MMSU, il corpo nell’arte nell’arco di settant’anni

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MMSU, il corpo nell’arte nell’arco di settant’anni

FIUME | Il Museo d’arte moderna e contemporanea (MMSU) di Fiume festeggia quest’anno il suo settantesimo compleanno. Un anniversario importante, che giustamente verrà celebrato con un programma ricco e variegato comprendente mostre, workshop e altri tipi di eventi, che si svolgeranno a partire da domani 4 maggio, per concludersi ad autunno inoltrato, precisamente in ottobre. Gli appuntamenti in questione sono stati presentati alla stampa dalle curatrici dell’MMSU, Sabina Salamon, Vilma Bartolić, Ksenija Orelj e Nataša Šuković, impegnate nella realizzazione di “Upute za gledanje – Što bi tijelo htjelo?” (Guida per l’osservazione – Che cosa vorrebbe il corpo?), che è il titolo del progetto.

“S’inaugura domani il primo capitolo di una serie espositiva che rappresenta le idee e i movimenti artistici a partire dalla seconda metà del XX secolo fino ad oggi – ha anticipato Sabina Salamon –. Il denominatore comune è il corpo, che si propone come una possibile guida per la comprensione dell’arte; il gioco di parole suggerito dal titolo, ossia la ‘guida per l’osservazione’ vuole essere un ‘manuale’ per l’uso di varie opere d’arte attraverso il punto di vista proposto dall’autore, appunto a proposito del corpo, oppure come lo vede l’osservatore-visitatore. Il primo capitolo di questa serie espositiva, ‘Guida per l’osservazione’ è composto da una cinquantina di lavori che saranno allestiti al primo piano del Museo, su una superficie complessiva di circa 300 metri quadrati. Una mostra ‘panoramica’ del Fondo museale, la prima dopo l’esposizione allestita in occasione dei 60 anni del Museo”.

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Opere antologiche

Saranno in visione opere che possono venire considerate antologiche, di autori di culto, proposte cronologicamente, a seconda delle decadi di origine, a rappresentare i protagonisti del tempo con i loro lavori più o meno conosciuti, che hanno contribuito ai cambiamenti artistici sviluppatisi nel tempo. Una presentazione definita “didattica”, che comprende pitture, disegni, sculture, installazioni e performance degli autori: Getulio Alviani, Vojin Bakić, Alberto Biasi, Jakov Brdar, Ivan Čižmek, Tomislav Ćurković, Vlasta Delimar, Boris Demur, Juraj Dobrović, Igor Eškinja, Ivan Faktor, Ivo Gattin, Nina Ivančić, Sanja Iveković, Olga Jančić, Željko Jerman, Marijan Jevšovar, Duje Jurić, Ivo Kalina, Željko Kipke, Ivan Kožarić, IRWIN, Julije Knifer, Vlado Kristl, Ferdinand Kulmer, Mirna Kutleša, Stevan Luketić, David Maljković, Marijan Molnar, Vlado Martek, Dalibor Martinis, Paula Muhr, Edo Murtić, Dan Oki, Hermann J. Painitz, Goran Petercol, Ivan Picelj, Božidar Rašica, Igor Rončević, Franc Rotar, Aleksandar Srnec, Damir Stojnić, Robert Šimrak, Miroslav Šutej, Nikola Ukić, Josip Vaništa, Victor Vasarely e Vilko Žiljak.

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Eventi più modesti

La mostra “Guida per l’osservazione” verrà inaugurata dunque domani, alle ore 20. Al programma ufficiale farà seguito (ore 20.30) l’esibizione del gruppo multimediale Gorgona Nova. Il primo evento collaterale si articolerà dall’8 al 15 maggio: un progetto museale educativo dal titolo “La nave dei sogni”, la cui presentazione è prevista per il 15 maggio, in occasione della Giornata internazionale dei musei.
Nei prossimi mesi, fino a ottobre, si svolgeranno altri eventi espositivi più modesti, che saranno “di casa” nel Piccolo salone in Corso. Si tratterà di mostre dedicate a studi riguardanti alcune collezioni, da “Corpi in dialogo”, una selezione dalla Collezione di disegni e dipinti, alla “Prassi performativa” della Collezione di fotografie, nuovi media, cinema e video, come rilavato da Nataša Šuković.
L’ultimo capitolo, a ottobre, proporrà 15 opere del Fondo museale, con tema “Il corpo nel dialogo”, che rappresenteranno il periodo di tempo compreso dagli anni ‘50 del secolo scorso fino ad oggi. Come illustrato da Vilma Bartolić, si avrà modo di osservare come gli autori hanno affrontato nei decenni, artisticamente parlando, lo stesso tema. “È stato un lavoro complesso – ha concluso Ksenija Orelj –, ma in questa nostra nuova sede (ex complesso Benčić, nda), in questa nuova atmosfera, ogni sfida è più stimolante. Con la speranza che s’ottenga quanto prima disco verde per il trasferimento del nostro fondo al secondo piano dell’edificio”.

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