Nino Švonja racconta Salona interpretando don Frane Bulić

L’attore spalatino illustra un interessante progetto realizzato in collaborazione con il Museo archeologico della capitale dalmata. Lo spettacolo intitolato «Passeggiando con don Frane» introduce gli spettatori nel fantastico mondo delle rovine dell’antica città

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Nino Švonja racconta Salona interpretando don Frane Bulić

Interessante la scoperta di un progetto che si svolge da diversi anni a Salona con il contributo del Museo archeologico di Spalato. Nino Švonja si trasforma, come un attore, nelle vesti di un grande direttore di museo, l’illustre don Frane Bulić, e spiega in un documentario le epoche della vita salonitana. Il pubblico si trasforma in visitatori molto interessati e incuriositi, accompagnati dall’attore lungo un tragitto ben progettato tra gli scavi e le rovine archeologiche dell’antica città di Salona.

 

Chi è Nino Švonja?
“Nino Švonja è master di archeologia e storia e curatore della collezione epigrafica del Museo archeologico di Spalato”.

La statua dedicata a don Frane Bulić a Zagabria

Di chi è stata l’idea di creare il personaggio di don Frane Bulić nella antica Salona?
“Durante le ricerche archeologiche effettuate a Salona nel 2016, la collega Ema Višić Ljubić, curatrice della collezione dei documenti e dei libri del Museo archeologico di Spalato e della località di Salona, è giunta all’idea di realizzare una recita documentaria intitolata ‘Passeggiando con don Frane’. Ha proposto il progetto, che abbiamo subito cercato di sviluppare con grande entusiasmo. Insieme a me, collabora al progetto anche Ivanka Vukšić, restauratrice del Museo. Abbiamo invitato gli studenti dell’Accademia teatrale e iniziato a scrivere la scenografia”.

Per quale occasione è stata proposta questa recita e di che cosa parla?
“La recita si sviluppa come un documentario storico intitolato ‘Passeggiando con don Frane’. È stata realizzata per la manifestazione Notte dei musei, avviata nel 2005 in Croazia. Nella recita, don Frane fa da guida ai visitatori nella Salona antica. Durante la visita appaiono altri personaggi contemporanei. Sono stati messi in scena pure gli aneddoti che ha vissuto don Frane”.

Salona è ricca di importanti siti archeologici

Chi è l’autore della scenografia e in quali località di Salona si svolge?
“Gli autori dello scenario sono Franjo Đaković ed io. Lo scenario è stato scritto secondo l’articolo di Arsen Duplančić ‘Alcune esperienze di don Frane Bulić’, che fa parte di un libro su Salona mai pubblicato, dove sono registrati tanti aneddoti con don Frane. Alcuni di questi sono stati messi in scena. La regia è di Franjo Đaković. Il trama si svolge in varie località dell’antica Salona (oggi la città di Solin). Siccome la manifestazione si svolge di notte, non vengono visitate tutte le località archeologiche, ma soltanto alcune come Manastirine, Tusculum e il complesso episcopale”.

Come ha reagito il pubblico?
“La reazione del pubblico è sempre fantastica. I gruppi di persone seguono con curiosità e grande interesse la recita. Nel 2016 si è svolta la prima recita. Alla fine, un abitante di Solin mi ha proposto di acquistare la sua terra per svolgere gli scavi archeologici. Questa rappresentazione viene messa in scena ogni anno per la Notte dei musei, ma l’anno scorso l’abbiamo aggiornata per la celebrazione dei 200 anni del Museo archeologico di Spalato. La recita è iniziata al Museo e poi ci siamo spostati negli scavi di Salona dove si è svolta la seconda parte. Quest’anno è diverso. A causa della pandemia, la Notte dei musei si è svolta virtualmente. Per l’occasione, il Museo archeologico di Spalato ha preparato una passeggiata virtuale nelle sale espositive del Museo archeologico di Spalato, presentando la collezione dei documenti e dei libri e la località di Salona. Inoltre, è stato proiettato un cortometraggio documentario sulla storia del Museo per la regia di Nikola Duper, che era stato registrato l’anno scorso in occasione dei festeggiamenti del 200º anniversario del Museo archeologico di Spalato. Per la Notte dei musei di quest’anno è stato presentato in prima visione un cortometraggio che racconta la storia con don Frane, in cui lui con l’aiuto delle nuove tecnologie guida il pubblico nella parte Est della città antica di Salona. Le nuove tecnologie ci permettono di vivere Salona com’era agli albori e di vedere la struttura dei suoi palazzi nel suo periodo di pieno splendore durante le passate epoche storiche. Questo film è l’inizio di un grande progetto di visualizzazione della Salona antica attraverso i suoi palazzi e le sue costruzioni. La regia porta la firma di Darko Škorobnja”.
Che cosa le piace del personaggio di don Frane Bulić?
“Don Frane è un modello da seguire sia per l’aspetto umano, sia come esperto di archeologia. Era sacerdote, archeologo, filologo, esperto in epigrafia, conservatore e politico. Qualcuno ha detto che lui da solo a Spalato lavorava come un’intera accademia. Mi affascina la sua energia e le scoperte che ha fatto. È molto interessante la sua ingegnosità nel risolvere diversi problemi, ma anche il suo grande umorismo. Nel corso della sua vita è stato una persona illustre e molto stimata”.

Durante la recita viene indossato qualche oggetto che apparteneva a don Frane Bulić?
“Nell’interpretare don Frane, indosso il suo cappello originale, facendo molta attenzione a non rovinarlo perché lo considero come una reliquia. Con questo cappello mi sento spiritualmente collegato con lui”.
Quale importanza storica ha per la città di Spalato e il Museo archeologico la figura di don Frane Bulić?
“È di grande importanza per la storia e l’archeologia spalatina e dalmata. Ha contribuito moltissimo allo sviluppo del settore archeologico. È stato direttore del Museo archeologico di Spalato per 43 anni. Grazie alle sue numerose scoperte archeologiche a Salona e in altri località limitrofi, ha fatto rinascere il Museo archeologico. Don Frane Bulić ha realizzato grandi scoperte nel campo dell’archeologia antica e in quella paleocristiana, molto importanti anche a livello nazionale”.
Ci sono in piano altri progetti con personaggi storici di Spalato?
“È in preparazione un nuovo progetto intitolato ‘Dalmacija storytelling destinacija’, dove numerosi personaggi storici faranno da guida ai visitatori nei musei e nelle città antiche. A questo progetto partecipa anche il Museo Archeologico e io interpreterò il ruolo di don Frane. Alla fine dell’anno scorso abbiamo iniziato le preparazioni per il progetto, che dovrebbe essere ultimato nel giugno del 2021. Assieme ai vecchi progetti, questo nuovo sarà sicuramente gradito ai visitatori e al pubblico, che ci segue sempre con interesse ed entusiasmo”.

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