«Miscellanea» Una festa dedicata a Nelida Milani

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«Miscellanea» Una festa dedicata a Nelida Milani

FIUME | Non soltanto un omaggio a Nelida Milani, ma un invito a leggere le sue opere, per chi non lo avesse ancora fatto, e per chi sì, a rileggerle. È questo l’obiettivo di “Miscellanea”, l’allestimento del Dramma Italiano del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume, basato sui testi della grande scrittrice connazionale, una dei massimi letterati della nostra realtà comunitaria. Lo spettacolo – ultima produzione di questa stagione della compagnia di prosa in lingua italiana –, è stato presentato in anteprima giovedì sera nel Salone delle Feste della Comunità degli Italiani di Fiume. Questa sera (ore 20) ci sarà la prima nel Teatro di Parenzo.

A dirigerlo, come una sorta di festa intima e privata, è Mario Brandolin, che cura anche l’adattamento drammaturgico. La sua impostazione registica ripercorre i temi cari all’autrice polese quali l’esodo, la tragedia silente dei rimasti, lo sradicamento fisico e psicologico delle persone travolte dalla storia, che trovano nella memoria e nella forza della quotidianità un’ancora a cui aggrapparsi.
A caratterizzare il lavoro sono quattro racconti tratti dal libro “Crinale estremo” (Edit, 2007), ovvero “L’incontro”, “Madre”, “Uno e trino” e “Vinicio”. Si tratta di racconti in stili e ambientazioni psicologiche diverse. Quattro brevi atti unici interpretati dagli attori del DI, Elvia Nacinovich, Ivna Bruck, Serena Ferraiuolo, Toni Plešić, Bruno Nacinovich, Lucio Slama e Francesco Godina.
Si parte con “L’incontro”, in cui due personaggi, un giovane e un anziano (interpretati rispettivamente da Francesco Godina e Toni Plešić) intavolano un discorso e alla fine si scopre che tra i due c’è un legame molto forte. Segue “Madre”, una sorta di monologo interiore in cui viene ricostruito il rapporto con una madre che in gioventù ha abbandonato la prole e al quale la stessa Elvia Nacinovich, che ne riveste il ruolo, ha dato il suo forte e sentito apporto, anche drammaturgico, come si conviene ai migliori esempi di questo genere teatrale. Dal racconto emerge tutto quello che ha comportato la difficile crescita, da un punto di vista sentimentale e affettivo, del personaggio femminile. Una figura dietro alla quale non è difficile intravedere la vicenda della stessa Milani. Quindi il quadro molto divertente dal titolo “Uno e trino”, ovvero la storia di tre donne che si contendono lo stesso uomo. A interpretarlo sono i bravi Francesco Godina e Ivna Bruck. L’ultimo testo, un racconto altrettanto spiritoso, è “Vinicio” – con Elvia Nacinovich, Ivna Bruck e Bruno Nacinovich – che narra la storia di un giovane sposato la cui moglie non è gradita dalla madre.
Sono tutte storie che rivelano la singolarità della poetica e della scrittura di Nelida Milani, scrittura che il regista Mario Brandolin, con l’aiuto di Sandro Damiani, nell’adattarle, ha mantenuto la forma originaria per far sentire la bellezza e il suono dello stile e della lingua che l’autrice utilizza. La scena è stata ideata da Aleksandra Ana Buković, il disegno del manifesto è di Ivna Bruck, i costumi sono di Osanna Šašinka e il disegno luci di Željko Dešić.
Indicativo il fatto che all’anteprima non era presente il sovrintendente dello “Zajc”, Marin Blažević. Tra gli spettatori, invece, c’erano il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, l’ex direttore generale dell’UPT, Alessandro Rossit e la presidente della CI di Fiume, Orietta Marot.

Altri quattro appuntamenti

“Miscellanea” è ufficialmente anche l’ultimo spettacolo interpretato da Elvia Nacinovich. Infatti, l’attrice maturerà a breve il diritto alla quiescenza, dopo 45 anni trascorsi interamente in seno alla compagnia di prosa in lingua italiana di Fiume.
“È il mio ultimo spettacolo anche se spero di collaborare ancora con il Dramma – ha detto Elvia Nacinovich, da noi raggiunta a fine spettacolo –. Con ‘Miscellanea’ un regalo più grande non potevano farmi, perché Nelida Milani è una parte della mia vita, significa tanto per me. È una di quelle donne che ti si scolpiscono nella mente. È stata la mia professoressa, è stata quella che mi ha guidato nel gruppo letterario, che mi ha fatto scoprire cose e mondi. Ad aprire le finestre dove io vedevo una cosa e lei ne vedeva cento. Mi ha insegnato a essere più esigente con me stessa. Sono felice di avere potuto fare questo pezzo, che ho sentito mio immediatamente. Ringrazio il regista per la grande libertà di manovra che mi ha concesso”, ha detto l’attrice.
“Miscellanea” ha rappresentato anche il primo ingaggio ufficiale dell’attrice Serena Ferraiuolo, da poco entrata a far parte del Dramma Italiano, dopo l’abbandono di Rosanna Bubola. “È un passaggio di testimone – ha dichiarato –. Un ricambio generazionale per cui sono molto contenta e incuriosita per i progetti che arriveranno. Allo stesso modo, sono molto emozionata per lo spettacolo allestito nella Comunità degli Italiani di Fiume. Nonostante le dimensioni piccole della sala, questa è riuscita a donare alla rappresentazione una particolare dimensione d’accoglienza. Ho sentito l’unione di tutti, cosa che mi ha colpito”, ha detto ancora l’attrice.
Dopo l’anteprima a Fiume e la prima di questa sera nel Teatro di Parenzo, il lavoro sarà presentato nella Casa di Cultura di Isola il 24 aprile (ore 20) e il 27 nel Teatro di Buie, con due appuntamenti, alle ore 11 e alle 19.

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