Marko Filipović: «Giù le mani dalla cultura»

Il sindaco di Fiume smentisce i disegni tesi a coprire le spalle al sovrintendente

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Marko Filipović: «Giù le mani dalla cultura»
Il sindaco di Fiume, Marko Filipović. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

I problemi insorti nella scorsa stagione teatrale si sono protratti anche in quella attuale e purtroppo non accennano a risolversi a breve.
All’infuocato dibattito tra il presidente del Consiglio teatrale Zvonimir Peranić, la consigliera indipendente, nonché presidente del Consiglio culturale Maša Magzan e il sovrintendente del TNC “Ivan de Zajc” Marin Blažević ha voluto dare il suo obolo pure il sindaco di Fiume Marko Filipović, accusato di aver cospirato per proteggere le spalle a Blažević. In una lettera pubblica Filipović ha commentato le affermazioni di Peranić e Magzan rigettando le accuse una ad una.

La Città non ha occultato documenti
“Innanzitutto, la Città di Fiume non ha occultato alcuna documentazione – ha esordito il sindaco -, soprattutto dai membri del Consiglio teatrale, che sono rappresentanti della Città in seno al Teatro. L’ispezione della gestione del Teatro è stata effettuata dal Ministero della Cultura e dei Media, che ha comunicato i risultati alla Città di Fiume e al TNC ‘Ivan de Zajc’. Nel documento è specificato che ‘non sono state rinvenute irregolarità nel lavoro e nel processo decisionale, a parte qualche mancanza di carattere legislativo negli atti normativi’. Che interesse avrebbe la Città di Fiume nell’occultamento di un documento positivo da parte del Ministero? Nessuno. Soprattutto non nel contesto della caccia alle streghe messa in atto negli ultimi mesi nei confronti del sovrintendente Blažević da parte di membri di partiti politici che aspirano a posizioni di rilievo nelle istituzioni culturali”.

La revisione della Città
“D’altra parte – ha continuato Filipović – la revisione cittadina della gestione del Teatro, da me personalmente richiesta, non è ancora conclusa e appena avremo un riscontro lo renderemo pubblico e lo invieremo sia a Maša Magzan e al Consiglio culturale che a Zvonimir Peranić e al Consiglio teatrale”.
Il sindaco ha ipotizzato che la diffusione delle menzogne abbia come scopo screditare il sovrintendente e generare il caos per dimostrare un potere fittizio con l’unico obiettivo di far entrare la politica nella sfera culturale.

Opinioni personali
Questo è il modus operandi di Maša Magzan e Zvonimir Peranić, afferma il primo cittadino, il quale rivela anche un altro motivo di carattere personale dietro alle presunte macchinazioni di Magzan e Peranić, i quali hanno proposto Bojan Šober alla posizione di facente funzione sovrintendente dello “Zajc”, mentre allo stesso tempo hanno respinto la nomina di Giorgio Surian per la posizione di direttore dell’Opera, il più grande basso baritono di origine fiumana nella storia, un artista che si è esibito in tutto il mondo e nelle case operistiche più importanti, in più di 160 ruoli. Gli uomini piccoli hanno il terrore degli uomini grandi, conclude il sindaco.
Filipović ha continuato spiegando che le opinioni espresse in qualità di presidenti del Consiglio teatrale e cittadino sono in realtà opinioni personali e che gli altri membri dei suddetti organi non erano al corrente dell’incontro con i media.

«Un tentativo destinato a fallire»
“Entro la fine del mese si terrà la seduta del Consiglio cittadino alla quale si parlerà della destituzione di Blažević – ha ricordato Filipović -, ma considerata la posizione del ministro penso che questo tentativo fallirà miseramente. La politica dei partiti a Fiume non ha mai toccato la cultura e le istituzioni culturali, soprattutto non in modo così infimo e non intendiamo permettere che ciò avvenga. La cultura è tanto grande quanta forza ha di allontanare da sé i partiti politici e le liste politiche indipendenti”, ha concluso il sindaco Marko Filipović.

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