Opere d’arte scaturite dalla pandemia

Alla Galleria Hermana a Pola è allestita la mostra di dipinti dello scultore e pittore Gualtiero Mocenni

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Opere d’arte scaturite dalla pandemia
La mostra di Mocenni. Foto: FREDY POROPAT

È una piccola e intima mostra quella del rinomato scultore, pittore e grafico polese-milanese Gualtiero Mocenni, allestita nella Galleria Hermana, in piazza Dante a Pola. Si tratta di un’esposizione minimalistica – come rilevato dall’artista –, che comprende 13 dipinti in acrilico su supporti differenti, ovvero tela, legno e carta.
“Questa mostra, quasi per assurdo – ha rilevato Mocenni –, è nata a causa dell’epidemia da Covid-19. Dunque, ho cominciato questo nuovo ciclo nel 2020 quando, vista la gravissima situazione in Italia causata dal coronavirus, la mia famiglia era tornata a Pola. Ora ritorniamo a Milano saltuariamente, in qualità di turisti, e non abbiamo più intenzione di cambiare residenza”.
“In questi due anni la mia ispirazione era dovuta a tre fattori: nel concreto, dall’aver trattato alcune situazioni particolari, dalla rivisitazione dei miei lavori, nonché dall’’impronta’, o segno distintivo, dell’umanità – ha precisato l’artista -. Ovviamente, continuerò a lavorare su questo ciclo, che non ha un nome, come mia solita prassi nell’allestire le mostre”.
E il legame tra la pittura e la scultura? “Voglio sottolineare – ha proseguito –, che nel senso del pensiero la prima influisce molto, però nella forma completa si differenzia molto dalla seconda arte. Infatti, la scultura è concepita in modo da ‘rimanere’ da sola. Per non parlare dei materiali usati per creare delle opere artistiche; nella scultura, il materiale migliore è la pietra bianca d’Istria, di Altura, Canfanaro e Marzana, che è molto ‘flessibile’ e quindi più facile da modellare”, ha aggiunto Mocenni. L’artista si è detto molto felice di aver potuto presentare i suoi dipinti nella Galleria Herman, gestita dal suo amico e collega Vedran Šilipetar, il quale ha rilevato, a sua volta, che l’esposizione rappresenta “un’anteprima mondiale” dell’artista autodidatta, con alle spalle numerose mostre in tutto il mondo e che ha lasciato un grande segno anche nella sua visione artistica. “Mocenni si è dedicato da sempre al modernismo e al postmodernismo, e oltre che nella scultura, per la quale è conosciuto, si è distinto pure nella pittura”. All’inaugurazione delle mostra, accanto a diversi artisti polesi e a un nutrito pubblico, hanno preso parte pure il vicesindaco in quota CNI Bruno Cergnul, nonché Emina Popović Sterpin, a capo del Dipartimento della Cultura della Città di Pola.

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