PGS: «Vogliamo tutelare il nostro onore»

L’Alleanza litoraneo-montana sporge una denuncia per calunnia contro il sovrintendente Marin Blažević

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PGS: «Vogliamo tutelare il nostro onore»
Nikola Ivaniš, Tea Mičić Badurina e Ana Trošelj. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

L’acceso scambio di battute in atto ormai da mesi tra il partito Alleanza litoraneo-montana (PGS) e il sovrintendente del TNC “Ivan de Zajc”, Marin Blažević, è culminato in una denuncia per calunnia sporta dal PGS in questi giorni. A esporre le motivazioni del procedimento legale sono stati i rappresentanti e membri del partito Tea Mičić Badurina, Ana Trošelj e Nikola Ivaniš.

Interruzione del contratto
“Abbiamo deciso di sporgere denuncia innanzitutto per tutelare il nostro onore e la nostra reputazione – ha dichiarato Mičić Badurina -, che negli ultimi tempi sono stati infangati facendoci passare per fascisti, nazionalisti e xenofobi. Siamo stati accusati di discriminare gli artisti stranieri che lavorano allo ‘Zajc’, cosa assolutamente non vera, e reputiamo che con queste dichiarazioni siamo stati offesi sia noi in quanto membri del partito, che i nostri elettori. Tra pochi giorni ci riuniremo per la 12.esima seduta del Consiglio cittadino e ai punti 8 e 9 dell’ordine del giorno si discuterà della destituzione di Marin Blažević dalla funzione di sovrintendente. Il primo dei due punti riguarda la proposta inoltrata da Blažević stesso di interruzione del contratto tra quindici mesi, mentre il secondo punto è stato proposto dal Consiglio teatrale e riguarda la destituzione immediata e la sua sostituzione con Bojan Šober, che svolgerebbe l’incarico di sovrintendente facente funzione. Noi reputiamo che votare per il punto numero 8, ovvero accettare che Blažević resti a capo dello ‘Zajc’ per più di un anno sia un’offesa a tutti i cittadini e a tutti gli artisti che subiscono le sue vessazioni”.

«Diritto imperiale»
Tea Mičić Badurina ha ricordato pure il momento della nomina di Blažević, la quale non era stata confermata dall’allora ministro Hasanbegović. In quell’occasione Vojko Obersnel, all’epoca sindaco di Fiume, aveva affermato che la prassi di confermare le decisioni prese a livello teatrale e cittadine era un “diritto imperiale”. L’attuale sindaco, Marko Filipović, si appella proprio a questo diritto per far rimanere Blažević in carica, anche se il Teatro è fondato e finanziato dalla Città, mentre il Ministero copre solo il 5 per cento delle spese complessive.
Il presidente onorario del partito, Nikola Ivaniš, ha affermato che Blažević deve andarsene non per le pressioni politiche, ma per un fatto di responsabilità personale e perché è questo il volere degli artisti e del personale teatrale. In conclusione dell’incontro, Ivaniš ha ripercorso i 32 anni dalla fondazione del PGS e ha affermato che per quanto il clima politico possa essere stato teso, l’Alleanza litoraneo-montana non ha mai dovuto ricorrere a cause legali per proteggere la propria impronta di antifascista.

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