
I musei nazionali durante il 2024 hanno registrato 4.757.790 visitatori, con un aumento dell’8 p.c. rispetto al 2023, e come riferito dal Centro di documentazione museale (MDC) i tre musei tradizionalmente più visitati hanno raggiunto numeri record.
Al sondaggio condotto dall’MDC all’inizio dell’anno ha aderito il 92 p.c. dei musei: su 171 musei iscritti nel Registro dei musei pubblici e privati della Croazia, sono stati raccolti dati da 158 musei. Con 641mila visitatori, per il decimo anno consecutivo il più visitato è stato il Museo archeologico dell’Istria, che comprende le collezioni dislocate dell’Arena di Pola, del Tempio di Augusto e del Piccolo teatro romano. Nel 2024 ha registrato un aumento del 15 p.c. rispetto all’anno precedente, mentre solo le manifestazioni “Estate culturale di Pola” e “Avvento nell’Arena” hanno attirato oltre 100mila visitatori.
Ragusa e Zagabria
Al secondo posto si trovano i Musei di Ragusa con 517mila visitatori e una crescita del 25 p.c.. Poiché nove visitatori su dieci sono stranieri, questo risultato è in gran parte dovuto all’aumento delle presenze turistiche nella Regione di Ragusa che nel 2024 sono cresciute di 514mila unità. Al terzo posto si è classificato il Museo tecnico “Nikola Tesla” di Zagabria con 377mila visite, seguito dal Museo civico di Spalato che, insieme ai Sotterranei di Diocleziano, ha attirato 288mila visitatori. Al quinto posto si trovano i Musei dello Zagorje croato con 283mila visite.
Per quanto riguarda le città, i musei più visitati sono stati quelli di Zagabria, che con 912mila visite hanno registrato un incremento del 28 p.c. rispetto all’anno precedente. Il primato della capitale è dovuto in gran parte al Museo tecnico “Nikola Tesla”, che ha registrato 117mila visite in più rispetto al 2023, e alla Galleria “Klovićevi dvori”, con un aumento di 40mila visitatori, trainato soprattutto dalla Retrospettiva di Ivan Meštrović, che ha attirato 80mila persone.
L’anno scorso sarà ricordato anche per la riapertura, dopo il restauro e l’ampliamento, del Museo di Storia naturale della Croazia, che in poco più di tre mesi dall’inaugurazione a settembre ha accolto 43mila visitatori, superando di 4mila unità il record precedente stabilito nel 2018.
Al secondo posto per numero di visite si trova Pola con 842mila ingressi, segnando un aumento del 12 p.c., un dato impressionante per una città che fino a poco tempo fa rischiava la stagnazione sociale ed economica, sottolinea l’MDC. Ragusa si posiziona invece al terzo posto con 817mila visitatori, registrando un notevole incremento del 32 p.c. rispetto all’anno precedente.
Bambini e giovani
I musei croati sono stati visitati in totale da 1.771.964 turisti, un numero superiore del 36 p.c. rispetto al periodo pre-pandemico del 2019. Di questi, quasi due terzi hanno visitato tre musei nelle principali destinazioni turistiche: il Museo archeologico dell’Istria, i Musei di Ragusa e il Museo civico di Spalato. Va fatto notare però che i Musei di Ragusa hanno iniziato a registrare il numero dei visitatori stranieri solo da pochi anni.
Secondo Ivan Guberina dell’MDC, preoccupa però il continuo calo delle visite da parte dei bambini in età prescolare e scolare: il numero di giovani visitatori è diminuito del 14 p.c. rispetto all’anno precedente e addirittura del 18 p.c. rispetto al 2019, sollevando interrogativi su quanto i musei abbiano sfruttato il loro potenziale nell’integrare il patrimonio nei processi educativi e nell’adattare i propri contenuti agli interessi delle nuove generazioni.
I musei più attivi nel coinvolgere il pubblico più giovane sono stati ancora una volta i Musei dello Zagorje croato, i cui programmi hanno coinvolto 73mila bambini, per lo più nell’ambito di gite scolastiche delle scuole elementari e superiori.
“I numeri impressionanti di questa istituzione museale sono il risultato di programmi educativi ben pensati, condotti da pedagogisti museali. Durante l’anno scorso sono state organizzate 1.735 visite guidate specialistiche”, ha commentato Guberina.
Un risultato positivo
Seguono il Museo tecnico “Nikola Tesla” e il Museo della cultura vucedoliana, che hanno coinvolto nei loro programmi 43mila giovani visitatori. Tra i musei privati che negli ultimi anni hanno suscitato grande interesse e sono iscritti nel Registro ufficiale, il più visitato è stato il Museo della storia rossa di Ragusa, che esplora e valorizza il periodo del socialismo in Croazia e che nel 2024 ha accolto 21mila visitatori. Segue il Museo della viticoltura e dell’enologia di Sabbioncello – Putniković con 16mila visitatori, mentre al terzo posto si trova la Galleria “Barutana 1991” di Bjelovar, che insieme alla collezione di tecnica operativa della Guerra d’Indipendenza croata ha attirato 15mila visitatori.
Guberina conclude affermando che, sebbene manchi ancora mezzo milione di visitatori per raggiungere i livelli pre-pandemia, considerando che un quinto dei musei ha dovuto limitare l’accesso ai propri contenuti o chiudere temporaneamente per lavori di ristrutturazione o aggiornamento degli allestimenti permanenti, l’aumento dell’8 p.c. è un risultato molto positivo, dimostrando che i musei sono attivi e rilevanti.
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