Passione per la fotografia e per Fiume

Al Museo civico (Cubetto) è allestita la mostra del fotografo e insegnante di arte figurativa Borislav Božić, in occasione del cinquantesimo della sua attività artistica

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Passione per la fotografia e per Fiume

Il fotografo e insegnante di arte figurativa fiumano Borislav Božić celebra con una mostra al Museo civico di Fiume (Cubetto), intitolata “Il mistero dell’immagine fotografica”, due anniversari: i cinquant’anni della sua attività artistica e altrettanti anni dal suo arrivo a Fiume. Božić è un personaggio noto sulla scena culturale di Fiume, instancabile nella promozione dell’arte fotografica (è infatti fondatore della Galleria Principij nell’ambito del Circolo fotografico di Fiume) e della cultura visuale in generale. Con l’allestimento al Museo, oltre a presentare i risultati della sua ampia ricerca fotografica che lo porta a sperimentare con le tecniche fotografiche, l’autore esprime pure la sua passione per la città di Fiume che, come dichiara nel testo che accompagna la mostra, è iniziata in età giovanile ed è ancora viva.

Uno scatto realizzato con la camera oscura

Scatti con pellicole scadute

Il percorso espositivo è suddiviso in tre segmenti: nella prima parte, intitolata “Chimica, alchimia e magia”, Božić propone una serie di scatti realizzati con macchine fotografiche spesso risalenti a 70 o 90 anni fa, di cui molte non vengono prodotte ormai da decenni e la cui qualità varia notevolmente. Nella realizzazione delle fotografie, l’autore utilizza di regola pellicole fotografiche ormai scadute, in quanto interessato a osservare gli effetti che questo tipo di materiale è capace di produrre sulla carta fotografica. Particolarmente interessanti sono gli scatti realizzati con la camera oscura, che Božić confeziona con cartone e colla, ottenendo immagini di tonalità calde in cui gli oggetti ripresi hanno bordi sfumati e spesso si sovrappongono. Questo segmento della mostra propone pure una serie di fotogrammi, ossia immagini fotografiche ottenute in camera oscura imprimendo un’immagine direttamente su un foglio di carta sensibile o un negativo, senza fare uso di una macchina fotografica e cianotipie, realizzate con un antico metodo di stampa fotografica caratterizzata dal tipico colore Blu di Prussia (da qui il nome che deriva dal greco antico kyanos, “blu”). Ciascuno scatto è corredato da una spiegazione della macchina fotografica e della tecnica usata nella realizzazione dell’immagine. L’allestimento propone pure alcune teche in cui l’autore ha presentato le sue macchine fotografiche, le pellicole, le camere oscure di varie dimensioni e gli attrezzi utilizzati nello sviluppo delle fotografie.

Due fotogrammi

Vedute e particolari cittadini

Il secondo segmento, “La città di passaggio e in fretta”, è interamente dedicato a vedute di Fiume, angoli e particolari che compongono il suo tessuto urbano. L’autore si presenta con fotografie in bianco e nero e grandi composizioni fotografiche a colori. In quest’ultime si fondono diverse vedute della città in un’unica composizione, creando degli insiemi di particolare pregio. È curioso, per fare un esempio, l’accostamento di una veduta del Corso, con al centro la Torre, a uno dei grattacieli del rione di Rastočine, oppure la sovrapposizione di un altro grattacielo del medesimo rione sull’immagine di uno dei padiglioni dei Mercati centrali. Le fotografie in bianco e nero, come spiega l’artista stesso, sono caratterizzate da grandi superfici nere che, però, non sono la conseguenza di scontento o frustrazione nei confronti della città, bensì la loro funzione è quella di mettere più in risalto le superfici chiare della composizione. “La luce in queste fotografie in bianco e nero, oltre a rappresentare un effetto ottico, ha o può avere anche un significato metafisico che mette in risalto e conserva la ‘santità’ della scena ripresa”, precisa l’autore, stando al quale l’accostamento delle fotografie a colori e di quelle in bianco e nero di dimensioni più ridotte esprimono l’esperienza intima dell’autore nei confronti della sua città.

Una delle composizioni di grande formato

Contemplazione e tranquillità

La terza e ultima parte dell’allestimento è intitolata “La stanza per la contemplazione” e presenta trenta fotografie di piccolo formato con composizioni astratte, il cui ruolo è quello di suscitare nell’osservatore diverse associazioni e di spronarlo a trovare un po’ di tranquillità nel trambusto quotidiano. In un angolo della sala sono sistemati una poltroncina e un tavolino con un quaderno in cui il visitatore può riportare i suoi pensieri. L’autore ha sistemato sul tavolino anche una pila di sue fotografie, invitandolo a sceglierne una e prenderla con sé come un ricordo della mostra.

Le camere oscure di varie dimensioni

Borislav Božić nasce a Prnjavor nel 1956 e giunge a Fiume nel 1971. Si diploma alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume in arti figurative, dopodiché per decenni insegna arte nelle scuole medie superiori fiumane. Per il suo lavoro di insegnante è stato insignito di numerosi premi nazionali e internazionali. Nel 2005 gli è stato conferito il Premio annuale a livello nazionale per il suo lavoro con i giovani nel campo della fotografia. Nel 2017 è stato insignito del Premio della Città di Fiume per il suo contributo allo sviluppo pedagogico e artistico della città, nonché per la promozione della consapevolezza dell’importanza della cultura per l’identità di Fiume. Nel 2019 gli è stato assegnato il premio Tošo Dabac per l’opera omnia nel campo della fotografia. È membro della filiale fiumana dell’Associazione nazionale degli artisti figurativi (HDLU), del Consiglio artistico dell’HDLU di Fiume ed è presidente del Circolo fotografico di Fiume e dell’Unione fotografica della Regione litoraneo-montana.

L’esposizione si può visitare fino al 12 gennaio 2022.

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