
Una serata vittoriosa in tutti i sensi. Come la tradizione vuole da un paio di anni a questa parte e dopo il successo delle edizioni precedenti una piccola parte degli ex minicantanti si sono dati appuntamento nel Salone delle Feste di Palazzo Modello, sede della Comunità degli Italiani di Fiume, per una serata canterina e frizzante intrecciata dal buon umore dei partecipanti e del pubblico presente. Poiché una volta minicantanti, sempre minicantanti; taluni ne hanno fatto proprio la loro professione. Il gruppo di una quindicina di connazionali, ha offerto un repertorio ricco e vario ma tutto tratto dalla musica leggera italiana e dal festival “Canzonette fiumane”. A presenziare all’evento sono stati il presidente della CI, Enea Dessardo e un foltissimo pubblico accorso seppur la giornata era dedicata alla partita di calcio terminata pochi minuti prima e che ha visto la squadra del Rijeka calcio incoronata campione.
Una carrellata di brani noti
Il programma è stato condotto da uno spigliato Ferruccio Tomissich a cui ben si addice il ruolo di conduttore ma che ha pure preso parte alla parte canora. Il tutto è iniziato con l’inossidabile “Siam piccoli minicantanti” cantata da tutti, pubblico compreso, poi si sono susseguiti gli ex minicantanti.
Così Patrizia Grbac ha presentato “Il cuore è uno zingaro”, Laura Marchig “Goldrake, ufo robot”, Martina Sanković Ivančić “Chi semo noi fiumani?”, Maja Đurđulov “Alta marea”, Valter Milavec “Il tuo mondo”, Ferruccio Tomissich “Io che amo solo te”, Ivana Precetti Božičević (vicecaporedattrice del nostro quotidiano) e Florinda Klevisser “Si può dare di più”, Marin Corva (presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana) “Una carezza in un pugno”, Nevia Rigutto “Storie de Fiume”, Roberto Nacinovich “Petrol caravan”, Denis Stefan e Roberto Nacinovich “Una canzone intelligente”, Daniel Jurišević “Maledetta primavera”, Deborah Voncina Ivanić “Sarà quel che sarà” e Alida Delcaro “Parlime in fiuman”. E per finire, tutti in coro hanno riproposto l’Inno dei minicantanti. A preparare vocalmente i bravissimi maxi Minicantanti è stato il maestro Sanjin Sanković che ha diretto ogni singola interpretazione. Tutti loro sono stati seguiti magistralmente dalle musiche del complesso “Pešekani” formato da Sanjin Sanković alla chitarra, Valter Veljak al basso, Srećko Valušek alla tastiera e Hrvoje Buger alla batteria.
La bella serata è stata impreziosita dalla scenografia di Tea Paškov e del gruppo Arti visive dei “Pittori” della Comunità degli Italiani di Fiume.
Nel 2015 la prima edizione
Il festival attira di anno in anno un grande numero di pubblico e di cantanti. I minicantanti di un tempo ora sono diventati grandi, ma con il ricordo indelebile degli incontri delle prove con zio Criso e zio Severino e dei festival a cui avevano partecipato. Il primo incontro di questo tipo si è svolto negli anni ’70 dello scorso secolo con i protagonisti che hanno riproposto le canzoni che cantavano quand’erano piccoli, ma è stato proprio Sanjin Sanković a far rivivere questa bella tradizione, che ha debuttato nel 2015 durante le celebrazioni per il 50esimo anniversario del festival dei minicantanti. È nato così il festival degli ex Minicantanti che sin da subito ha riscosso un grande successo ed è stato riproposto altre tre volte, precisamente nel 2018, 2019 e nel 2024, di cui la seconda edizione è stata voluta dall’ex presidente della CI, Melita Sciucca e accolta con entusiasmo dal maestro Sanković, che ha organizzato l’indimenticabile serata degli ex Minicantanti, bimbi cresciuti con la passione della musica nel cuore.

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