Matera 2019 Il grande giorno: questa sera l’inaugurazione

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Matera 2019 Il grande giorno: questa sera l’inaugurazione

FIUME/MATERA | L’attesa è finita, la festa può iniziare, almeno per Matera. Si alza, infatti oggi il sipario dell’anno di Capitale europea della Cultura per la città della Basilicata. La cerimonia inaugurale – che consacrerà in diretta televisiva europea la città dei Sassi a partire dalle 19 su Rai1 –, vedrà la partecipazione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, affiancato per l’occasione dal Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Alla cerimonia ufficiale – a cui sono attesi 2mila musicisti provenienti da tutta la Basilicata e da molte altre parti d’Europa – ci sarà anche Tibor Navracsics, Commissario europeo per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport. Saranno a Matera anche i rappresentanti della Città di Fiume, tra cui il sindaco Vojko Obersnel, assieme a una delegazione della Società Rijeka 2020.

«Open future»

Il programma di Matera 2019, organizzato all’insegna del motto “Open Future” (Futuro aperto), si concentrerà in particolare sull’inclusione sociale e culturale e sull’innovazione collaborativa. Tra gli eventi di maggior rilievo le mostre “Ars Excavandi”, uno sguardo contemporaneo alla storia e alla cultura dell’architettura ipogea, “Rinascimento riletto”, un viaggio attraverso il passato artistico della Basilicata e della Puglia, e “La poetica dei numeri primi”, una mostra sulla centralità della matematica nel lavoro di artisti di tutte le età. Matera sarà anche teatro della prima rappresentazione en plein air, in collaborazione con il Teatro San Carlo, dell’opera “Cavalleria Rusticana” e di 27 progetti sviluppati con le comunità creative locali e altri partner europei. Ufficialmente, l’intera manifestazione si concluderà con la fine dell’anno, e già da gennaio 2020, il testimone di Capitale europea della Cultura sarà affidato alle città di Fiume e Galway (Irlanda).

Passaporto per Fiume

Ma quali sono le possibili collaborazioni che intercorrono tra Matera e Fiume? Al momento non sono tante, ma si lavora attivamente per raggiungere una maggiore sinergia nell’unire le persone, i progetti e le idee, in modo da mettere in evidenza il ruolo della cultura nella costruzione di un’identità europea. Ne abbiamo parlato con Francesco Caldarola, assistente manager del settore Relazioni e sviluppo della Fondazione Matera 2019, che ci ha illustrato uno dei possibili progetti intesi a unire le due città.
“Abbiamo messo in piedi un sistema di vendita dei biglietti chiamato Passaporto Matera 2019 – spiega Francesco Caldarola –. In occasione di Rijeka (sic!) Capitale europea della Cultura desideriamo avviare una campagna promozionale dove gli autori dei cinque passaporti più belli che verranno consegnati alla fine del nostro anno di Capitale europea della Cultura, avranno la possibilità di visitare la manifestazione di Rijeka CEC, quali ospiti della Fondazione che organizza la manifestazione fiumana. Speriamo di poter mandare cinque cittadini temporanei, come chiamiamo i visitatori di Metera 2019, all’evento della Capitale europea della Cultura in Croazia”.
“È un passaporto che con il costo di 19 euro permette di visitare nel corso dell’intero anno tutti gli eventi di Matera 2019 CEC – prosegue Francesco Caldarola nel illustrare che cosa sono questi documenti –. Il passaporto è un dispositivo simbolico, ovvero un biglietto che offre la possibilità di accedere a tutti gli appuntamenti della manifestazione, ma al tempo stesso, è anche un piccolo gadget, brandizzato Matera 2019, all’interno del quale si potranno apporre dei timbri degli eventi visitati. Proprio come un vero passaporto che oltre a essere pieno di timbri dei luoghi visitati, è anche uno straordinario ricordo. All’interno ci saranno delle pagine che fungeranno da diario e quindi si potranno compilare in base alle proprie esperienze vissute. I passaporti più originali che si candideranno a vincere questa possibilità, saranno invitati dalla Fondazione Matera 2019 a visitare Rijeka 2020. Saranno messi a disposizione cinque viaggi. L’intera iniziativa è stata proposta alla Società fiumana, ma penso che non ci saranno degli ostacoli nel realizzare questo progetto”.

Rijeka 2020 e non Fiume 2020

Alla domanda sul perché la Fondazione Matera 2019 utilizzi il nome croato della città quarnerina e non il toponimo italiano, Francesco Caldarola ha risposto “nella collaborazione instaurata con la manifestazione fiumana, facciamo riferimento al linguaggio internazionale che viene utilizzato nell’ambito delle Capitali europee della Cultura, e pertanto rispettiamo la scelta della città che al progetto CEC si è candidata con Rijeka e non Fiume”, ha spiegato Caldarola.

Conferenza «Città interculturali»

“Abbiamo una collaborazione intensa con la Fondazione Matera 2019 – spiega invece Irena Kregar Šegota, direttrice del Settore per lo sviluppo e la partnership della Società Rijeka 2020. Entrambe le città appartengono alla famiglia europea delle capitali culturali, per cui non mancano le collaborazioni anche con altre città europee, che a loro volta sono destinate a diventare Capitali della Cultura, o lo sono già state. Il tutto per condividere idee, progetti, esperienze positive e anche per affrontare problemi e le soluzioni scelte per risolverli. Al momento non abbiamo una collaborazione diretta, oltre a quella pubblicitaria proposta da Matera 2019. Tuttavia una delegazione di Rijeka 2020 assieme ad alcuni rappresentanti della Città di Fiume, tra cui il sindaco Vojko Obersnel, saranno presenti alla cerimonia d’inaugurazione attesa per domani (oggi per chi legge, NdA). Inoltre nel mese di ottobre di quest’anno, il capoluogo quarnerino ospiterà, la conferenza ‘Città interculturali’, del Consiglio d’Europa. Appuntamento che vedrà la partecipazione di circa venti città che hanno avuto il titolo di Capitale europea della Cultura, assieme a quelle che lo saranno nel 2021, ovvero Timisoara (Romania), Eleusi (Grecia) e Novi Sad (Serbia)”, ha detto Irena Kregar Šegota.

Nova Gorica e Gorizia 2025

Il 2025 potrebbe essere l’anno di una Capitale europea della Cultura “transfrontaliera” tra Slovenia e Italia. Il sindaco di Nova Gorica, Matej Arčon, ha infatti lanciato la candidatura della sua città insieme a Gorizia per l’anno che vedrà l’assegnazione del titolo, che spetta alla Slovenia. Il primo cittadino sloveno ha comunicato l’idea al collega italiano, Ettore Romoli, che ha commentato: “Abbiamo già vinto sfide difficili come quella del Gect e insieme ci impegneremo al massimo per cercare di conquistare questa nuova, straordinaria opportunità. Quando l’amico Arcon me l’ha proposto non ci ho pensato un attimo e ho dato immediatamente la mia totale disponibilità, perché questo territorio ha tutte le carte in regola per ritagliarsi uno spazio importante in Europa, anche in ambito culturale”.

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