Nell’ambito delle Notti estive fiumane, sulla scena aperta del quartiere artistico Benčić, sabato scorso il pubblico fiumano ha avuto modo di gustarsi un altro appuntamento interessante. Stavolta a movimentare la caldissima serata è stato il concerto di percussioni “Godetevi il ritmo!” offerto dal gruppo “Drumming Zajc” del TNC “Ivan de Zajc”, costituito dai bravissimi Antonio Ceravolo, Pedro Rosenthal Campuzano e Marco Viel, affiancati dai giovanissimi Massimo Balczo, Franka Zupičić, Matias Belušić Gonzalez e Saša Miljanović del quartetto percussionistico SiNKOPA della Scuola di musica “Ivan Matetić Ronjgov”. Graditissimi ospiti sono stati la violoncellista Golnar Mohajeri e il percussionista Umberto Leon Calosso.
Il talento dei SiNKOPA
L’apertura del concerto è stata affidata ai talentuosi musicisti del succitato quartetto, i quali hanno regalato fresche suggestioni sonore proponendo l’“Etude in Do maggiore” (op. 6 no. 10) del virtuoso suonatore di marimba Clair Omar Musser, “All About Guns and Rabbits” del compositore olandese Ivo Weijmans, “Katamiya” del rinomato percussionista francese Emmanuel Séjourné (arrangiamento di Anita Primorac) e “One for All” del direttore dell’Accademia di Musica di Zagabria Igor Lešnik: The Musketeers. A seguire Ceravolo, Leon Calosso e Viel hanno saputo coinvolgere e trasportare il pubblico in un viaggio ritmico catartico e pulsante con il brano “Lift Off” dell’americano Russell Peck e offrendo una panoramica completa del loro talento nello scenografico “Trio per Uno” del percussionista e compositore serbo Nebojša Jovan Živković. Attraverso i tre movimenti gli spettatori hanno potuto immergersi nella natura selvaggia dell’estetica basata sul rumore dei culti rituali arcaici intessuti ad affascinanti atmosfere liriche e contemplative in una trascinante sincronizzazione a tre, per uno scenografico effetto d’incastro.
Un intreccio di suoni e strumenti
Privata di melodia e armonia, la musica contemporanea riesce a essere molto più diretta, appoggiandosi sulla sola componente ritmica e timbrica. A dimostrarlo sono state le esecuzioni dei brani “Astral Trip per duetto percussionistico” (Jiaying Zhou) da parte di Marco Viel e Pedro Rosenthal Campuzano e “Percussion duo”, no. 1 (Pedro Rosenthal Campuzano) proposta da quest’ultimo e da Ceravolo, abilmente destreggiatisi su un palco occupato da un set up di percussione costituito da una serie di strumenti quali la marimba, il vibrafono, il glockenspiel, svariati tom-tom gong e grancasse, piatti e l’ocean-drum. A dare un tocco di raffinatezza in più è stata la presenza della deliziosa ospite Golnar Mohajeri che, affiancando Rosenthal Campuzano, con il suo violoncello ha creato intensi momenti di emozione nelle interpretazioni di “Mariel” di Osvaldo Golijev e della prima assoluta a livello mondiale “Hit the beat”, composta dallo stesso musicista, con richiami della musica rock, funky e pop.
Una location particolare
“Mi sono trovata molto bene e, nonostante si possa fare sempre meglio, sono soddisfatta dell’esibizione. Il brano del compositore argentino è teso a far percepire la fragilità della vita e spero sia arrivato al pubblico. La location del quartiere artistico è molto particolare, bella ma non ideale, in quanto il suono degli strumenti è stato a tratti sporcato dai rumori del traffico provenienti dalla strada. In ogni caso, uscire dall’ambiente teatrale è sempre una sfida”, ha riferito Golnar Mohajeri.
Sulla scia delle sue parole Antonio Ceravolo ha rilevato che “la grande soddisfazione del nostro gruppo, il ‘Drumming Zajc’, è che per il terzo anno consecutivo siamo riusciti a proporre un concerto per sola percussione, con l’invito di qualche altro strumento, in questo caso del violoncello e quali ospiti i giovani musicisti del gruppo SiNKOPA guidati da Anita Primorac. Il programma, abbastanza diversificato, lo abbiamo scelto in base alle nostre capacità e possibilità di prove e di studio ed essendo Pedro anche compositore, oltreché percussionista, anche stavolta è stata offerta una prima assoluta. Lo stesso ha spaziato dai pezzi classici del repertorio di percussione a quelli pieni di tanti suoni e timbri”.
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