luci di Veljko Skol. Interpretano Mathilde Vukosavljević, Ana Lanšćak, Vlatka Rubil e Majkl Mikolić. E qui c’è da applaudire un po’ tutti, a partire dal regista che ha portato in scena uno spettacolo dinamico, brioso ed educativo. Interessante la scenografia, che appare e scompare di scena, con pareti rappresentanti il bosco e le tre casette. Impeccabili i costumi: quelli dei protagonisti in rosa (tutti belli imbottiti) e quello del lupo con tanto di pelliccia. Ma il vero spettacolo sta nelle coreografie e nelle parti cantate: il balletto del lupo (Mathilde Vukosavljević), a tutto rock, è degno anche di un palco più grande. Bravissimi pure i tre porcellini, che hanno cantato e ballato senza perdere passo. A fine spettacolo a fare visita al pubblico la mascotte Nari, uno dei momenti più attesi dai più piccoli. Occasione per bambini, genitori e nonni a fare qualche foto ricordo con… il membro più simpatico del Teatro Naranča. Lo spettacolo è adatto ai bambini sopra i 3 anni d’età e ha una durata di 40 minuti. Come detto, tornerà in scena il 13 aprile: i biglietti si possono acquistare sul sito www.teatarnaranca.hr, in biglietteria ogni giorno dalle 10 alle 12 e un’ora prima dello spettacolo. Per aprile non è tutto: domenica 6 ci attende “L’ape Maia”. L’appuntamento è alle 18 al Centro creativo per bambini in via Radić.

L’accordo tra i tre porcellini.
Foto: VANJA STOILJKOVIC

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