Luka Šulić ed Evgeny Genchev. Standing ovation e due bis

Il noto violoncellista sloveno e il pianista bulgaro hanno incantato l’altra sera il pubblico di Abbazia

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Luka Šulić ed Evgeny Genchev. Standing ovation e due bis

Il violoncellista sloveno di fama mondiale Luka Šulić, membro del gruppo 2Cellos, si è esibito in concerto presso la Scena estiva di Abbazia insieme ad Evgeny Genchev, giovane pianista bulgaro che da anni collabora con Šulić. Il duo è stato premiato dal pubblico con lunghe standing ovation e diverse chiamate alla ribalta.

Il pubblico in attesa del concerto

Un’atmosfera intima

Il concerto si è aperto con un arrangiamento di “Nuvole bianche”, uno dei più belli e più celebri brani del compositore e pianista italiano Ludovico Einaudi, con cui si è stabilita l’intima atmosfera iniziale della serata. Nonostante non ci fosse stato il tutto esaurito (o forse proprio per quello), i due musicisti sono riusciti ad avvolgere il pubblico con una particolare magia della musica che, con ogni nuovo brano, continuava ad accrescerne l’entusiasmo. Proseguendo con il primo movimento de “L’inverno” di Vivaldi, Luka Šulić si è rivolto agli spettatori ringraziandoli per la presenza e annunciando uno splendido proseguimento della serata. Il repertorio selezionato per l’occasione è stato organizzato in modo da offrire al pubblico un’esperienza quanto più variegata.

Luka Šulić al violoncello

Colonne sonore e musica rock

Dopo l’interpretazione di alcune delle più celebri canzoni d’amore degli anni 2000, come “You raise me up” di Josh Groban, il duo ha entusiasmato la platea con arrangiamenti per pianoforte e violoncello di colonne sonore di capolavori della cinematografia internazionale, tra cui “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore (le cui musiche sono state composte dal grande Ennio Morricone), oppure di successi più recenti, come quella del documentario “Il mistero dei fenicotteri rosa” in cui figura il brano “Arrival of the birds” composto dal gruppo The Cinematic Orchestra, che Šulić ha introdotto come “una delle più belle colonne sonore di tutti i tempi”. In seguito, il repertorio si è concentrato sulle hit della musica rock degli ultimi decenni del secolo scorso, amate da tutti. Tra queste figurano addirittura tre celebri canzoni dei Queen: oltre a una bellissima interpretazione di “Bohemian Rhapsody”, Šulić e Genchev hanno conquistato il pubblico con “We are the champions” e “Love of my life”, quest’ultima suonata durante il secondo bis, con cui si è conclusa la serata. Infatti, prima di annunciare la fine del concerto (che è arrivata solamente dopo altre due chiamate alla ribalta e altrettanti bis), il duo ha fatto battere le mani agli spettatori al ritmo di “Bella ciao”, a cui è seguito un commovente arrangiamento di “My way” del mitico Frank Sinatra.

Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Stupendo il design delle luci

Oltre a una straordinaria performance di Šulić e Genchev, va rilevato l’eccezionale impianto scenografico dell’evento. Senza esagerazioni, l’organizzazione scenica dello spazio, completata da un sofisticato design di luci, ha conferito all’intero evento un alone di intimità, già richiesto dal numero di spettatori leggermente inferiore rispetto ad altri concerti del duo. L’intero palcoscenico è stato allestito in modo da incorniciare e porre in primo piano l’esibizione dei musicisti, offrendo loro uno sfondo che a momenti sembrava quasi cinematografico. A differenza di molti eventi che trascurano il ruolo e l’importanza delle luci di scena, il concerto di Luka Šulić ed Evgeny Genchev è stato arricchito di un allestimento scenografico che non lascia indifferenti.

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