
Il programma in lingua italiana “Più che una storia…”, che è una… parte integrante del Festival del libro per l’infanzia “Monte Librić”, quest’anno giunto alla sua 18esima edizione, ieri mattina nella Sala maggiore della Comunità degli Italiani di Pola nel corso del “Picnic con l’autore” ha visto protagonista il fumettista italiano Christian Galli. Il quale, oltre a presentare il fumetto “Didi vol.1 – Nascita”, si è soffermato in primo luogo sul suo approccio a quest’arte, ossia illustrato nei dettagli ogni fase in cui oggigiorno il fumetto viene creato.
Questa volta ad assistere al programma (ore 9.30) sono stati gli alunni della classe IVa della Scuola elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi” di Pola (seguiti dall’insegnante di matematica, Ilaria Detoffi Omanović e dalla bibliotecaria Petra Demanuele), quelli delle classi III, IV, V e VI della Scuola elementare italiana di Dignano (accompagnati dall’insegnate di italiano Manuela Verk e dalla bibliotecaria Manuela Geissa), nonché quelli delle classi III e IV della Scuola elementare italiana “Galileo Galilei” di Umago e della Sezione periferica di Bassania (accompagnati dalle docenti Ilenia Anić, Maura Miloš e Carmen Rota) – alla replica alle 11.30 hanno assistito gli alunni delle classi VIa, b, c della “Martinuzzi” nonché della V della Scuola elementare italiana “Bernardo Benussi” di Rovigno –, che hanno mostrato un enorme interesse per la relazione, legata appunto al fumetto che per la sua particolare forma narrativa attira sempre l’attenzione dei bambini (ma anche degli adulti, ci mancherebbe).
L’evoluzione della protagonista
“Didi – Nascita”, è il primo della serie di tre libri, al quale ha fatto seguito “Metamorfosi” che è uscito in francese e prossimamente verrà tradotto in lingua italiana, mentre il terzo volume dovrebbe essere edito all’inizio del prossimo anno. L’autore in precedenza aveva pubblicato “Al colore della neve” (nel 2018) e “Menta” (nel 2022), prima di dedicarsi alla serie con la rana gialla Didi, che è diventata grande e sa parlare, è buona e amica degli uomini, e “combatte per controllare l’acqua” contro la rana cattiva Cesare. Didi era nata normalmente in uno stagno, dove si era fermato il ragazzo Simone, ed è saltata nel suo zaino. Una volta arrivati a casa, Simone, amante delle rane (lo è senz’altro pure Galli, che dinanzi casa ha un proprio stagno dove vivono questi anfibi), la sistema in un posto (volutamente non specificato dall’autore) e durante la notte questa evolve iniziando a parlare e pensare. Poi entra in conflitto con la rana Cesare, che a sua volta è cresciuta (non è stato reso noto il motivo) e, vivendo un’infanzia trascurata e asociale è diventata cattiva, per cui inizia un combattimento tra rane e uomini, da una parte quelli buoni e dall’altra quelli cattivi, per avere il controllo dell’acqua magica. Il vincitore è noto, perché solitamente il bene vince sul male, però negli altri due volumi si intrinsecano diverse storie e colpi di scena per far capire nell’insieme la storia legata alla rana Didi.
Colori e sensazioni
La relazione di Galli tra l’altro potrebbe servire come un manuale per la creazione dei fumetti. Partendo dalla copertina, che è senza colori e senza titolo; la trama viene disegnata prima a mano libera su fogli piccoli, e pensando a cosa fanno i personaggi si raffigurano delle scene. Poi si passa al disegno digitale sull’iPad (anche per risparmiare la carta), e dallo stesso le scene vengono stampate. Si colora con il computer, ha spiegato il fumettista, strato su strato iniziando dagli sfondi. “I colori sono molto importanti in quanto servono per illustrare i sentimenti del protagonista”, ha puntualizzato Galli. Seguono i balloon, ossia le nuvolette contenenti le battute dei personaggi, e il fumetto dovrebbe essere concluso però si spende un grosso tempo per trovare la copertina giusta, quella a maggior piacimento dell’editore (tanto per fare un esempio Galli per la copertina di “Didi” ha creato ben 15 versioni). Rispondendo alle numerose domande dei ragazzi, l’autore ha precisato che per fare una pagina ci mette due giorni interi; per colorarla un giorno, mentre per realizzare un fumetto serve circa un anno di lavoro. “Ogni fumetto ha una storia diversa, a partire dalle emozioni che si sentono. Per fare fumetti è importante anche leggerli. Una delle mie caratteristiche è quella di raffigurare sempre nei fumetti un mio amico, ‘trovandogli’ il posto e il ruolo in qualche scena, e ciò mi rallegra molto”, ha concluso Galli, venendo calorosamente salutato dagli applausi degli alunni.
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