
La domanda più difficile per un appassionato di lettura e di libri è “Qual è il tuo libro preferito?”. Come scegliere tra decine e anche centinaia di titoli che ci hanno emozionato, commosso, fatto piangere e rabbrividire, che ci hanno entusiasmato con la bellezza della scrittura, la chiarezza del pensiero espresso, la capacità di coinvolgerci in una storia incalzante, che ci hanno fatto sognare e immaginare mondi nuovi, terre che non abbiamo mai visto, ma descritte in maniera così incantevole da suscitare un’inspiegabile nostalgia. E poi, quale criterio adottare? Scegliere i libri che hanno determinato una svolta nella nostra vita, che ci hanno fatto crescere, che ci hanno emozionato e che ci sono rimasti dentro per giorni, oppure quelli che ci hanno aperto gli occhi in riguardo a un argomento o problema, che ci hanno insegnato qualcosa di nuovo e aiutato a superare un periodo difficile nella nostra vita. Quale che sia il criterio, è sempre un compito quasi impossibile da assolvere senza che ci si senta insoddisfatti della lista stilata. Perché i libri che meritano di venire menzionati sono così numerosi e la lista non sarà mai definitiva. Ed è un bene che sia così perché vuol dire che le possibilità sono infinite e che ci evolviamo di lettura in lettura. Nell’intento di conoscere i gusti letterari di persone di spicco della scena culturale della CNI, come pure quelle appartenenti alla maggioranza, abbiamo posto loro proprio la domanda più difficile: di scegliere cinque libri preferiti in base a un criterio personale.
Irena Grdinić non ha bisogno di presentazioni. Giornalista, conduttrice radiofonica e televisiva fiumana originaria dell’isola di Veglia, presentatrice di numerosi eventi a Fiume e in regione, è nota soprattutto come parte della divertentissima coppia che forma assieme al suo amico e collega Mario Lipovšek Battifiaca. La loro lunga amicizia ha dato vita al gettonatissimo spettacolo “Casabianca” e al suo seguito “Quattro funerali e un matrimonio”, dove nei panni della coppia Đurđa e Franko hanno fatto ridere a crepapelle, e continuano a farlo, il pubblico in ogni parte della Croazia, ma anche in altri Paesi del mondo. Oltre a recitare, Irena si occupa anche di canto ed è membro della klapa femminile Kastav che quest’anno celebrerà il suo trentesimo anniversario. Inoltre, metterà alla prova le sue notevoli doti canore debuttando quest’anno al Festival Melodie dell’Istria e del Quarnero (MIQ). Tra i suoi numerosi interessi c’è anche la lettura, per cui le abbiamo chiesto di elencarci i libri che più l’hanno colpita.
Che cosa c’è tra le copertine
“Ho sempre amato leggere – ha esordito –. Ogni libro era come entrare in un mondo nuovo ed è probabilmente per questo che ho imparato a leggere già all’età di quattro anni. Mio zio era sacerdote e mi ricordo dei suoi scaffali strapieni di libri, non vedevo l’ora di scoprire da sola ciò che si trovava tra le copertine di quei volumi. Mio zio mi insegnò a leggere e così probabilmente mi trasmise anche la sua passione per la letteratura, tanto che più tardi mi ci dedicai completamente, scegliendo di studiare la lingua e la letteratura croata.
Dimentico abbastanza presto il contenuto del libro letto, ovvero la trama, per cui quando ero più giovane riempii decine e decine di quaderni con citazioni tratte dai vari libri letti nell’intento di trattenere nella memoria le frasi più care. Sono numerosi anche i libri che ho letto diverse volte. Di solito non mi ricordo né la storia, né i personaggi, ma rimane un senso di calore che mi pervade quando sento il titolo di un determinato libro. Alcuni di questi sono il romanzo per ragazzi Koko u Parizu di Ivan Kušan, che lessi alle elementari. Ricordo che non vedevo l’ora di scendere in biblioteca per vedere che cosa c’era di nuovo con Koko. Egli è stato proprio “un eroe del nostro tempo” (citazione del titolo di un celebre romanzo di Mihail Jurjevič Ljermontov, ndr).
I quaderni con le citazioni
Mi lasciò una bellissima impressione anche il romanzo Tvrđava di Meša Selimović, che lessi durante gli anni della scuola media superiore. Ho dimenticato la trama, ma ricordo la protagonista femminile, Tijana. Avevo riempito il quaderno con le citazioni sull’amore di Tijana. Il terzo libro nella mia lista è Samoća u mreži di Janusz Wisniewski. L’avvento dell’Internet ha cambiato le nostre vite, mentre la tecnologia è entrata nella nostra intimità. Avessi saputo allora che cosa sarebbe accaduto con la diffusione dei social!
Il quarto volume che mi ha riempito l’anima è Mille splendidi soli di Khaled Hosseini, una storia meravigliosa, piena di calore. Devo rileggerla! Concludo questa difficile selezione di cinque libri con il titolo Fališ mi di Mani Gotovac. Adoro la scrittura di Mani, la sua poetica, l’emozione che sa trasmettere, tutto…”.
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