«Organum Histriae». Sulle tracce del re degli strumenti musicali

Il 23º esimo Festival internazionale dedicato alla musica organistica inizia oggi da Montona per concludersi venerdì 2 settembre a Pola

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«Organum Histriae». Sulle tracce  del re degli strumenti musicali
La manifestazione mira anche a una reinterpretazione moderna dell’organo. Foto: Kristian Mačinić

Tutto pronto per il 23.esimo Festival internazionale “Organum Histriae”, co-organizzato dall’Associazione per la promozione e la conservazione del patrimonio organistico “Organum Histriae” di Pola e il Comune di San Lorenzo del Pasenatico: la più importante manifestazione musicale in Croazia dedicata alla musica organistica verrà inaugurata oggi con il concerto “L’amor mi fa cantar” dell’Ensemble La Rossignol di Castelleone, in Lombardia, in programma presso la Chiesa parrocchiale di Santo Stefano di Montona.

Reinterpretazione moderna
Come ricordato dagli organizzatori, il Festival fa parte di un ampio progetto intersettoriale dedicato alla salvaguardia, al restauro e alla rivitalizzazione dell’organo e della musica organistica in Istria, volto a instaurare rapporti di partenariato per la diffusione dell’iniziativa in Slovenia e nel nord d’Italia. In questo modo, la manifestazione mira a una rivendicazione dell’organo quale “re degli strumenti musicali” e a una sua reinterpretazione moderna. Si tratta, infatti, del più grande degli strumenti musicali in assoluto, che fino alla rivoluzione industriale veniva considerato, insieme all’orologio meccanico, la più complessa invenzione dell’uomo. In questo senso, è curioso ricordare che nel 2021 la Germania ha proclamato proprio l’organo a canne lo strumento dell’anno, che così è diventato il primo strumento a tastiera a ottenere tale riconoscimento. Nel 2017, invece, l’UNESCO ha riconosciuto la musica organistica e la costruzione di organi a canne quale patrimonio culturale immateriale.

Strumenti risalenti al Settecento
Saranno quattro le tappe della 23.esima edizione del Festival “Organum histriae”, comprendenti tre località incluse nella programmazione dell’anno scorso, nonché una nuova. Dopo l’Ensemble La Rossignol, sarà l’organista slovena Renata Bauer a far incantare gli spettatori della Chiesa parrocchiale di San Martino, a San Lorenzo del Pasenatico, esibendosi all’organo realizzato dal noto costruttore Petar Nakić, risalente al 1735 e restaurato nel 2013 dalla Premiata Fabbrica d’Organi Cavaliere Francesco Zanin. A “La frescobalda” interpretata da Bauer, in programma martedì 30, seguirà mercoledì 31 agosto il concerto “El siglo de oro español” di Daniel Salvador presso il Duomo di San Servolo di Buie, dove è conservato un organo di Gaetano Callido databile al 1791, il cui restauro è stato completato una ventina d’anni fa dalla fabbrica Brondino Vegezzi-Bossi. Il Festival tornerà poi nuovamente a Montona, dove gli organisti croati Krešimir Klarić ed Elena Roce presenteranno “Budi hvaljeno po sve vrime”. Quest’ultima performance avrà luogo giovedì 1.mo settembre nella Chiesa della Madonna de Servi, contenente un’altra opera di Callido: si tratta di un organo del 1797, restaurato anch’esso, nel 2006, dalla Premiata Fabbrica d’Organi Cavaliere Francesco Zanin, ricavato dalla Chiesa parrocchiale di Santo Stefano e tuttora situato in quella che sarebbe dovuta essere una location temporanea in attesa del termine dei lavori di ristrutturazione.

Visite guidate in tre località
Scegliendo proprio Montona come sede di due esibizioni del programma del Festival, gli organizzatori intendono richiamare l’attenzione alla necessità di un ritorno dell’organo di Callido nella chiesa d’origine. La manifestazione si concluderà venerdì 2 settembre nella Cattedrale di Pola con il concerto “Mozart & Co.” diretto dal Maestro Jurica Petar Petrač, a cui prenderanno parte il coro Cantores Sancti Marci della Chiesa di San Marco di Zagabria, l’Orchestra da camera del Festival e l’Ensemble dei giovani musicisti istriani. Tutti i concerti del Festival avranno inizio alle ore 20. Nell’ambito del programma collaterale della manifestazione avranno luogo, inoltre, delle visite guidate degli organi di San Lorenzo del Pasenatico, Montona e Buie, organizzate in collaborazione con l’azienda Colours of Istria e gli Enti turistici dell’Istria centrale e di Montona. Proseguirà anche il partenariato con il Club di fotografia amatoriale (KAF) di San Lorenzo del Pasenatico e l’Associazione Fotovun di Montona, grazie al quale gli storici organi istriani vengono documentati fotograficamente.

Una lunga storia
Nell’arco di quasi un quarto di secolo di attività, il Festival internazionale “Organum Histriae” ha dato vita a ben 131 concerti tenutisi in 20 città e località istriane, nonché in Italia e in Slovenia. Sono state organizzate, inoltre, numerose iniziative incentrate sulla didattica e l’insegnamento musicale, tra cui vanno ricordate, in particolare, le tavole rotonde e gli incontri internazionali dedicati a Petar Nakić svoltisi in collaborazione con Božidar Grga, deceduto nel 2019, nonché due edizioni del Concorso organistico internazionale Andrea Antico da Montona, che, secondo quanto annunciato, tornerà in programma non appena le condizioni epidemiologiche favorevoli permetteranno la ripresa normale dei viaggi a livello internazionale. Il Festival viene organizzato in collaborazione con una serie di istituzioni e associazioni, tra cui il Ministero della Cultura e dei Media della Croazia, l’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria e l’Università Popolare Aperta di Buie. Il programma completo e tutte le informazioni sul progetto sono disponibili sul sito web www.organum-histriae.com.

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