«Montona a Zagabria». Attesa per i tre film italiani

A partire da domani, 26 agosto, fino al prossimo 31 agosto, la galleria zagabrese Lauba ospiterà la proiezione delle pellicole di Pietro Castellitto, Michael Dweck, Gregory Kershaw e Claudio Noce

0
«Montona a Zagabria». Attesa per i tre film italiani

Nell’ambito della rassegna “Montona a Zagabria”, che s’inaugura domani nella galleria zagabrese Lauba, nell’arco di sei giorni verranno proiettati tre film di produzione italiana. Realizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria, il programma prevede la proiezione de “I predatori” di Pietro Castellitto (26 agosto), “I cacciatori di tartufi” di Michael Dweck e Gregory Kershaw (28 agosto) e “Padrenostro” di Claudio Noce (31 agosto).

 

Il film che aprirà la rassegna, “I predatori”, è stato presentato in concorso alla 77.esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nella sezione “Orizzonti” ed è il primo lungometraggio di Castellitto in veste di regista e sceneggiatore. Il film ha ottenuto cinque candidature ai Nastri d’Argento, quattro candidature e vinto un premio ai David di Donatello. La pellicola narra la storia di Pierpaolo, un medico sposato con Ludovica, affermata regista. Il loro figlio Federico è un laureando in filosofia tiranneggiato da un barone universitario che gli preferisce qualunque altro studente. Le loro vicende si incrociano con quelle di Bruno, primario amico di Pierpaolo, e di sua moglie Gaia, nonché con quelle di Claudio e Carlo, due fratelli che gestiscono un’armeria e fanno parte di un gruppo neofascista. Completano il quadro le moglie i figli di Carlo e Claudio, e un sulfureo personaggio che resterà (di fatto) innominato e che compare solo all’inizio e alla fine. La storia, scritta dallo stesso Pietro, segue innumerevoli linee narrative che si intersecano in modo rocambolesco (e abbastanza improbabile), regalando ai suoi personaggi una mole imponente di dialoghi, a volte anche divertenti, che però generano un accumulo poco funzionale alla storia.

Seguirà la proiezione del documentario “I cacciatori di tartufi”. Con l’appoggio di Luca Guadagnino nel ruolo di produttore esecutivo e diretto da Michael Dweck e Gregory Kershaw, il lungometraggio ha debuttato al Sundance Film Festival il 30 gennaio del 2020 prima di essere acquisito da Sony Pictures Classics per 1,5 milioni di dollari. Era in programma per essere proiettato al Festival di Cannes e al Telluride Film Festival prima della loro cancellazione a causa della pandemia di Covid-19, ma è riuscito a raggiungere il Toronto International Film Festival il 18 settembre e il New York Film Festival il 5 ottobre dell’anno scorso.

Nelle profondità delle foreste del Piemonte un pugno di uomini, “giovani di settanta o ottanta anni”, caccia il raro e costoso tartufo bianco d’Alba, che fino ad oggi ha resistito a tutti gli sforzi di coltivazione della scienza moderna. Sono guidati da una cultura segreta e da un addestramento tramandato di generazione in generazione, nonché dal fiuto dei loro adorati cani sapientemente addestrati. Vivono uno stile di vita più semplice e lento, in armonia con i loro animali fedeli e la loro terra perfetta per immagini, apparentemente usciti da una fiaba. Non sono collegati agli schermi dei telefoni cellulari o a Internet, ma optano invece di preparare il cibo e le bevande a mano e dando la priorità alle connessioni di persona e alla comunità. Chiuderà la rassegna il film “Padrenostro” che trae ispirazione dall’attentato del 14 dicembre del 1976 al vicequestore Alfonso Noce, padre del regista, da parte dei Nuclei Armati Proletari, in cui persero la vita il poliziotto Prisco Palumbo e il terrorista Martino Zicchitella.

Protagonisti del film sono Valerio e Christian, due ragazzini che durante un’estate scopriranno due realtà opposte: da una parte conosceranno la violenza del mondo adulto e dall’altra impareranno il significato dell’amicizia.

Per gli amici dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria è disponibile un numero limitato di posti gratuiti per ciascuna proiezione. È possibile prenotarli contattando l’IIC per e-mail al seguente indirizzo [email protected] e fino al loro esaurimento.

Tutte le proiezioni avranno inizio alle ore 21.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display