Monte Librić. Una magnifica lezione educativa

Nell'ambito del programma italiano «Più che una storia» gli alunni di alcune scuole CNI dell'Istria e di Fiume hanno incontrato Davide Conati e Gianluca Passarelli

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Monte Librić. Una magnifica lezione educativa
Liana Diković, la maga di Più che una storia. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

A noi una mattinata tutta all’insegna di incontri e performance di apprezzatissimi animatori e autori italiani di libri per l’infanzia: ieri il “Monte Librić” alias il programma italiano “Più che una storia” ha fatto arrivare dal Belpaese, con il treno diretto della creatività e della fantasia, ore squisite di godimento teatrale, di birichina interazione tra pubblico e protagonisti e di didattica intrisa di stupende strategie formative di cui qualsivoglia insegnante di classe potrebbe eccome farne grande tesoro.

Colloquio con il lupo
Il secondo giorno del Salone dei libri per ragazzi alla Comunità degli di Pola è in effetti quello che ha fatto davvero decollare con stile l’alta qualità delle proposte del cartellone italiano, anche questo improntato sull’argomento di fondo della magia insita nelle storie delle opere letterarie, che ha ispirato l’altrettanto magica programmazione curata da Liana Diković, responsabile Servizio bibliotecario centrale della Biblioteca civica di Pola. Tutto è cominciato con il doppio intrattenimento di pubblico regalato in tandem da Davide Conati e da Gianluca Passarelli, due personaggi che il pubblico più fortunato, di bimbi delle nostre scuole e di adulti della CI, ha già avuto occasione di applaudire in più, piacevoli, occasioni. E non si scherza davvero quando si ha a che fare con il primo, uno scrittore, compositore, autore televisivo e teatrale, traduttore, drammaturgo ecc, collaboratore con Einaudi Ragazzi e una sfilza infinita di editori d’Italia. E tanto di cappello anche al secondo, illustratore “in diretta”, e fumettista le cui creazioni e disegni si trovano sulle copertine e nelle pagine di innumerevoli pubblicazioni italiane per ragazzi. Ieri mattina l’hanno combinata davvero grossa: hanno raccontato la storia a metà, privato i ragazzi dalla soddisfazione di scoprire subito il finale, letteralmente stuzzicato la curiosità e ammaliato l’interesse al punto da generare un’interminabile fila davanti al botteghino della fiera per acquistare libri italiani. La loro opera “Un lupo in chat” è andata talmente a ruba che, ad avere rifornito meglio gli scaffali, sarebbero state vendute decine e decine di copie.

Un racconto in Rete
Dal bell’incantesimo del Monte sono stati soggiogati per primi tutti gli scolari delle terze e quarte dell’elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi” di Pola e, poi, in una seconda puntata non si sono “salvati” manco i coetanei provenienti dalle elementari italiane “Gelsi” e “Dolac” di Fiume, nonché dalla “Bernardo Parentin” di Parenzo. Il tiro mancino giocato con arte dal duo Conati-Passarelli parla di Ciuffetto Rosso (alias Cappuccetto), una bambina vivace e spavalda che spesso usa Internet per fare le ricerche per scuola, quando non si diverte ad ascoltare musica o giocare ai suoi passatempi preferiti. E così che mentre si accinge a svolgere una commissione per conto della nonna, la contatta in Rete Wolfy, l’amico dei cucciolotti. In realtà sotto l’innocuo profilo social ecco il lupo cattivo formato digitale… e la nuova piaga del secolo. Una magnifica lezione educativa non c’è che dire. Il gioco di Cappuccetto è proseguito sul filo di una storia dalle mille sfaccettature di racconto: diario personale della bambina, della nonna, del lupo, cronaca giornalistica, trasmissione in diretta TV, formato speaker da partita di calcio e altro. Poi un raccontino tutto loro l’hanno cucito gli stessi ragazzi con gli ingredienti forniti dagli autori: regola del pensare prima di dire; non usare personaggi famosi o prestati da altri; conoscere tante parole e usare il vocabolario; utilizzare figure geometriche e concedersi tempo. Protagonista della storia minima suggerita con l’utilizzo di letterine è lo scorpione DJ Landi a tu per tu con Radio Rotta e l’antagonista Ippy, l’orso insolente da mettere in riga. Scrittori per un giorno anche i nostri ragazzi.

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